Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Una zavorra da oltre 41 miliardi di euro

Il neo presidente Crocetta in bilico davanti l’enorme voragine nei conti siciliani

02 novembre 2012

Una zavorra da oltre 41 miliardi di euro. A tanto ammonta la voragine nei conti della Regione siciliana, tra debito consolidato pari a 18 miliardi dell'intero sistema Sicilia (compresi enti locali, azienda sanitarie, consorzi), entrate "fantasma" per 15,7 miliardi registrate in bilancio da almeno dieci anni come residui attivi in buona parte inesigibili e impegni di spesa elusi (residui passivi) per altri 7,5 miliardi.
Di questo dovrà farsi carico il neo governatore, Rosario Crocetta, che dovrebbe insediarsi a Palazzo d'Orleans la prossima settimana, dopo la proclamazione in Corte d'appello.

Una situazione esplosiva che, secondo una relazione dell'assessorato all'Economia di metà ottobre in possesso dell'ANSA, potrebbe portare a uno squilibrio di bilancio tra la fine del 2013 e i primi mesi del 2014 se non sarà allentato il patto di stabilità anche alla luce delle nuove norme che impongono il pareggio di bilancio entro due anni.
A sfavore di Crocetta gioca anche il fattore tempo: la nuova Assemblea regionale non sarà nei suoi pieni poteri prima di fine mese (i singoli deputati devono essere proclamati dai Tribunali nelle provincie di appartenenza delle liste che hanno conquistato i seggi), ed entro il 31 dicembre il governo dovrà portare in aula la legge di stabilità, altrimenti rischia di inciampare in un esercizio provvisorio che aggraverebbe ulteriormente le cose.
I partiti sembrano però impegnati "nei soliti litigi", sostiene Giancarlo Cancelleri, portavoce del Movimento Cinque stelle, che propone di affidare a una donna il ruolo di presidente dell'Assemblea, irrompendo così nel dibattito già in corso nel Pd, nell'Udc e nelle forze d'opposizione propense al dialogo con la maggioranza, anche perché in ballo ci sono posti ambiti nel Consiglio di presidenza e nelle commissioni parlamentari.

Ma il vero nodo sta nei conti. Sulla base del patto di stabilità, la Regione il prossimo anno potrà autorizzare pagamenti solo per 4,7 miliardi (su un bilancio di 27 mld), 2 mld serviranno per stipendi e pensioni, altri 900 milioni per pagare i debiti col sistema finanziario, dunque rimarranno disponibili 1,9 miliardi: fondi che non basteranno per pagare precari, forestali, trasferire fondi ai comuni, per il trasporto pubblico locale e per i collegamenti con le isole minori, come avvenuto già quest'anno. Da questo plafond, Palazzo d'Orleans dovrà estrapolare pure le risorse per cofinanziare i Fas e la spesa comunitaria che nel prossimo biennio dovrà raddoppiare: senza cofinanziamento rischia di saltare l'intero pacchetto Ue. Dal 2014 poi, senza il consolidamento del bilancio la Regione non potrà fare ricorso a un ulteriore indebitamento per finanziare gli investimenti, mentre le imprese continuano a vantare crediti per 5 miliardi di euro.

In questo clima da default, secondo il sentimento degli analisti dell'agenzia Fitch che tre giorni fa hanno declassato la Regione a BBB da BBB+ con outlook negativo, la frammentazione politica rende il quadro più complicato.
Oltre al "rosso" della Regione, il sistema Sicilia, secondo il report dell'assessorato all'Economia, è appesantito dalle esposizioni di comuni (6,5 mld), Province (un mld), Istituti autonomi case popolari, consorzi areee industriali e di bonifica (un miliardo) e aziende sanitarie (2,5 mld).
La "grana" dei residui attivi da tre mesi è sul tavolo del governo Monti. Da decenni queste voci vengono contabilizzate nel bilancio e finiscono per influire sull'avanzo utilizzato per coprire nuove spese, "drogando" così la contabilità: la Regione aspetta di capire con esattezza quanto di queste entrate "fantasma" potrà esigere dallo Stato.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

 

 

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

02 novembre 2012
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia