Unica cabina di regia per le partecipate di Palermo
Una gestione unitaria per un sistema (messo male) che conta quasi novemila dipendenti
Formalmente non è una holding, né la società consortile di cui tanto si era parlato, ma di sicuro quello avviato dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando è un nuovo corso per le partecipate di Palazzo delle Aquile.
Il progetto del Professore è chiaro: in vista del bilancio consolidato e per evitare il fallimento di altre aziende (dopo quello dell’Amia e la pessima fine della Gesip), meglio prevenire nuovi crac con una cabina di regia di tutte le società, risparmi su manutenzioni e acquisti con procedure centralizzate e soprattutto mobilità fra aziende.
Un piano illustrato nei giorni scorsi da Orlando ai sindacati, nel corso di un incontro a Palazzo Galletti a cui hanno partecipato gli assessori Cesare Lapiana, Luciano Abbonato, Giuseppe Barbera e Tullio Giuffrè oltre al Segretario Generale, al Capo di Gabinetto e ai Capi area al personale e alle partecipate e ai presidenti di Amat, Amap, Amg, Sispi, Rap, Gesip e Palermo Ambiente. Un’assemblea durata oltre un’ora e servita a disegnare il percorso che dovrebbe portare, da qui a breve, a una gestione unitaria di un sistema che conta quasi novemila dipendenti e, come certificato dalla Corte dei Conti, fa acqua da tutte le parti.
Il passaggio cruciale, però, è la mobilità fra aziende, ovvero la possibilità per il sindaco di spostare personale da una società all’altra a seconda delle esigenze: un sistema vietato fino allo scorso 31 agosto, quando il Consiglio dei Ministri ha emanato un apposito decreto per consentire la mobilità orizzontale fra partecipate previo accordo con i sindacati. Per questo il primo cittadino ha chiesto a tutti i presidenti l’elenco dei lavoratori e le loro mansioni, così come le carenze in organico, per mettere mano al personale colmando buchi e sanando eccedenze. E così l’Amat potrebbe avere presto i meccanici di cui necessita, o la Rap potrà trasferire nuovamente all’Amap gli addetti per la pulizia delle caditoie. La mobilità consentirà anche di attuare il turn over, che servirà anche a esaurire il bacino degli ex Gesip.
"All’incontro a cui erano presenti tutti i presidenti delle aziende, oltre a numerosi assessori - ha detto Claudio Marchesini dell’Ugl - il sindaco ci ha comunicato di voler creare un unico contenitore per le aziende mediante un tavolo serrato su questo tema. Per l’Ugl erano presenti tutti i segretari delle partecipate e come sindacato ci diciamo non contrari ad un accorpamento all’insegna della razionalizzazione delle risorse ma chiederemo al sindaco che questo non comporti la perdita di posti di lavoro o di diritti maturati negli anni. Chiediamo inoltre l’internalizzazione delle attività". [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]