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Vacanze negate a 35 milioni di italiani

Secondo i dati Fipe sono circa 2,8 milioni in più dell'anno scorso

16 agosto 2011

"Solo il 25% degli italiani ha fatto quest'anno una vacanza prima dell'estate e oltre trentacinque milioni di italiani quest'anno non hanno ancora fatto e non faranno vacanze estive: 2,8 milioni in più dell'anno scorso. Anche se gli stranieri dovessero confermare i loro buoni propositi vacanzieri sul suolo italico, l'estate 2011 sarà orribile per la nostra macchina del turismo". Sono questi i dati di flusso più salienti della ricerca condotta da Fipe e Axis Research (indagine completa scaricabile qui ) su un campione di 800 famiglie residenti, rappresentative della realtà italiana.
"Si sta ritornando al passato sia come flussi (nel 1999 gli italiani andati in vacanza durante l'estate erano il 42,5 dei residenti, contro il 46,1 % del 2002, il 49,3% del 2006 e il 40% stimato per l'anno in corso), che, e questo rende ancora più grave il quadro, come fruizione della vacanza. Le vacanze 'spalmate' nel corso dell'anno, fatte di viaggi frequenti ma di breve durata sono solo un ricordo". "Questa indagine - commenta il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani (250.000 imprese di stabilimenti balneari, rifugi alpini, bar, ristoranti e discoteche) - ci dice che si torna alla 'monovacanza', dalla durata media di massimo due settimane complessive, così da sfruttare le 'economie di scala', almeno per quanto riguarda il costo del viaggio. Non sono belle notizie per un settore, il turismo, che non beneficia di alcun genere di sostegno economico".
Basta, dunque, vacanze "tour de force" da cui si rientra più stanchi di quando si è partiti. Gli italiani cambiano abitudine. Vacanze poche, non per tutti, di una o due settimane, dormendo in abitazioni 'familiari', ma senza rinunciare al relax, ai piccoli piaceri del tempo libero e al godimento della buona tavola di casa o del ristorante.
Così la pausa estiva degli italiani che si apprestano, comunque, a lasciarsi alle spalle la città. Sono poco più di uno su tre coloro che hanno preparato le valigie nei giorni scorsi, e di questi il 45,5% soggiornerà in alloggi privati (in affitto, di proprietà, di parenti e amici oppure in bed & breakfast o in barca), mentre il 42,9 lo farà in strutture ricettive collettive (hotel, villaggi turistici o campeggi, in crociera). "La maggior parte dei vacanzieri (58%) cambierà destinazione turistica, perchè ormai lo fa abitualmente, per sperimentare qualche cosa di diverso, per spendere di meno, ma l'1.5% lo farà perchè l'estate scorsa non si era trovato bene", sottolinea la Fipe. [Adnkronos/Labitalia]

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16 agosto 2011
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