Vecchi nemici che tornano amici...
Dopo la stretta collaborazione con una parte del Pd, Lombardo è pronto ad accogliere pure Micciché
"Dopo avere letto le dichiarazioni di Gianfranco Micciché che si dice pronto ad allearsi col Partito democratico per il bene del Sud e della Sicilia (LEGGI), credo che ci sia la possibilità di riprendere il dialogo con lui. Già abbiamo collaborato in passato e possiamo tornare a farlo, soprattutto se Micciché conferma la sua scelta autonomista rispetto al Pdl".
Con queste parole il governatore della Sicilia e leader del Mpa, Raffaele Lombardo, fa chiaramente capire d'essere pronto a riapre le porte a quello che fu un suo vecchio nemico.
Un modo per muovere le pedine nella scacchiera delle alleanze politiche in Sicilia, e prefigurando scenari che, a questo punto, terrebbero fuori solo i berlusconiani .
Al governatore qualcuno ha chiesto se ci sono già stati contatti con Micciché, e lui ha risposto dicendo: "Ci siamo inviati messaggini e messaggeri".
Inoltre, Lombardo ha incontrato anche il presidente dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. "Con Casini siamo in sintonia: là dove è stata possibile l’alleanza col Pd si sono vinte le elezioni. In Sicilia, penso a Bagheria, Lentini, Noto. Partendo da qui abbiamo fatto un'analisi del voto", ha detto il governatore siciliano. "Con Casini ci incontriamo quasi settimanalmente - ha aggiunto - Ci eravamo confrontati per due ore e mezza quando è venuto a Bagheria per i ballottaggi. Siamo in piena sintonia, d’altronde io stesso provengo dall’Udc".
Dunque, perdurando il legame in giunta con il Pd (almeno con quella parte non contraria all'appoggio alla governatore) e consolidata l'intesa con il Terzo Polo di Casini e Fli, Lombardo continua a tessere la rete delle sue alleanze, dimostrandosi disponibile anche al sottosegretario alla presidenza.
A proposito di elezioni invece, secondo Lombardo "non c'è ragione per cui si debba anticipare il voto per le regionali; la scadenza è nel 2013, per la verità ascoltando alcuni deputati regionali mi si chiede di proseguire anche oltre. Comunque presto mi confronterò con il Pd e gli altri partiti che sostengono il governo".
L'idea di anticipare le elezioni regionali di un anno - per accorparle a eventuali elezioni politiche - è caldeggiata da alcuni dirigenti del Pd, come parte di un possibile accordo politico-elettorale col Terzo polo.
Il governatore ha poi sottolineato che il Mpa non sarà sciolto, "perché ormai è entrato nella testa della gente", ma sarà una componente del nuovo movimento che Lombardo lancerà il 25 giugno a Catania e al quale, garantisce il leader autonomista, "aderiranno almeno 50 mila sostenitori. Partiremo da questa base - ha afferma il governatore della Sicilia - per selezionare il 10-15% di persone che saranno i militanti del nuovo movimento che non sarà un partito ma raggrupperà diverse anime. I militanti saranno pronti a fare politica attiva affiggendo anche i manifesti e saranno loro i dirigenti e i futuri candidati". Lombardo immagina in Sicilia un "esercito" di almeno 7 mila militanti e dirigenti locali "che fanno politica partendo da due concetti basilari: l'autonomia e l'unità del Paese". Il modello "sono i partiti autonomisti del Trentino Alto Adige e della Valle D'Aosta" mentre sulla leadership, affidata a un intellettuale, il governatore non svela le sue carte. "Vedremo - sottolinea -, sicuramente sarà una figura di alto profilo, a livello locale invece i coordinamenti saranno affidati a politici". "Già a partire dal 27 giugno si valuteranno ipotesi di potenziamento dell'attività di governo anche attraverso il potenziamento della squadra degli assessori. Non ho nulla in contrario a parlarne, ma le decisioni, con tutto il rispetto, le assumo io". [Informazioni tratte da Ansa, Corriere del Mezzogiorno, LiveSicilia.it]
- Senza una forza realmente autonomista continueremo a subire il razzismo del nord (Blog di Raffaele Lombardo)