VENDESI
La Regione siciliana dismette il 10 % del suo patrimonio immobiliare per fare cassa
AAA offresi. La Regione siciliana dismette il 10 % del suo patrimonio immobiliare per fare cassa. 68 immobili dislocati in tutte e nove le province.
Tra i beni in vendita vi sono tra gli altri il palazzo dei congressi di Agrigento (valutato 12 milioni di euro), l'ex ospedale di Sciacca, le centrali ortofrutticole di Paternò e Catania, il Cres di Monreale (8 milioni), la Fattoria Sole di Catania e l'ex centrale del vino di Aci Castello. Il valore di tutti gli edifici in vendita, aggiornato alle percentuali Istat 2012, è pari a 224.019.024 euro.
"Con le risorse che arriveranno dal piano di dismissioni di certo non intendiamo pagare stipendi ma realizzare investimenti che possono rilanciare l'economia e abbattere l'indebitamento", ha detto l'assessore regionale per l'Economia, Gaetano Armao. "Si tratta di poco meno del 10 per cento del complesso dei beni di proprietà della Regione, ma è un passaggio significativo, poiché - ha aggiunto - non solo pone la Ragione tra le prime che stanno procedendo nel senso auspicato, anche a livello nazionale dalla Corte dei conti, ma anche perché ciò avviene direttamente, senza intermediari utilizzando procedure ad evidenza pubblica". "Grazie alla modifica di una norma regionale del 2004 che attribuiva alla società pubblico-privata costituita dalla Regione (Sicilia patrimonio immobiliare) l'esclusiva in tal senso, - ha chiarito - la Regione può adesso operare direttamente sul mercato immobiliare".
L'assessore ha poi spiegato che la dismissione del patrimonio immobiliare "risponde ad una strategia di razionalizzazione di risorse. Infatti oltre alla riduzione dell'indebitamento, consentendo di finanziare in modo alternativo gli investimenti, comporta anche un beneficio in termini di contenimento della spesa corrente, poiché i costi della gestione degli immobili affidati al pubblico sono particolarmente elevati, intorno al tre per cento, da due a tre volte superiore ai costi dei privati".
Nella stessa conferenza stampa è stato presentato il piano di dismissioni dell'Ast (Azienda Siciliana Trasporti), riguardante alcuni immobili siti a Caltagirone, Trapani, Siracusa, Sortino, Modica e Ragusa, per un valore complessivo di 5.222.758 euro. "Tutto il ricavato della vendita di immobili non più strumentali all'esercizio - ha spiegato il presidente dell'Ast, Dario Lo Bosco - sarà reinvestito per il rinnovo del parco veicolare circolante".
Il programma di dismissioni è il frutto dell'attività della Spi, la società che ha curato il censimento informatico degli immobili, e degli ufficio della Ragioneria Generale che attraverso le attività di supporto tecnico concernenti la verifica sui luoghi dei beni, le verifiche catastali, la predisposizione delle schede descrittive e fotografiche, ecc. ha prodotto un elenco dettagliato che a giorni verrà pubblicato sulla Gazzetta regionale.
Per accelerare l'iter del processo si è ritenuto opportuno predisporre un primo avviso per la manifestazione d'interesse all'acquisto di un elenco di 30 immobili allo scopo selezionati per un totale di vendita di € 116.592.000,00.
Tutti gli immobili saranno venduti a corpo e non a misura, nei lotti indicati, da aggiudicarsi separatamente, nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano; saranno trasferiti con tutti gli annessi e connessi, adiacenze e pertinenze, azioni e ragioni, usi e servitù attive e passive, apparenti e non, comproprietà, limitazioni, canoni, censi, oneri ivi indicati e non indicati e con tutti gli eventuali pesi che vi fossero presenti, obbligandosi gli acquirenti a resistere direttamente contro eventuali pretese che per qualsiasi causa dovessero essere avanzate da terzi, con esonero per l'amministrazione regionale da ogni responsabilità a qualsivoglia titolo e con espresso impegno, a rilevare la Regione Siciliana da eventuali giudizi e liti in pendenza dei quali gli acquirenti si accollano espressamente ogni onere e sorte.
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it, Corriere del Mezzogiorno]
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