Verso il "Crocetta quater"
Il governatore avvia le consultazioni con la maggioranza: "Entro sabato voglio formare il nuovo governo"
"La giunta è tutta azzerata politicamente, non ho ancora ritirato le deleghe perché sto verificando gli impegni istituzionali degli assessori per non compromettere l'attività amministrativa. Entro sabato voglio formare il nuovo governo".
E’ l’annuncio che il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, ha fatto all'ANSA smentendo altre voci che circolano in queste ore.
Entro quarantotto ore, quindi, la Sicilia avrà un nuovo governo. Dopo il vertice di martedì al Nazareno con Lorenzo Guerini e il segretario del Pd siciliano Fausto Raciti, il presidente va avanti spedito.
L'obiettivo del presidente è formare un nuovo esecutivo tutto politico, capace di 'reggere' e arrivare alla scadenza naturale della legislatura, nel 2017. Almeno. Smentendo le voci circolate sulla revoca delle deleghe degli assessori in carica, tranne che per Antonio Purpura (Beni Culturali), Baldo Gucciardi (Salute), Giovanni Pistorio (Enti locali) e Mariella Lo Bello (Istruzione e Formazione, vicepresidente), Crocetta ha spiegato di aver "azzerato politicamente la giunta".
Il giro di consultazioni è già cominciato, ma in casa Pd però il nodo restano i renziani, che premono per andare alle urne in primavera. Per il presidente dell'Assemblea del Pd, Giuseppe Bruno, "gli organi di partito vanno comunque convocati". "Da giorni sosteniamo - dice Bruno - che serve una riflessione collettiva interna sulle cose da fare. Crocetta e Raciti possono comunque incontrarsi ma gli organi di partito vanno convocati".
Oggi, intanto, il leader dei renziani in Sicilia Davide Faraone sarà a Catania, insieme al numero due del Pd Lorenzo Guerini per battezzare il movimento "Sicilia Futura", creato dall'ex ministro Totò Cardinale.
Bocche cucite su possibili new-entry o eventuali riconferme in giunta. Trapela già qualche indiscrezione. L'Udc, che conta due assessori in giunta, quasi certamente riconfermerà l'ex segretario regionale del partito Giovanni Pistorio, che oggi regge l'assessorato alla Funzione pubblica. Per lui, però, si profila un cambio di delega. In bilico, invece, il collega Giovanni Pizzo, che guida l'assessorato alle Infrastrutture. Non pochi lo danno già in uscita.
Critico il capo dell'opposizione, il deputato regionale Nello Musumeci. "Cambiare la squadra e lasciare l'allenatore serve solo a perdere il campionato. E se a perdere fosse Crocetta e con lui il Pd, alleati compresi, potremmo persino gioire. Purtroppo a perdere siamo tutti i siciliani: stanchi, disillusi e davvero arrabbiati. Sono innumerevoli le ragioni per cui Crocetta dovrebbe lasciare: dire malgoverno è persino riduttivo".
"Il parziale azzeramento della giunta Crocetta, che vede tra l’altro l’allontanamento dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei, ha il sapore di un ulteriore braccio di ferro tra il presidente della Regione e Matteo Renzi - aggiunge Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all'Ars - Si tratta dell’ennesima sfida che Crocetta ha imbracciato seguendo i suggerimenti, secondo voci di corridoio, di due nuovi consigliori, menti che avrebbero indicato al governatore la strada peggiore da seguire. A pagare il caro prezzo di tutto questo, saranno purtroppo, ancora una volta i siciliani".