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Verso l'abrogazione della ''Fini-Giovanardi''. Per combattere la droga il governo userà ''una diversa filosofia''

05 settembre 2006

''Depenalizzeremo lo spinello. Il consumo di sostanze non può essere trattato come un crimine. Entro il mese di settembre sarà pronto il disegno di legge da presentare in Parlamento. Al centro ci sarà una diversa filosofia. Niente carcere''. E' questo l'annuncio che il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, ha lanciato in un intervista rilasciata al quotidiano 'Il Messaggero'
''Abrogheremo la legge Fini-Giovanardi - ha spiegato il ministro di Rifondazione comunista - e si tornerà alla distinzione tra droghe leggere e pesanti. Non si può mettere sullo stesso piano cannabis ed eroina. A ciò si aggiunge l'eliminazione delle sanzioni amministrative, che nella vita di un ragazzo producono lo stesso effetto di una sanzione penale. Mi riferisco al sequestro dei documenti, della patente, del passaporto, dell'auto e del motorino''.

Per quanto riguarda le tabelle con le soglie di sostanza consentita, previste dalla Fini-Giovanardi, il ministro della Solidarietà Sociale ha anticipato che ''verranno modificate, se ne occuperà il ministero della Salute. Per quello che mi riguarda ho proposto di raddoppiare la quantità di cannabis''.
Il disegno di legge che il governo sta preparando, ha spiegato ancora Ferrero, si occuperà anche delle politiche di prevenzione, con l'obiettivo di migliorarle: ''Interverremo con una reale politica di prevenzione e l'utilizzo di strategie di riduzione del danno. I Ser.T (Servizio per la Tossicodipendenza), che già fanno un lavoro straordinario, dovranno essere messi in condizione di intercettare quella fascia di consumatori che non ha la percezione della dipendenza, in particolare i cocainomani''.

E proprio parlando dei Ser.T, in particolare di quelli operanti in Sicilia, da un rapporto (aggiornato al 31/12/2005) recentemente pubblicato e stilato dal Dipartimento Osservatorio Epidemiologico della Prevenzione e Formazione per conto della Regione, si è venuti a conoscenza che il numero di nuovi utenti che si sono rivolti ai Ser.T nell'Isola nell'anno preso in esame è stato di  3.828, un numero leggermente superiore a quello del 2004 quando i nuovi utenti erano stati 3.205.
Nel rapporto emerge come in Sicilia, nel 2005, sia cresciuto il numero dei soggetti assistiti attestandosi a dicembre dell'anno scorso a 2.004 unità. Nell'ultimo quinquennio risulta come il rapporto uomo/donna si sia mantenuto abbastanza costante, con un numero di soggetti di sesso maschile mediamente 9 volte superiore a quello femminile.
Gli uomini che nel 2005 hanno fatto domanda di trattamento ai Ser.T per la prima volta sono stati 3.393, le donne 135. Rispetto al 2004, l'età media di chi si è rivolto ai Servizi si mantiene sostanzialmente immutata, sia tra i soggetti che vi hanno avuto accesso per la prima volta (30 anni) che per quelli già in carico (32 anni).
Il rapporto contiene inoltre i dati relativi alle sostanze più diffuse: si riduce (-2,5%) la proporzione di soggetti che utilizzano l'eroina come sostanza primaria; si passa dal 70,1% dell'anno 2004 al 67,6% del 2005). Aumenta, invece, l'uso di cocaina, assunta prevalentemente per via inalatoria mentre si conferma la flessione dell'assunzione iniettiva dell'eroina (-4,22%).
Interessanti anche i dati che riguardano altri tipi di dipendenze come ad esempio l'alcool con il vino, bevanda d'uso prevalente soprattutto tra le donne, birra e vino tra gli uomini.

''Attraverso la collaborazione tra Regione e Aziende Usl - afferma una nota -, il progetto per la realizzazione di un Osservatorio Epidemiologico regionale delle Dipendenze prevede oltre che l'adeguamento dei sistemi informatici per la rilevazione dei flussi secondo gli standard europei, anche la realizzazione di postazioni Aziendali facenti capo ai Dipartimenti Dipendenze Patologiche delle Aziende Usl che partecipano ai principali protocolli nazionali per la stima dell'impatto del problema e dell'efficacia degli interventi in corso''.

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05 settembre 2006
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