Verso la fine delle ''ferie d'agosto''
Come sono andate le vacanze estive degli Italiani? Chi non è partito e chi e già ritornato
Per una buona fetta di italiani la settimana appena cominciata è quella del rientro dalle ferie ferragostane. Una parte di quella fetta, proprio oggi, è ritornata alle proprie occupazioni lavorative e le vacanze sono soltanto un bel ricordo, durato pochissimo e istantaneamente lontanissimo.
Sì, proprio la brevità sembra essere stata la caratteristica di queste vacanze estive per gli italiani, che già a fine luglio si potevano leggere nei dati raccolti da un indagine condotta da Federalberghi. Infatti, secondo l'indagine in questo periodo di ferie almeno un italiano su due non si è concesso neppure una notte fuori casa e chi lo ha fatto ha accorciato la vacanza dai classici 15 (le canoniche due settimane agostane) a 12 giorni.
La causa? "Una vera e propria crisi quella che il turismo italiano sta vivendo in questi mesi - dice il Presidente della Federalberghi e di Confturismo, Bernabò Bocca -, sulla scia di una recessione economica che sta investendo tutti i principali Paesi del mondo".
Inoltre secondo Bernabò Bocca, dati alla mano, chi è andato in vacanza "per far fronte agli aumenti delle spese di viaggio dovute al rincaro del greggio e contenere i costi, è stato sostanzialmente costretto a tagliare di ben il 20% la durata delle ferie". A tutto ciò si deve aggiungere poi la forte diminuzione di turisti statunitensi, giapponesi ed inglesi, che a causa dall'indebolimento consistente delle rispettive valute, ha penalizzato non solo l'Italia ma l'intera area Euro.
Ma andiamo a vedere più nel dettaglio i dati dell'indagine di Federalberghi...
Quanti in vacanza e quanti no - Rispetto al 47,3% dell'estate 2007, quest'anno sono stati circa il 49,7% gli italiani maggiorenni che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze, dormendo almeno una notte fuori casa. Gli indecisi, all'inizio di agosto, erano ancora il 2%, circa 1 milione di persone. In totale significa che 23,5 milioni di italiani maggiorenni (rispetto agli oltre 22,4 milioni del 2007) hanno dichiarato di aver già fatto o di accingersi a fare vacanze in estate.
A rimanere a casa, invece, secondo i dati Federalberghi, 22,8 milioni di italiani maggiorenni, rispetto ai 23,9 milioni dell'estate 2007. Nel circa 45% dei casi non si sono mossi, o non si muoveranno, per motivi economici. C'è poi un 18,1% per motivi di salute, un 16,9% per motivi familiari e infine un 13,6% per impegni di lavoro.
Dove in vacanza e spendendo quanto - L'Italia si conferma per la stragrande maggioranza degli italini la meta preferita. Il 73,4% (rispetto al 74,1% del 2007) è rimasto, o rimarrà, nei confini nazionali ed il 25,4% (rispetto al 23,8% del 2007) ha scelto mete estere, prediligendo le capitali europee ed extra-europee.
La maggior parte degli italiani rimasti nella madre Patria, si sono poi confermati amanti del mare e dunque la vacanza estiva è stata consumata in maggioranza in località marine. Il 74,2% è andato in spiaggia (rispetto al 75,4% del 2007) con il dettaglio che vede un 66,5% che ha scelto il mare della Penisola o delle due isole maggiori, mentre il 7,7% (rispetto al 7% del 2007) si è riversato nelle isole minori. Segue la montagna con il 16,2% delle preferenze (rispetto al 15,3% del 2007), e le località d'arte con il 2,7% (rispetto al 2,9% del 2007).
Alla fine di luglio, la maggior parte degli italiani intervistati da Federalberghi ha stimato la spesa per la vacanza in 861 Euro (rispetto agli 825 Euro del 2007), per un giro d'affari pari a 20,2 miliardi di Euro (rispetto ai 18,5 miliardi di Euro del 2007). In media gli italiani spenderanno a persona 732 Euro rispetto ai 695 Euro del 2007. Per la vacanza oltreconfine la spesa media si attesta invece sui 1.235 Euro rispetto ai 1.212 Euro del 2007. Inoltre per pagarsi la vacanza un milione e 700 mila italiani "contrarranno debiti".
Cambia inoltre il periodo scelto per "consumare" le vacanze estive. Agosto ha perso il suo appeal e a sceglierlo sono stati il 50,5% degli italiani rispetto al 56,2% del 2007. Segue luglio che sale al 26,2% di quest'anno rispetto al 23,1% del 2007. Quindi settembre raccoglie ben l'12,1% delle scelte rispetto al 11,1% del 2007. Chiude giugno che sale anch'esso attestandosi ad una quota di mercato del 9,7% rispetto al 7% del 2007.
Quindi, cambiano i mesi scelti per prendersi le ferie e, come dicevamo all'inizio, cambia la durata delle vacanze estive che rispetto all'anno scorso si attestano sulle 12 notti fuori casa rispetto alle 15 notti dell'anno scorso. Da sottolineare come la percentuale dei turisti che hanno fatto, o faranno le vacanze da 4 a 7 notti passa dal 20,7% del 2007 al 35,9% del 2008.
Poco male, comunque, se alla diminuita durata delle vacanze accostiamo i dati di uno studio pubblicato sul britannico 'Daily Mail' che sostanzialmente rivela che per rilassarsi servono 2 giorni, 9 ore e 25 minuti.
Insomma, le sospirate vacanze? Un disastro. O quanto meno molto meno allettanti di quel che pensiamo: infatti, da quando scatta l'"ora ferie" si impiegano ben 2 giorni, 9 ore e 25 minuti prima di rilassarsi.
Il primo giorno - sostengono gli esperti, cronometro alla mano - lo si brucia tra preparativi e viaggi verso la meta, il secondo a disfare valigie e a sintonizzarci sul 'dolce fare niente'. Solo il terzo giorno, finalmente, trascorse nove ore e 25 minuti inizia il vero relax.
Dunque, a tutti gli italiani in preda alla crisi che accorcia le vacanze, possiamo dire che la vera preoccupazione potrà scattare nel momento in cui le vacanze si accorceranno a 3 giorni: come recita l'antico adagio, infatti, in tal caso la spesa non vale l'impresa.
Ma non è tutto. L'indagine britannica - condotta su ben 3.000 villeggianti - mostra che in media impieghiamo 18 giorni per scegliere la destinazione, ma poi stiamo via appena 9. Ma il dato più sconfortante è che ben il 25% dei vacanzieri - dunque uno su quattro - finisce per non rilassarsi mai fino in fondo, preoccupato dai 'grattacapi' che aleggiano sul ritorno a casa. Il 16%, inoltre, giunto a destinazione crede che i giorni di vacanza non siano valsi la faticaccia dei preparativi; mentre oltre il 15% non riesce a svolgere le attività che aveva a lungo cercato da casa, quando davanti al pc o in un'agenzia di viaggio tentava di prenotare la vacanza ideale. Partita, in ogni caso, solo dopo 2 giorni, 9 ore e 25 minuti dall'arrivo all'agognata meta.
[Informazioni tratte da Corriere.it e Adnkronos Salute]