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Via libera alla Finaziaria siciliana 2011-2013

Una finanziaria per risanare i conti della Regione e che abolisce gli enti e le aziende partecipate che non producono nulla

16 ottobre 2010

La giunta regionale del "Lombardo quater" ha discusso le linee strategiche dei documenti finanziari di accompagnamento al Bilancio e ha dato il via libera alla legge finanziaria per il 2011-2013.
"La legge finanziaria che il governo sta mettendo a punto è di fondamentale importanza - ha detto il presidente Raffaele Lombardo - perché toccherà tutti i rami dell'amministrazione e prevede l'abolizione degli enti, delle aziende partecipate e la vendita dei beni che non producono nulla".
"Una finanziaria per il risanamento dei conti della Regione siciliana, che inverte una tendenza pluridecennale all’incremento delle spese e punta al riequilibrio, non più rinviabile, ed agli investimenti selettivi". Così ha descritto la Finanziaria 2011-13 l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, al termine dei lavori della giunta di governo. "Si introducono - ha spiegato - importanti innovazioni organizzative e procedurali: soppressione ed accorpamento di enti, semplificazioni dell’attività amministrativa, introduzione diffusa del silenzio-assenso, meccanismi di attrazione degli investimenti, riduzione di apparati e strutture burocratiche e costi della politica". Per Armao "La manovra economica statale ed il federalismo fiscale incipiente impongono un deciso risanamento che consenta di guardare al futuro e, soprattutto, alle aspettative delle giovani generazioni. La Regione ha vissuto ben al di sopra delle proprie possibilità, non c’é più tempo da perdere per riacquisire solidità e credibilità finanziaria". "In un momento di grave crisi economica continentale e nazionale occorre puntare agli investimenti e - ha osservato l'assessore all'Economia – ciò potremo fare con i quasi 500 milioni previsti in finanziaria, oltre quelli che attendiamo ancora dallo Stato mediante i Fas. La Sicilia deve prepararsi al federalismo – che stiamo ottenendo più equo e solidale – ma potrà pretendere attenzione e rispetto solo se avrà le carte ed i conti in regola".

La giunta ha deliberato la costituzione di un ufficio speciale per lo smaltimento dell'amianto che metterà insieme gli assessorati che hanno competenza in materia.
Sono stati, inoltre, rimodulati i fondi della legge 433, che finanzia la ricostruzione delle opere interessate dal terremoto di Santa Lucia, che sconvolse la Sicilia sudorientale nel 1990. La rimodulazione consentirà di pagare le ditte che hanno svolto i lavori di recupero e restauro edilizio e architettonico. Tra gli altri provvedimenti, lo stanziamento di 11 milioni per i forestali, che ha avuto l'avallo della giunta insieme alla conferma dell'impegno della Regione a partecipare alle spese per la bonifica della baia di Augusta. Finanziati anche i corsi triennali dell'obbligo formativo.

I punti principali legge finanziaria siciliana per il 2011-2013
1. Costituzione fondo per investimenti: viene istituito un fondo pari a 150 milioni di euro, da destinare al rilancio produttivo e lo sviluppo di iniziative industriali nel territorio siciliano. Il fondo è alimentato dalle risorse discendenti dal processo di dismissione di quote di partecipazioni detenute dalla Regione in società ed Enti non strategici.
2. Operazioni finanziarie con BEI per investimenti: operazioni finanziarie con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per la raccolta di fondi da utilizzare per investimenti destinati a incentivare lo sviluppo dei settori ambientali, industriali, tecnologico, infrastrutturale, ricerca, energetici ed per altri settori strategici allo sviluppo economico della Sicilia.
3. Disposizioni per la trasparenza, la semplificazione, l'efficienza, l'informatizzazione della pubblica amministrazione, l'agevolazione delle iniziative economiche: sono integrate le disposizioni della legge 10 del 1991 sulla trasparenza, la semplificazione, l'efficienza, l'informatizzazione della pubblica amministrazione, l'agevolazione delle iniziative economiche.
4. Assegnazioni agli enti locali per il triennio 2011-2013: è fissata una razionalizzazione dell'ammontare delle risorse destinate agli enti locali attraverso una compartecipazione al gettito Irpef. Il disegno di legge prevede, altresì, in linea con la normativa nazionale una serie di misure volte al contenimento della spesa pubblica locale così da bilanciare gli effetti dei tagli delle risorse.
5. Norme per il contenimento della spesa negli Enti locali: è fatto obbligo agli enti locali di procedere alla dismissione delle partecipazioni in società, fondazioni, enti, istituzioni ed organismi comunque denominati ad eccezione di quelle obbligatorie per legge. Sono stabilite norme, sempre in linea con la normativa nazionale, relativamente al contenimento dei compensi spettanti agli organi delle società, fondazioni, enti, istituzioni ed organismi comunque denominati.
6. Indennità Enti locali: si incide sulle indennità degli organi degli enti locali. In particolare è operata una decurtazione del 20% per i componenti delle Giunte ed i Presidenti della Assemblee. Ai componenti delle Assemble è corrisposta una indennità pari al 10 % dei rispettivi rappresentanti legali. E' abolito ogni gettone e/o indennità sino ad ora corrisposto agli organi dei Consorzi e delle Unioni dei Comuni nonché ai componenti tutti dei Consigli circoscrizionali.
7. Disposizioni relative al patto di stabilità territoriale: sono poste le basi per la regionalizzazione del patto di stabilità. In particolare, fermo restando il principio di invarianza dei saldi pubblici di finanza la regione Siciliana intende, di concerto con gli Enti locali, programmare la gestione dei saldi di finanza per indirizzare azioni virtuose che riconducano, principalmente, a tre obiettivi specifici.
 a) interventi per la copertura di processi di stabilizzazione del personale precario
 b) processi di copertura dei debiti pregressi contratti nei confronti delle autorità d'ambito per la gestione integrata dei rifiuti
 c) smaltimento dei residui passivi pregressi in conto capitale. Vengono, altresì previste forme di premialità per tutti gli enti che sono disposti a cedere "quote" di saldi di finanza pubblica a favore di quegli enti che registrano peggioramenti degli stessi.
8. Abolizione consigli di circoscrizione: è disposta l'abrogazione dei Consigli circoscrizionali con decorrenza dalla prima tornata elettorale utile ad eccezione delle città metropolitane.
9. Abolizione dei permessi ed indennità a carico delle pubbliche amministrazioni: si incide, principalmente, sulla materia dei permessi degli organi degli enti locali. In generale è sancito il principio in base al quale i permessi sono autorizzati limitatamente alla effettiva durata delle riunioni.
10. Aumento delle entrate attraverso la rivisitazione dei canoni e Concessioni demaniali: sono stabilite norme per il riordino delle coste nonché per la disciplina dei relativi introiti.
11. Razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica regionale: si prevede una riorganizzazione complessiva degli uffici di diretta collaborazione del Presidente della Regione e degli assessori regionali, fissando da un lato il limite del ricorso di personale esterno limitatamente a due unità e dall'altro limitando sia il numero dei componenti sia il numero delle figure dirigenziali, il tutto in una ottica ed una logica di razionalizzazione e contenimento dei costi.

Sono mutuate e quindi recepite nell'ordinamento regionale siciliano le norme introdotte dal D. L. n. 78/2010 ed in particolare le norme relative al contenimento della spesa del personale, le norme relative al blocco dei contratti per il periodo 2010/2013, nonché la riduzione dei trattamenti economici superiori ad euro 110.000 ed il contenimento della dinamica legata alle risorse destinate al salario accessorio sia del comparto sia della dirigenza.
Sono previste misure per il contenimento di spese per organi collegiali ed altri organismi. Tra le altre sono stabilite misure per la riduzione del 50% delle indennità corrisposte ai dipendenti per la partecipazione agli organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di amministrazione, arbitrati, organi collegiali comunque denominati.
E' prevista la riduzione del 30% delle spese relative a studi ed incarichi di consulenza sostenute dagli istituti, aziende escluse le aziende del settore sanitario, agenzie, consorzi, organismi, società a totale o maggioritaria partecipazione della Regione, enti regionali comunque denominati, sottoposti a tutela e vigilanza dell'amministrazione regionale o che usufruiscono di trasferimenti diretti da parte della stessa per gli anni 2011-2013.
E' stabilito per il triennio 2011/2013 un percorso di contenimento delle spese destinate al parco autoveicoli sia della Amministrazione regionale sia degli istituti, aziende, agenzie, consorzi, organismi, società a totale o maggioritaria partecipazione della Regione enti regionali comunque denominati, sottoposti a tutela e vigilanza dell'amministrazione regionale o che usufruiscono di trasferimenti diretti da parte della stessa, aziende sanitarie provinciali, aziende ospedaliere e aziende ospedaliere universitarie.
Si procede alla riforma degli attuali Consorzi Asi attraverso la costituzione di un unico "Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive" procedendo, in tal maniera, ad una razionalizzazione delle intere attività al fine di conseguire percorsi virtuosi e recuperi di efficacia-efficienza-economicità.
La regione siciliana prevede di approvare un piano dettagliato di riordino e dismissione degli enti ed organismi regionali a qualsiasi titolo denominati che usufruiscono di trasferimenti diretti da parte della Regione.
E' prevista la costituzione di un unico soggetto regionale al quale affidare la gestione dei fondi regionali, in atto amministrati dalla Crias e dal'Ircac.
La gestione liquidatoria prevista dalla legge regionale 20 gennaio 1999 n. 5 relativa all'Ente siciliano per la Promozione industriale (Espi) ed all'Ente Minerario Siciliano (Ems) deve essere portata a compimento dal liquidatore rispettivamente entro il 31 dicembre 2011 ed entro il 31 dicembre 2012.
Sono stabilite le modalità per il trasferimento della gestione del servizio idrico integrato alle rispettive autorità d'ambito utilizzando il personale dell'Eas direttamente impegnato alla data del 1 giugno 2010.
E' prevista l'abrogazione della Aran Sicilia e le relative competenze sono attribuite all'Aran nazionale.
E' prevista l'abrogazione della Arsea e le relative competenze sono attribuite all'Agea. Vengono disciplinate le modalità per la valorizzazione di beni immobili di proprietà della Regione e degli enti vigilati e finanziati.
Sono introdotte norme volte al contenimento delle spese sostenute, dalla Amministrazione regionale e dagli enti di cui all'art. 1 della legge regionale 10/2000, per la manutenzione degli immobili.
Il numero massimo di uffici speciali con non può essere superiore a tre.
Si tende ad introdurre nell'ordinamento finanziario e contabile della Regione Siciliana, in via sperimentale e per un triennio, la logica e le metodica propria del "budget" attraverso la assegnazione a ciascun centro di responsabilità, di un ammontare complessivo di risorse concernenti spese per consumi intermedi e trasferimenti correnti.
E' previsto il riordino delle società partecipate dalla Regione.
In particolare viene stabilito il divieto di costituire, assumere o mantenere partecipazioni in società non aventi finalità istituzionali. Vengono stabilite, altresì, le modalità per il riordino e dismissione delle partecipazioni.
E' disciplinato il riordino del personale delle società partecipate prevedendo il trasferimento del personale da una società all'altra e il divieto di procedere a nuove assunzioni.

[Informazioni tratte da Ansa, LiveSicilia.it, SiciliaInformazioni.com]

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16 ottobre 2010
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