Via libera dai ministeri dell’Economia e della Salute alla nuova rete ospedaliera siciliana
Si apre la corsa nelle 18 aziende siciliane: Circa 9 mila le assunzioni
Via libera da parte dei ministeri all'Economia e alla Salute alla nuova rete ospedaliera siciliana: si è concluso così l'incontro a Roma con l'assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi e il suo staff tecnico. La verifica di ieri rappresentava l'ultimo passaggio prima dell'entrata in vigore del piano.
"Risultato straordinario. Adesso la Sicilia può guardare con grande fiducia al futuro della propria sanità - ha detto Gucciardi -. La certezza è che potremo sbloccare nell'immediato le immissioni in servizio delle professionalità a partire dalle aree di emergenza-urgenza. Questo traguardo complessivamente promuove l'indirizzo tracciato in questi anni, raggiungendo un risultato che viene da lontano e che dimostra oggi che la Sicilia può mettersi alla pari delle Regioni più avanzate dal punto di vista sanitario".
"L'assessorato - ha aggiunto Gucciardi - vigilerà sull'applicazione tempestiva delle Rete approvata facendosi carico contestualmente di allineare eventuali anomalie, alcune delle quali sono state segnalate in questi giorni. Ascolteremo il territorio, le organizzazioni sindacali, i sindaci e le forze parlamentari, i comitati civici e quanti vorranno dare un contributo per il consolidamento di questo straordinario risultato. Abbiamo lavorato per i pazienti e per una sanità al servizio di chi sta male. Desidero rivolgere un ringraziamento al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e a tutte le istituzioni che hanno consentito il conseguimento del risultato".
Con l'approvazione della nuova rete ospedaliera si apre la grande corsa nelle 18 aziende sanitarie e ospedaliere. Sulla base dell’ultima ricognizione dell’assessorato, sono più di novemila i posti da riempire. La fetta più ampia (6.198 posti) riguarda infermieri, tecnici e amministrativi. Il resto (circa tremila posti) i camici bianchi. A questi vanno aggiunti altri 300-400 posti che nell’ultimo anno sono stati lasciati vuoti dai pensionati e quelli destinati alle nuove figure professionali come fisici e radiologi interventisti.