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Via libera dell'Assemblea siciliana al Dpef 2011-2013

Prova di grande compattezza per la nuova maggioranza che da un mese e mezzo sostiene Lombardo

18 novembre 2010

Dopo il via libera della Commissione Bilancio dell'Ars, il Documento di programmazione economico-finanziaria (Dpef) della Regione siciliana ieri è stato discusso in Aula. In serata, il governo regionale guidato da Raffaele Lombardo ha superato la prova d'aula nell'esame del Dpef. L'assemblea siciliana ha infatti approvato l'ordine del giorno presentato dai capigruppo di Mpa Pd, Udc, Api e Fli che ha dato il via libera alla Finanziaria.
Il Pid, nato dalla spaccatura dell'Udc, il Pdl e i parlamentari del neo gruppo Forza del Sud non hanno invece partecipato al voto abbandonando per protesta sala d'Ercole.
La nuova maggioranza che sostiene Lombardo da un mese e mezzo è stata compatta. L'anno scorso, la bocciatura del Dpef votata dalle opposizioni insieme a Pdl e Udc, allora in giunta, segnò la rottura del Governatore con la sua vecchia maggioranza.

"È il primo di una serie di documenti finanziari ispirati al rigore e allo sviluppo", ha detto in aula l'assessore all'Economia Gaetano Armao. "Il ddl sul Bilancio - ha aggiunto - dovrà essere incardinato in un sistema di conti pubblici dello Stato e della Comunità Europea: abbiamo avviato un percorso di risanamento, adesso servirà la responsabilità di tutti".
Il provvedimento "è il primo che si pone nella prospettiva del federalismo fiscale - si può leggere nel testo - non sottraendosi ad un tema pressante del dibattito istituzionale e politico, che entra oggi nella sua fase più cruciale".

Per il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini: "Il Dpef si è rivelato disarticolato e svuotato dalla sua funzione di indirizzo e di strategia per programmare il futuro ed il rilancio economico della Sicilia". Dello stesso avviso Nino Dina del Pid: "Lede i principi delle norme di bilancio perchè viene posto all'esame dell'aula dopo l'avvio dell'iter della legge finanziaria già iniziato nelle commissioni parlamentari".
Senza mezze misure il capogruppo di Fds, Cateno De Luca: "Un Dpef illegale, illegittimo ed ipocrita".

L'assessore Armao, dal canto suo, ha spiegato che "adesso occorre proseguire speditamente nell'adozione degli altri documenti finanziari, attuando quel deciso risanamento delle finanze pubbliche, divenuto non più rinviabile ed avviando un percorso virtuoso che coniughi equilibrio dei conti e nuove opportunità per le imprese e le famiglie". Nel frattempo le commissioni si sono messe subito al lavoro per Bilancio e Finanziaria.
L'Assemblea ha approvato altri due ordini del giorno: il primo, firmato dai deputati del Pd, impegna il presidente della Regione ad intervenire nei confronti del governo nazionale per salvaguardare i collegamenti ferroviari da e per la Sicilia; il secondo - primo firmatario il vicepresidente dell'Ars Santi Formica - sollecita la riapertura dei termini per la concessione e l'erogazione delle agevolazioni alle imprese.

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it]

- La Finanziaria siciliana (Guidasicilia.it, 13/11/10)

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18 novembre 2010
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