Viadotto Scorciavacche: cade la prima testa

Claudio Bucci, un ingegnere dell'Anas arrivato in Sicilia pochi mesi fa per volontà del presidente Pietro Ciucci e appena trasferito a L'Aquila con un ordine di servizio datato 15 gennaio, è il primo a pagare per il crollo del viadotto Scorciavacche, sulla statale Palermo-Agrigento.
Al suo posto arriva Sergio Serafino Lagrotteria, dirigente dell'azienda pubblica delle strade, che ha una condanna in primo grado a tre anni inflitta dal tribunale di Padova nel 2010 per la vicenda delle escavazioni selvagge nel fiume Po, tra l'Adige e il Brenta.
L'avvicendamento arriva a quindici giorni dal cedimento del viadotto, inaugurato alla vigilia di Natale e crollato prima di Capodanno. Una vicenda sulla quale era intervenuto persino il premier Matteo Renzi, che ha chiesto la rimozione dei responsabili.

Qualche giorno fa il titolare della società che ha ottenuto l'appalto da parte dell'Anas per la costruzione dell'opera si era detto disponibile a ricostruire il viadotto a proprie spese entro due mesi. A indagare, oltre alla magistratura che ha aperto un'inchiesta, indaga anche l'Autorità Nazionale Anticorruzione Anticorruzione. Il presidente, Raffaele Cantone, ha disposto - a quanto si è appreso - l’inizio delle attività ispettive e di vigilanza sul viadotto Scorciavacche e sul tratto stradale crollato sulla Palermo-Agrigento. I questi giorni dirigenti dell’Autorità stanno acquisendo tutti gli atti relativi alla gara per valutare sia la qualità dell’opera, sia se siano state rispettate le procedure previste per l’espletamento della gara.

[Informazioni tratte da Repubblica/Palermo, Corriere del Mezzogiorno]

- E sì, chi ha sbagliato pagherà... (Guidasicilia.it, 09/01/15)