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Vicino all'oasi naturalistica di Fiumefreddo c'erano tonnellate di amianto

20 febbraio 2012

Dopo anni sono state finalmente rimosse le "centinaia di tonnellate di amianto e altri rifiuti speciali, ritenuti tossici e nocivi", trovati a Catania dalla Guardia di finanza all'interno dell'ex cartiera Keyes, sul litorale di Fiumefreddo di Sicilia, non distante dall'oasi naturalistica del fiume Fiumefreddo. Le Fiamme gialle avevano sottoposto a sequestro l'intera area, che si estende per circa 50.000 metri quadri. Dopo la bonifica l'area è stata dissequestrata.
"Nel 1998 l'area della cartiera Siace fu sequestrata perché vi erano circa 1.500 tonnellate di amianto, costituenti le coperture in eternit dei capannoni industriali - ricorda la Guardia di finanza in una nota - l'immobile si era andato degradando sempre di più da quando la cartiera aveva cessato le - peraltro già assai modeste - attività".
Nel 1999 è stata disposta la bonifica del sito che però "non fu mai completata", e così "nel 2008 la Procura della repubblica chiese e ottenne dal giudice il sequestro dell'area, vista la situazione di progressivo degrado dell'eternit e quindi dei gravi rischi per la salute pubblica". L'immobile, peraltro, "veniva utilizzato persino per fini turistici (parcheggio per i bagnanti della vicina spiaggia)".
Sulla base del nuovo provvedimento di sequestro si è infine ottenuta la completa bonifica del sito e le coperture sono state tutte rimosse e smaltite. Tuttavia, in sede di ispezione è emerso che "in alcune zone vicine ai capannoni potevano ancora vedersi frammenti di eternit". Disposta quindi una nuova verifica, con apparecchiature tecniche sofisticate, e con l'ausilio dell'Arpa di Siracusa e dell'Asp di catania. Sono così state individuate "aree nelle quali è ipotizzabile che siano ancora presenti quantitativi di eternit".
Dopo la bonifica l'area è stata restituita alla Provincia regionale di Catania, ha precisato il procuratore della Repubblica di Catania Giovanni Salvi. Il procuratore sostiene che sulla base del nuovo "provvedimento di sequestro si è ottenuta la completa bonifica del sito. Le coperture sono state tutte rimosse e smaltite". [Repubblica.it]

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20 febbraio 2012
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