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Virus A/H1N1: 18 i casi in Italia

Chiuse, in via precauzionale, due scuole a Roma e monitorate 14 scuole in Sicilia

25 maggio 2009

"Il mondo, in particolare i Paesi in via di sviluppo, dove le popolazioni sono più vulnerabili, deve essere preparato ad affrontare un numero maggiore di casi gravi di influenza suina".
A lanciare il monito è il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Margaret Chan, chiudendo la 62esima Assemblea mondiale della salute a Ginevra.
"Nei luoghi dove il virus A/H1N1 è molto diffuso e circola ormai nella comunità - ha precisato Chan - ci si devono aspettare più casi gravi e infezioni fatali. Non si tratterà comunque di un balzo drammatico e immediato. Ma specialmente nelle aree povere bisogna essere preparati". Chan si attende anche "una diffusione del virus in Paesi finora non toccati dall'infezione e un aumento di casi in quelli già raggiunti. Abbiamo a che fare con un virus molto contagioso e anche subdolo, che non annuncia la sua presenza o il suo arrivo in un nuovo Paese - ha avvertito - Le autorità devono mettere in moto sofisticati sistemi di monitoraggio per seguire le sue tracce. E non si sa quanto a lungo tutto ciò potrà essere sostenibile. In più, fino ad ora, l'A/H1N1 è circolato nell'emisfero Nord del pianeta e si dovrà monitorare attentamente il suo passaggio nella parte meridionale della Terra, dove potrà essere soggetto a mutazioni imprevedibili".

Intanto in Italia... - Chiusura, immediata per 7 giorni, delle due scuole romane Convitto nazionale Vittorio Emanuele II e liceo Dante Alighieri, dopo i nuovi casi di influenza A/H1N1 per otto liceali. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, in via precauzionale, per limitare al massimo la diffusione del virus. E' la prima volta che si dispone la chiusura di istituti scolastici, in attuazione del piano messo a punto dal ministero del Welfare contro l'emergenza nuova influenza A. Complessivamente, i casi italiani si attestano a 18.
I ragazzi fanno parte delle delegazione che nei giorni scorsi si era recata a New York per un viaggio educativo.
Rientrati il 19 maggio, il giorno successivo "accusando sintomatologia influenzale si sono recati in due ospedali romani (Policlinico Gemelli e Ospedale Spallanzani) dove sono stati visitati, trattati e inviati in isolamento al proprio domicilio. Attualmente stanno bene", precisa la nota del ministero.
I liceali "facevano parte di un gruppo di 400 studenti italiani che ha raggiunto altri 10mila studenti di diversi Paesi a New York - ha detto Fazio - Stiamo rintracciando tutti i 400 ragazzi, per verificare se sono andati a scuola al rientro in Italia". "Com'è noto, l'influenza è leggera - ha ribadito Fazio, evitando allarmismo - Ma le misure di contenimento sono fondamentali e con esse siamo riusciti a controllare l'epidemia. Continuiamo dunque con tali misure: tutte le persone a rischio di contagio - spiega - verranno individualmente rintracciate, controllate e isolate, se necessario".

Dopo la chiusura delle due scuole a Roma potrebbero essere chiusi altri istituti. "Se alcuni ragazzi risulteranno positivi e sono andati a scuola - ha sottolineato il viceministro - valuteremo, d'intesa con il ministro dell'Istruzione Gelmini, i provvedimenti del caso".
"Stiamo adottando tutte le precauzioni necessarie per evitare possibili rischi per i ragazzi
- ha detto da parte sua la Gelmini - E' necessario agire con la massima tempestività. E' necessario che tutte le strutture scolastiche siano attentamente monitorate. Bisogna evitare il panico ma ogni misura precauzionale va assunta tempestivamente".

Monitorate 14 scuole in Sicilia - In Sicilia 14 scuole sono monitorate per misura precauzionale, nell'ambito della prevenzione contro la nuova influenza H1N1. "Le scuole - ha spiegato il sottosegretario Fazio - sono state chiuse non perchè al momento si siano verificati casi, ma perché alcuni alunni che le frequentano avevano partecipato alla visita alle Nazioni Unite a New York", la stessa alla quale avevano partecipato gli studenti dei due licei romani già chiusi.
Delle 14 scuole siciliane attualmente monitorate, quattro sono a Catania, due a Enna ed una, rispettivamente, ad Acireale (Catania), Milazzo (Messina), Siracusa, Canicattì (Agrigento), Caltanissetta, Lentini (Siracusa), Termini Imerese (Palermo), San Giovanni la Punta (Catania).
Studenti e personale delle scuole non sono in isolamento in casa, ma sono comunque tenuti a seguire i controlli raccomandati dal ministero, che prevedono che si misuri la febbre due volte al giorno e che si evitino luoghi affollati come feste, autobus o cinema. Alla prima comparsa di sintomi febbrili vanno avvertite le autorità sanitarie.
Intanto si è appreso che sono risultati negativi gli altri quattro prelievi eseguiti a Catania su nove studenti provenienti da New York. Già la scorsa settimana altri cinque esami avevano avuto esito negativo. Due tamponi sono stati eseguiti sabato.
Gli accertamenti sono in corso nel reparto di Malattie infettive del nuovo ospedale Garibaldi di Catania, diretto dal prof. Rosario Russo che è anche componente dell'Unità di crisi regionale.
Il monitoraggio è stato avviato esclusivamente a scopo precauzionale, e nessuno dei ragazzi ancora in attesa degli esami clinici evidenzia sintomi preoccupanti, tanto che sono stati fatti tornare a casa e non sono stati ricoverati.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Adnkronos Salute, La Siciliaweb.it]

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25 maggio 2009
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