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Virus A/H1N1: ''Il vaccino sarà sicuro. Disposti già tutti i test''

In Italia sarà anticipata la campagna di profilassi per l'influenza stagionale

02 settembre 2009

Nessun timore sulla sicurezza del vaccino allo studio contro la nuova influenza. "Quando sarà autorizzato in Italia, avrà subito tutti i controlli necessari", assicura all'Adnkronos Salute Fabrizio Oleari, direttore generale prevenzione e sanità del ministero del Welfare, fugando le preoccupazioni di alcuni specialisti sulla sicurezza del vaccino in arrivo, visti anche i tempi rapidi di produzione. Secondo Oleari, non si è accelerato troppo il percorso a discapito dei controlli. "I tempi sono gli stessi più o meno in tutto il mondo e si è partiti tutti insieme - sottolinea -. I test sono comunque in corso e, in base ai piani di produzione, possiamo dire che le dosi di vaccino dovrebbero essere a disposizione del ministero per la fine di ottobre".
Naturalmente il prodotto continuerà a essere monitorato anche in seguito. "Sarà attivato un attento piano di farmacovigilanza" garantisce l'esperto. Inoltre è importante che la campagna di vaccinazione contro l’H1N1 non si sovrapponga a quella contro l’influenza stagionale. "Per questo motivo - spiega Oleari - la diffusione dell’annuale circolare relativa a questa ultima è stata anticipata". In base ai piani di produzione in corso, "entro la fine di ottobre la fase di sviluppo del vaccino contro la nuova influenza A dovrebbe essere conclusa. Dunque il ministero del Welfare dovrebbe avere a disposizione 48 milioni di dosi di vaccino pandemico, 24 milioni da un fornitore e altrettante da un altro". Questo significa che "entro la prima metà di novembre - prosegue - dovrebbe iniziare la prima fase della campagna di vaccinazione contro l’influenza A/H1N1, rivolta a 8 milioni di persone, tra cui i lavoratori dei servizi essenziali. Il piano logistico è pronto, e prevediamo di somministrare 2 dosi di vaccino a paziente".
Nell’incontro dell’unità di crisi sulla nuova influenza in programma oggi a Roma, aggiunge Oleari, "si punta a chiudere il cerchio a livello regionale", ma il piano è disegnato e l’Italia è pronta. E se dalla Spagna hanno rivisto il programma relativo alla vaccinazione, estendendo la campagna al 60% della popolazione (contro il 40% iniziale), "noi per ora procediamo con il 40%, come annunciato", conclude Oleari.

Per quanto riguarda l'ipotesi di un rinvio dell'apertura delle scuole, "si vedrà" in un secondo momento. Questo è un provvedimento che si può prendere solo se si verificano elementi di preoccupazione immediati". A dichiararlo, a margine di un incontro in Prefettura a Milano, è stato il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, che spiega come l'ipotesi di chiudere le scuole sia legata a una reale situazione di emergenza. Una condizione, prosegue, che in questo momento non sussiste. "Abbiamo detto più volte - ha ribadito Roccella - che la situazione è sotto controllo e che non c'è una particolare preoccupazione, né una situazione di urgenza", tale da richiedere provvedimenti come quelli paventati in questi giorni da alcuni specialisti, a seguito del primo caso grave di nuova influenza in Italia e in vista dell'ondata autunnale.
Ipotesi, quella esclusa da Roccella, che non ha convinto pienamento nemmeno l'Organizzazione mondiale della Sanità. Se infatti la chiusura delle scuole nelle prime fase di un'epidemia "si è rivelata efficace nel ridurre le trasmissioni del virus all'interno delle scuole stesse, ma non necessariamente efficace per ridurre la trasmissione generale del virus nella comunità", avrebbe però "costi proibitivi". Ogni Paese sentito dall'Oms (Canada, Giappone, Messico, Spagna, Usa e Gb) aveva presentato specifici esempi di epidemie nelle scuole o nelle università, illustrando le misure prese per mitigare la diffusione dell'H1N1. In molti casi la decisione di sospendere le lezioni era stata decisa dalle autorità locali, piuttosto che nazionali. Con l'eccezione del Messico, che a maggio stabilì lo stop alle lezioni in tutto il Paese per due settimane. Tutti gli Stati coinvolti dalla consultazione hanno concordato sul fatto che la sospensione scolastica è stata efficace nel mitigare la diffusione del virus, ma spesso proibitiva dal punto di vista dei costi.

Continua però a preoccupare il diffondersi del virus. Oggi sarebbero in "condizioni stazionarie" i due pazienti ricoverati all'ospedale Cotugno di Napoli in seguito all'infezione. Il caso più delicato resta quello di un uomo di 51 anni, napoletano, ricoverato ieri sera nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Cotugno, dove è giunto in gravi condizioni da un altro nosocomio. L'uomo soffriva già di insufficienza renale e cardiomiopatia dilatativa prima di contrarre il virus. Nel secondo caso, quello di un giovane di 27-28 anni di Cava de' Tirreni, la sua situazione già ieri sera era giudicata dai medici in miglioramento. Il ragazzo era rientrato da un viaggio in Spagna e aveva raggiunto la sua famiglia nel salernitano per terminare le ferie. Qui, però, ha manifestato i sintomi della nuova influenza ed è stato ricoverato all'ospedale di Vallo della Lucania. Le sue condizioni hanno allarmato i medici, che hanno così deciso il trasferimento al Cotugno.
Migliorano intanto le condizioni cliniche del giovane di 24 anni, ricoverato per una forma grave della nuova influenza all'ospedale San Gerardo di Monza. "E’ stabile" recita il bollettino medico. "Le condizioni cliniche del paziente - precisano i sanitari - rimangono critiche e la prognosi resta riservata". I tempi del possibile recupero nel giovane ricoverato non possono per ora essere previsti. Al momento, ha concluso lo specialista, "il paziente non potrà essere staccato" dal macchinario che gli permette di respirare.

Intanto il virus H1N1 rallenta, anche se per poco, la sua corsa per l'Europa. Secondo il bollettino del Centro europeo di controllo delle malattie (Ecdc) sono 285 i nuovi casi nel vecchio continente. In totale, sono 46.301 i contagi e 105 i morti, dopo il primo decesso in Svezia. Nel resto del mondo le vittime dell'influenza A sono arrivate a quota 2.944, di cui 34 morti si sono verificate nelle ultime 24 ore. [Adnkronos/Ign]

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02 settembre 2009
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