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Virus A/H1N1: in Sicilia sono a oggi 140 i casi di nuova influenza

Si tratta del del 7% dei contagi in Italia. La Regione Siciliana ha gia pronto il Piano Regionale per le Pandemie

28 agosto 2009

I casi di influenza A registrati in Sicilia sono a oggi 140. Il dato è stato diffuso dall'ufficio stampa della Regione. Considerato che in Italia sono stati accertati 1.800 casi ne deriva che la percentuale che riguarda la regione è il 7%.
In questo modo la Regione siciliana replica ad un articolo pubblicato ieri mattina da un quotidiano che riportava "una percentuale del 60 per cento sul totale nazionale". "Un dato - hanno scritto dalla Regione siciliana - che potrebbe determinare apprensione e allarme sociale, ma che invece non trova alcun conforto nelle statistiche dell'Osservatorio epidemiologico dell'assessorato regionale alla Sanità".

Pronte quasi tutte le Regioni con i Piani pandemici - Quasi tutte le Regioni italiane sono pronte per affrontare l’influenza A/H1N1. In 19 su 20 Regioni, i Piani pandemici disposti dal ministero della Salute nel febbraio 2006, sono pronti. Manca ancora la Calabria che prevede di avere in Piano entro la prima metà di settembre.
I Piani pandemici regionali sono gli strumenti che permettono di organizzare e predisporre a livello locale tutte le azioni di prevenzione e controllo dell'infezione, dall'informazione alla distribuzione e allo stoccaggio di farmaci antivirali e vaccini, all'organizzazione degli ospedali e alla predisposizione di strutture alternative (come ambulatori o scuole) per le cure mediche.
Secondo quanto prevede il Piano Pandemico Nazionale, i Piani Regionali prevedono l'istituzione di un comitato pandemico regionale. Sono necessari per attuare le indicazioni predisposte a livello centrale sulle azioni di contenimento della pandemia, come chiusura delle scuole o di altre comunità, l'eventuale sospensione di manifestazioni e di eventi di massa. Sta ai Piani regionali anche l'organizzazione a livello locale delle campagne di informazione per promuovere l'adozione delle norme igieniche e, sul fronte della terapia, organizzano forniture e stoccaggio di farmaci antivirali e vaccini nell'ambito del sistema di farmacie ospedaliere presenti sul territorio.
I piani regionali devono poi identificare le strutture in cui i pazienti dovrebbero essere trattati, prevedono la preparazione degli elenchi di persone che appartengono alle categorie a rischio e che hanno la priorità nella vaccinazione e devono mettere a punto le modalità per la registrazione delle vaccinazioni eseguite con sistemi informatici che permettano di ricordare i tempi per il richiamo. Sta ai Piani regionali anche la registrazione di eventuali effetti negativi di farmaci e vaccini e infine mettere a punto piani di emergenza per mantenere i servizi sanitari ed altri servizi essenziali.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Ansa.it]

- Il Piano della Regione Siciliana per le pandemie

- Al via dal 15 novembre la vaccinazione in Italia (Guidasicilia.it, 26/08/09)

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28 agosto 2009
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