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Virus A/H1N1. L'Oms lancia un nuovo allarme: proteggere le donne incinte

Mentre si aspettano nuove notizie su un possibile ed efficace vaccino, nel contrasto alla nuova influenza la guardia resta alta

03 agosto 2009

Guardia alta e cure immediate per le donne incinte, le più a rischio per la pandemia di nuova influenza. A chiederlo è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che mette in guardia le donne incinte a causa della loro maggiore esposizione di contrarre il virus A/H1N1. Una recente ricerca pubblicata su Lancet ha evidenziato infatti che il rischio di mortalità aumenta nelle donne in gravidanza che abbiano contratto il virus H1N1, così come aumenta il rischio di morte per il feto e di aborto spontaneo.
L'Oms raccomanda che in aree ad alto tasso di infezione, le donne incinte e le addette al settore sanitario che le hanno in cura non sottovalutino i sintomi che possono presentarsi. Il trattamento con l'antiretrovirale Oseltamivir, raccomanda l'Organizzazione, deve essere somministrato appena compaiono i sintomi influenzali, senza attendere i risultati degli esami di laboratorio.
L'Organizzazione mondiale della sanità ha anche fornito un aggiornamento delle linee guida. I sintomi da tenere in considerazione sono: fiato corto, difficoltà nella respirazione, colorito bluastro della pelle, dolore al petto, stato mentale alterato, febbre alta che persiste per più di 3 giorni, bassa pressione arteriosa. Per i bambini i sintomi includono anche abbassamento dell'attenzione, difficoltà nello svegliarsi e mancanza di desiderio di giocare.
L'Oms, inoltre, ha anche rivolto un appello ai governi affinché diano la priorità di vaccinazione alle donne incinte non appena sarà pronto il vaccino.

E proprio a proposito di vaccino, dagli Usa sembra arrivare una buona speranza. Uno spray potrebbe essere la nuova arma contro l'influenza A. Il vaccino è in sperimentazione nei laboratori dell'azienda farmaceutica americana MedImmune, che già commercializza un vaccino-spray nasale contro l'influenza stagionale. La società, una sussidiaria di AstraZeneca - scrive il New York Times - ha annunciato che quintuplicherà la produzione di vaccini contro l'H1N1 ed è per questo che sono partiti anche i test su un sistema di immunizzazione in gocce per il naso. Si dovrebbe arrivare a sfornare 200 milioni di dosi del vaccino classico entro marzo 2010.

Intanto si susseguono le notizie su contagi e scampati pericoli. A Civitavecchia, ad esempio, è stato denunciato alla magistratura dall'ufficio di Sanità Marittima il comandante della nave da crociera "Voyager of the seas", della compagnia "Royal Caribbean", con cinquemila persone a bordo. La denuncia riguarda il permesso di scendere a terra concesso ai crocieristi, nonostante sulla nave vi fossero in isolamento con sospetti sintomi di nuova influenza 40 membri dell'equipaggio e due viaggiatori, uno dei quali (un ragazzo inglese di 15 anni) trasportato al pronto soccorso del locale ospedale San Paolo e poi riaccompagnato a bordo. Un comportamento, quello del comandante, in contrasto con le procedure sanitarie.
Buone notizie arrivano da Cervia, dove nella locale colonia si erano ammalati diversi bambini. "Tutti i casi che si sono verificati hanno avuto un decorso regolare con sintomi lievi - ha informato con una nota l'Ausl di Ravenna - nella maggior parte dei casi la febbre non ha raggiunto i 38 gradi".
In Belgio, invece, e più precisamente nella Vallonia, la regione francofona del Belgio, con una circolare decisamente allarmate hanno informato i comuni del territorio di "preparare i cimiteri a una mortalità 'anormale' dovuta all'influenza A". A riferirlo il sito online del quotidiano di Bruxelles Le Soir. "Senza alcun allarmismo - dice un responsabile dell'unità di crisi regionale per l'influenza A - è nostro dovere prevedere il peggio, pur sperando che questo scenario non si verifichi". Di qui la richiesta ai sindaci, spiega il funzionario, di "prevedere tombe già scavate per evitare i problemi che a volte pone l'inverno". Secondo Daniel Reynders, coordinatore strategico del Gruppo sull'influenza creato dal governo, nei prossimi sei mesi si potrebbero avere nel solo Belgio tra i 1.000 e i 4.000 decessi legati alla malattia.

I NUMERI DELLA NUOVA INFLUENZA - I casi di influenza A/H1N1 registrati nel mondo negli ultimi giorni sono 5676. Secondo i dati forniti dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), il numero totale dei contagiati è salito a 183.326. Le morti causate dal virus dell'influenza A/H1N1 sono invece 1148. Le vittime in Europa sono 39: trenta in Gran Bretagna, sei in Spagna, uno in Francia, uno in Belgio e una in Ungheria.
Il numero dei morti per influenza suina in America Latina, la regione del mondo più colpita dalla pandemia, supera ormai quota 600. L'aumento maggiore è stato registrato in Cile, uno dei Paesi dell'America del Sud dove l'inverno australe è più rigido. Solo l'Argentina (165 morti) e il Messico (146), focolaio mondiale della pandemia ad aprile, sono stati investiti più duramente nella regione. In alcuni Paesi, il problema attuale è l'approvigionamento degli antivirali. In Brasile il governo ha deciso di vietare la vendita del Tamiflu nelle farmacie per garantire l'accesso al farmaco a coloro che ne hanno bisogno. [Repubblica.it]

IN VACANZA COL TAMIFLU...

Cresce la febbre da Tamiflu tra gli italiani che si preparano a partire per le vacanze all’estero. Sono sempre più numerosi, infatti, i vacanzieri che lo mettono in valigia insieme con il costume e i farmaci abituali. L’acquisto è spesso consigliato dai medici di famiglia e dai farmacisti, per non correre il rischio di trovarsi, in caso di contagio da influenza A/H1N1, senza farmaco. Il farmaco costa circa 40 euro e dovrebbe essere vendibile esclusivamente con ricetta medica, ma una recente indagine portata avanti da Altroconsumo nelle farmacie di Milano e Roma ha messo in evidenza il contrario. Ben 14 farmacie su 20 hanno venduto il farmaco senza ricetta, prova ne sono i 14 scontrini fiscali emessi. Solo due farmacie su dieci, sia a Roma che a Milano, non hanno venduto il Tamiflu per assenza di prescrizione. I dati dell’indagine sono stati trasmessi al Ministero della Salute e delle Politiche sociali e alla Federazione nazionale dell’ordine dei farmacisti.
Il fai-da-te va assolutamente evitato perché c’è il rischio che il virus sviluppi resistenza, rendendo inefficace la sola arma ad oggi disponibile per sconfiggere l’influenza suina. A riguardo si è espresso anche il Ministero della Salute, tramite la Circolare del 22.7.2009 nella quale viene sottolineata "la necessità di razionalizzare le risorse disponibili di antivirali" e dove si mette in guardia su un uso improprio, che "potrebbe portare a consumo di scorte disponibili, oltre che a induzione di resistenza ai ceppi virali". [Farmacia.it]

 

 

 

 

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03 agosto 2009
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