Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Virus A/H1N1: la paura dilaga

La paura dell'influenza A rischia di sfociare in psicosi. E intanto si conta la terza vittima italiana

22 settembre 2009

AGGIORNAMENTO
Influenza A/H1N1: terzo decesso in Italia - Terzo decesso in Italia per l'influenza H1N1: una donna ricoverata all'Ospedale Maurizio Bufalini di Cesena è morta stamattina alle 3.40. Lo annuncia una nota della direzione sanitaria, precisando che la paziente, 57 anni, affetta da influenza A H1N1, era ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale "dallo scorso 31 agosto a seguito di una grave sindrome respiratoria che ha determinato irreversibili complicanze". La donna, aggiunge il comunicato, era residente presso una comunità di Cesena per persone disabili, "in quanto affetta dagli esiti di una patologia congenita. Risulta inoltre che la paziente aveva sofferto in precedenza di episodi di broncopolmonite". Nella stessa comunità, aggiunge la direzione sanitaria, si sono verificati altri 10 casi di influenza, di cui 9 risolti senza ricovero ospedaliero e uno recentemente dimesso dal reparto di malattie infettive, dove era stato ricoverato per la presenza di altre patologie che potenzialmente ne potevano aggravare il decorso clinico.
----------------------------------------------------

Ieri, circa settecento persone hanno assistito ai funerali di Giovanna Russo, la donna 46enne deceduta sabato scorso all'opsedale Papardo di Messina perché affetta dal virus dell'influenza A/H1N1. Un saluto ad una bara vuota. La salma della donna, infatti, è sotto sequestro nell'obitorio del Policlinico peloritano dove sarà eseguita l'autopsia.
"Non so se ci sia o meno la salma dentro la bara - ha detto don Tonino Schifilliti, parroco della chiesa di San Gabriele -. Ma questo non importa, questo è un funerale a tutti gli effetti, il funerale di una donna. Giovanna era una persona buona, seria e tenace. Attaccata alla sua famiglia e ai suoi figli, che ha cresciuto con amore e attenzione. Questa è una tragedia che ha coinvolto tutta la nostra comunità, per la quale abbiamo e dobbiamo continuare a pregare".
"I familiari - ha spiegato il procuratore capo di Messina, Guido Lo Forte - hanno chiesto di potere fare celebrare lo stesso i funerali, ma la salma è sotto custodia nell'obitorio e non può essere spostata senza l'autorizzazione della magistratura. Abbiamo ritenuto di dover aprire un fascicolo per tranquillizzare l'opinione pubblica - ha aggiunto - e per fare chiarezza su tutti gli aspetti di questa dolorosa vicenda". Il procuratore Lo Forte ha confermato che oggi sarà conferito l'incarico per l'autopsia che sarà "eseguita successivamente", secondo le disponibilità dei periti nominati.

Intanto la paura per il virus dilaga e il fatto che Giovanna Russo, secondo la stessa ammissione del vice ministro alla Salute, Ferruccio Fazio, sia deceduta per una grave polmonite causata dall'influenza A ed è quindi "probabile sia la prima paziente italiana" a morire per il virus AH1N1, non aiuta psicologicamente la popolazione. "Quando siamo venuti a sapere di questo decesso - ha commentato ieri Fazio - ho contattato subito l'assessore alla Sanità della Sicilia (Massimo Russo, ndr), e abbiamo disposto un accertamento combinato. Sono quindi in Sicilia anche i nostri funzionari del ministero, che ci daranno risposte su questo caso, e attendiamo anche il risultato dell'autopsia. Possiamo però dire che è possibile, se non probabile, che in realtà questa sia la prima vittima italiana dell'influenza A". "Al momento attuale - ha precisato Fazio - non si sono verificate mutazioni nel virus A H1N1, e le evidenze dicono che l'andamento di questa influenza risulta essere più benigno del previsto. Credo che sia opportuno dare una comunicazione ai cittadini precisa e trasparente come ha fatto il governo sin dall'inizio. Noi teniamo dritta la barca, non abbiamo motivi di preoccupazione, e un episodio come quello della paziente di Messina ce lo attendevamo".

Ieri sono arrivati nell'ospedale Papardo gli ispettori dell'assessorato regionale alla sanità per controllare tutti gli atti medici relativi alla vicenda, e nel Municipio della Città dello Stretto si è riunita, invece, l'unità di crisi convocata dal sindaco Giuseppe Buzzanca secondo cui "bisogna alzare il livello di guardia". Il tavolo tecnico a palazzo Zanca ha confermato un percorso strategico ben delineato e che ha fatto emergere una rete operativa tra tutti gli organismi sanitari del territorio pronta ad affrontare esigenza legata all'emergenza sanitaria che si potrebbe determinare per l'influenza "A". Alla riunione hanno partecipato Armando Caruso, direttore generale all'azienda Papardo Piemonte con il direttore sanitario, Eugenio Ceratti; Salvatore Giuffrida, manager dell'Azienda sanitaria provinciale (Asp); Giuseppe Pecoraro Direttore Generale Azienda Policlinico "G. Martino" con il prof. Sebastiano Coglitore; il presidente dell'Ordine dei medici, Nunzio Romeo ed il presidente dell'Ordine dei farmacisti, Nino Abate; presente all'incontro anche Salvatore Furnari, esperto volontario del sindaco Buzzanca per i problemi della sanità.
Il sindaco Buzzanca ha confermato di avere trovato i vertici delle strutture sanitarie ed ospedaliere già pronte ed organizzate permettendo così di definire una efficiente rete operativa sinergica. Si è già avviata anche una informativa complessiva sulla cosiddetta "nuova influenza", con la realizzazione di vademecum da distribuire alle scuole, nelle farmacie e che sarà consegnati anche ai medici.
Riguardo ai contingenti di vaccino sarà richiesta un'adeguata assegnazione alla città di Messina anche in considerazione del suo carattere metropolitano e per la presenza di flussi turistici notevoli che provengono da Paesi già oggetto di pandemia. Sia il porto, ma anche i poli turistici delle Eolie, di Taormina e dei comprensori nebroidei, determinano un incremento rilevante delle presenze sul territorio.

E da Messina a Palermo, da Catania ad Agrigento, dopo la morte di Giovanna Russo, la paura dell'influenza A rischia di sfociare in psicosi. I medici di base segnalano che ai primi sintomi di influenza vengono subito chiamati dai propri assistiti che, spaventati, vogliono sapere quali sono le cure più adatte. La risposta, il più delle volte, è la stessa: paracetamolo. In attesa di sapere se anche loro saranno coinvolti nella vaccinazione della popolazione siciliana, i medici di famiglia invitano intanto i pazienti a non andare al pronto soccorso e neanche nei loro ambulatori se non ce n'è necessità.
Sono 56 in tutta la Sicilia i "medici sentinella" impegnati nel raccogliere i dati sul virus A e comunicarli alla rete Influnet, nata nel 1999 con lo scopo di prepararsi a una futura epidemia che puntualmente è arrivata. "Sul sito della Società italiana di medicina generale - dice Filippo Giannobile, responsabile della rete Influnet in Sicilia, componente dell'unità di crisi della Regione per la pandemia e medico sentinella - abbiamo pubblicato un cofanetto con i consigli pratici per affrontare l'influenza". Per rendere capillare la diffusione di "buone pratiche", è partito un ciclo di incontri nelle scuole di tutta la provincia palermitana: prima tappa a Lercara Friddi. A Catania le tre aziende ospedaliere sono pronte ad affrontare l'emergenza: al Vittorio Emanuele ci sono undici posti letto disponibili che possono crescere, arrivando fino a 26, in caso di necessità. Al Cannizzaro, che ha già accolto una decina di casi di influenza A, ci sono 12 posti letto. Dodici anche al Garibaldi. A Siracusa, invece, il piano non è ancora pronto: "Entro i primi di ottobre sarà definito" assicurano dall'Umberto I.

La paura non riguarda però soltanto la Sicilia. Nel capoluogo partenopeo si è registrata una vera e propria pioggia d'assenze nelle due scuole dove quattro studenti sono stati contagiati dal virus A/H1N1. Tre casi di nuova influenza sono stati riscontrati presso l'Istituto Suor Orsola Benincasa, la cittadella monastica posta alle pendici del colle Sant'Elmo che ospita scuola d'infanzia, primaria, secondaria e tre diversi licei, mentre un caso di contagio si è registrato presso la scuola media statale A. Belvedere. "Lunedì 14 è iniziata la scuola e già dal giorno dopo due ragazzi si sono assentati per febbri e malori sospetti - spiega il preside dell'istituto Suor Orsola Benincasa Lucio D'Alessandro - finché è arrivata la conferma: si trattava di suina. Ora c'è un terzo caso sospetto. I tre ragazzi appartengono tutti alla stessa classe, per questo abbiamo interrotto le lezioni e deciso di comune accordo con i genitori di lasciare i compagni a casa per un po' di giorni. La percentuale di assenze nelle altre classi è alta, i genitori hanno paura. Per questo motivo oggi a scuola saranno presenti rappresentanti del servizio di prevenzione e di epidemiologia della Asl Napoli 1, il servizio di Medicina Scolastica, al fine di fornire alle famiglie eventualmente presenti notizie utili in relazione all'influenza da nuovo virus A/H1N1". "A scuola ci sono parecchi assenti - ha spiegato Teresa Marchese, collaboratice del preside della scuola 'A. Belvedere' - I genitori sono molto allarmati, nonostante la ragazza risultata positiva al virus ora stia bene la situazione stenta a tornare alla normalità".

Dal canto suo il viceministro Fazio ha fatto sapere: "Mi vaccinerò contro l'influenza stagionale perché ho già compiuto 65 anni, ma non mi vaccinerò contro l'influenza pandemica". Fazio ha inoltre ribadito: "Il vaccino anti-H1N1 sarà pronto come abbiamo sempre detto tra il 15 ottobre e il 15 novembre non abbiamo motivo di pensare che ci siano ritardi importanti. Può darsi che ci siano" dei ritardi, puntualizza il viceministro, "ma le prime dosi dovrebbero arrivare nei tempi previsti".
Il viceministro ha poi lanciato un monito: "Dare i numeri su casi e decessi attesi per la nuova influenza A non è una buona idea. E' molto difficile fare previsioni precise". "Invito responsabilmente tutti gli scienziati che vogliono dire la loro - ha aggiunto - a partecipare pure al dibattito con le loro idee. Ma devono evitare di diffondere allarmismo e soprattutto lasciare che siano gli epidemiologi dell'Istituto Superiore di Sanità a dare questo tipo di informazione". Il viceministro ha ricordato che "in questi casi le previsioni vengono fatte in base a modelli matematici che tengono conto di parametri molto complessi". Un esempio per tutti: "Calcolare in una situazione di pandemia le morti attese in base al numero di casi confermati è un errore. In caso di pandemia, infatti, si smette di confermare i casi, perché i casi ritenuti reali diventano, in un quadro di pandemia, quelli sospetti e non quelli confermati virologicamente perché la verifica non si può fare per tutti", ha precisato Fazio.
Il viceministro ha annunciato inoltre che sono in arrivo già entro questa settimana le linee guida del ministero del Welfare sui casi gravi di nuova influenza A. "Mercoledì (domani, ndr) discuteremo nell'Unità di crisi del ministero le misure che abbiamo predisposto per questi casi acuti di polmonite. E mercoledì stesso, massimo giovedì, emaneremo una circolare o ordinanza per spiegare alle Regioni come devono comportarsi in questi casi".

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it, Adnkronos/Ing]

- VIRUS A/H1N1: FOCUS SICILIA (Guidasicilia.it, 09/09/09)

- Virus A/H1N1: ecco le regole per le scuole italiane
(Guidasicilia.it, 19/09/09)

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

22 settembre 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia