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Virus A/H1N1: salite a 31 le vittime italiane

Già vaccinati 80mila italiani. Il viceministro Fazio torna a rassicurare la popolazione: ''Il vaccino è sicuro''

10 novembre 2009

Ancora quattro vittime tra persone che hanno contratto il virus dell'influenza A. La prima a Perugia dove un 65enne, cardiopatico e diabetico, è morto nella notte tra sabato e domenica in ospedale a Branca. E' il secondo decesso in Umbria, legato al virus H1N1. Il secondo decesso si è verificato all'ospedale Moscati di Avellino, vittima una donna di 49 anni. Sposata con due figli, era ricoverata nel reparto di rianimazione dal 30 ottobre scorso ed è morta per una polmonite interstiziale bilaterale. La donna, oltre a pesare circa 160 chili, era affetta da una broncopneumopatia cronica ed era in ossigenenoterapia domiciliare da diversi anni. Una donna di 44 anni positiva al test dell'A H1N1 è morta all'ospedale Guglielmo di Saliceto di Piacenza dove era ricoverata da giorni. Era affetta da una grave patologia cardiopolmonare cronica. Mentre è risultato positivo al test il 35enne di Boscotrecase (Napoli) morto ieri a causa di una grave insufficienza respiratoria al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna e Madonna della Neve.
Secondo quanto riferito ieri dal Ministero della Salute in una nota, sale così a 31 il numero delle vittime italiane accertate dell'influenza A/H1N1. "Alle 17 del 9 novembre le vittime correlate alla nuova influenza A sono 31", recita la nota. "Tale numero comprende i casi per i quali le autorità sanitarie regionali hanno confermato l'accertamento dell'infezione da nuovo virus A/H1N1. Tutti i soggetti tranne uno, presentavano gravi patologie pregresse".
Il ministero precisa che "la percentuale delle vittime correlate all'influenza A è lo 0,0039% dei malati contro lo 0,2% dei decessi correlati alla normale influenza".
In base ai dati del sistema di sorveglianza Influnet basato sui medici sentinella, spiega il ministero, "i casi di influenza settimanali stimati sono circa 540mila. In totale dal 19 ottobre, giorno di avvio della sorveglianza Influnet, all' 1 novembre, sono stimati 785mila casi nel nostro Paese". "Le Regioni dove si registra la più ampia diffusione del virus sono la Campania con un'incidenza dell'1,5% e la Lombardia (1,3), seguite da Emilia Romagna, Marche e Lazio (1,1). I più colpiti sono bambini e adolescenti, da zero a 14 anni, con un'incidenza pari al 2,8% dei casi in media (1,7 nei più piccoli da zero a 4 anni e 3% dai 5 ai 14). Tra i giovani e gli adulti dai 15 ai 64 anni l'incidenza dell'influenza è dello 0,5% mentre tra persone dai 65 anni in su è lo 0,1%".

Intanto il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio da Cernobbio (Como), dove è in corso la quarta edizione del Forum di Meridiano Sanità ('La salute dei Lea - federalismo, innovazione e risorse'), insiste sull'invito a smorzare i toni: "Mi sembra che i giornali inizino a capire: non è il caso di continuare a fare inutili allarmismi. Tutti si rendono conto che quella da H1N1 è un'influenza leggera e che solo in rarissimi casi è grave. Le influenze, e forse questo finora non si sapeva, sono delle malattie che portano anche dei decessi. Ed è bene che i cittadini lo sappiano".
Ma il viceministro ricorda che esistono i vaccini e sono sicuri. La speranza è che "in futuro aumenti l'adesione alla campagna vaccinale per le influenze stagionali che verosimilmente comprenderanno anche questo fra i vari ceppi". Per il momento le raccomandazioni di Fazio sono due: "La prima è che le categorie a rischio si vaccinino perché rischiano veramente molto. L'altra è che si capisca che i vaccini sono sicuri e sono usati in tutto il mondo. Non posso accettare che si pensi che i governi di tutto il mondo utilizzino dei prodotti non sicuri". I vaccini, incalza, "sono stati testati, sono state prese delle decisioni a livello internazionale, non solo a livello del nostro Governo. Quindi manteniamo la calma e vediamo di affrontare queste problematiche con la collaborazione di tutti".
A questo proposito Fazio annuncia che "allo stato attuale sotto i 10 anni è prevista la doppia dose a tre settimane di distanza l'una dall'altra".

Al momento, secondo il bollettino diffuso dal ministero del Welfare, sono circa 80mila gli italiani vaccinati contro l'influenza A/H1N1. In particolare, le Regioni sono state sollecitate a vaccinare con maggiore rapidità "le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza e i soggetti dai 6 mesi ai 64 anni appartenenti alle categorie a rischio per patologie preesistenti, con priorità assoluta per i bambini".
Nel contempo continua la distribuzione dei vaccini, iniziata il 12 ottobre. Con la terza fase, che si è conclusa domenica 8 novembre, "sono state distribuite alle Regioni complessivamente quasi 2,5 milioni di dosi" di siero pandemico.

F O C U S  S I C I L I A

Due casi sospetti a Catania - All'ospedale Cannizzaro di Catania sono ricoverate da domenica due persone che si sospetta potrebbero essere affette dal virus H1N1 dell'influenza A. "Si tratta al momento soltanto di casi sospetti - ha specificato il direttore generale del Cannizzaro, Francesco Poli - Abbiamo fatto l'esame del tampone e siamo in attesa dei risultati che dovrebbero arrivare al più presto. Il ricovero è stato effettuato in via precauzionale". Nelle ultime due settimane, intanto, all'ospedale Cannizzaro sono state visitati ambulatorialmente "una ventina di persone - conclude Poli - che prensentavano i sintomi dell'influenza A. Praticamente c'è un caso al giorno ma per fortuna senza complicazioni".
Ricoverata anziana di Canicattì (Ag) - Una donna anziana di Canicattì (AG) si trova ricoverata da venerdì scorso sotto osservazione all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta perché colpita dall'influenza A H1N1. Era stata ricoverata inizialmente all'ospedale di Canicattì ma dopo una prima visita i sanitari ne hanno disposto il trasferimento presso l'ospedale di Caltanissetta, dotato sia del reparto di malattie infettive che di quello di rianimazione. La donna è tenuta sotto stretta osservazione soprattutto per l'età avanzata.
Il vaccino arriva anche a Caltagirone (Ct) - E' cominciata ieri nell'ospedale Gravina di Caltagirone la campagna di somministrazione al personale medico dei vaccini contro l'influenza A/H1N1. La prima dosa è stata inoculata al dottor Pietro Bellissima, direttore dell'unità Malattie infettive del nosocomio e componente dell'unità di crisi dell'Azienda provinciale sanitaria di Catania per la pandemia influenzale. "Il vaccino offerto in Italia è sicuro - ha affermato il dott. Bellissima - perché contiene solo antigeni di superficie del virus influenzale ed effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino, sono simili a quelli associati alla somministrazione di vaccini influenzali stagionali. Solo la vaccinazione consente l'eliminazione completa del virus e può interrompere la catena di trasmissione dell'infezione".
Dimesso un paziente a Palermo - E' stato dimesso l'uomo di 64 anni che tre giorni fa è stato ricoverato all'ospedale Civico di Palermo. L'uomo, infatti, "non presentando - dicono dall'Azienda - alcuna patologia, e non avendo più la febbre ha deciso di andare a casa". Al momento sono una cinquantina tra medici e infermieri del Civico che hanno fatto il vaccino, mentre sono 54 quelli dell'Ospedale dei Bambini. "Una percentuale bassa - concludono dall'Azienda - anche se è un dato in media con il resto dell'Italia".

[Informazioni tratte da Reuters, Adnkronos/Ing, Ansa, La Siciliaweb.it]

 

 

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10 novembre 2009
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