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Virus A/H1N1: tutti pronti per contrastarlo

Mentre l' Oms assicura che ''il virus non è mutato'', molte regioni italiane italiane sono già pronte per contrastare l'attesa influenza

05 settembre 2009

"Il virus pandemico continua ad essere predominante rispetto ai virus dell'influenza stagionale circolanti, sia nell'emisfero Sud che in quello Nord". Lo ha precisato l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel suo ultimo bollettino, sottolineando che al momento il virus non è mutato. "Tutti i campioni di H1N1 analizzati al momento - scrive l'Oms - si sono rivelati antigenicamente e geneticamente simili" al campione di riferimento. Dunque non si è ancora verificata la temuta mutazione in un patogeno più virulento.
Intanto, continua a salire il bilancio dei decessi legati alla nuova influenza A/H1N1. Sono "almeno 2.837", secondo il bilancio diffuso ieri dall'Oms. Circa 600 in più, dunque, rispetto alla scorsa settimana, mentre i casi confermati sono oltre 254.206 in tutto il pianeta. Il continente americano resta la regione più colpita, con 116.046 casi in tutto (2.234 fatali), ma i dati sul numero di infezioni sono sottostimati, dal momento che ai Paesi non è più richiesto di testare e registrare ogni singolo caso di nuova influenza, precisa l'Oms.
Non solo. Secondo gli esperti il picco di epidemia è ormai passato in diverse regioni dell'emisfero meridionale (Cile, Argentina, Australia e Nuova Zelanda), ma un'attività piuttosto sostenuta del virus si registra ancora in Sud Africa e nelle aree occidentali del continente australiano. In Giappone l'attività del virus dell'influenza H1N1 è in crescita, in Canada e Usa resta in generale bassa, mentre in Europa c'è una situazione particolare: benché sia registrata un'attività piuttosto bassa del virus pandemico, in alcuni Paesi questa risulta più diffusa (Austria) e in altri c'è un trend di malattie respiratorie in aumento (Olanda e Romania).

Alla Regione Siciliana 710 mila dosi per le prime vaccinazioni - Il sistema sanitario regionale della Sicilia, in linea con le altre regioni italiane, si sta attrezzando per l'avvio della campagna vaccinale contro il virus AH1N1, che come è stato ipotizzato dal Ministero potrebbe essere già anticipata al prossimo mese di ottobre. La Regione siciliana, inoltre, attiverà entro questo mese, d'intesa con il Ministero, un nuovo sistema di sorveglianza attraverso il monitoraggio informatizzato degli eventi che, in Sicilia, integrerà il tradizionale sistema di notifica settimanale dell'andamento dei casi al Ministero della Salute e all'Istituto Superiore della Sanità. Nei prossimi giorni le nuove aziende sanitarie dovranno elaborare i piani operativi per la vaccinazione che saranno approvati dal Comitato. Inoltre verrà elaborata una campagna di comunicazione per i cittadini, dal titolo "Non lasciamoci influenzare", attraverso i principali organi di stampa e sul sito istituzionale www.regione.sicilia.it/sanita con la diffusione di un documento illustrativo che ribadirà le principali precauzioni da adottare in caso di influenza.
Sono questi i principali risultati della riunione del Comitato regionale per le Pandemie, composto da esperti esterni e da tecnici e rappresentanti dei vari settori coinvolti a livello regionale, che si è svolta oggi. Il Comitato, già nel mese di agosto, aveva predisposto il Piano Regionale per le Pandemie, contenente le linee strategiche regionali e già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della regione Siciliana.
Il Comitato ha preso atto degli indirizzi recentemente forniti dal Ministero della Salute ed elaborati d'intesa con le Regioni: è stato confermato che alla Sicilia sono state assegnate 710.000 dosi per il primo ciclo di vaccinazioni che - come verrà definito nei prossimi giorni a livello nazionale - riguarderà prioritariamente il personale sanitario e di assistenza, personale di pubblica sicurezza e di enti di pubblica utilità e le categorie a rischio di età inferiore ai 65 anni. Le vaccinazioni saranno gratuite.
"La raccomandazione principale per coloro che sono affetti da influenza - ha sostenuto ieri il Comitato- è quella di rivolgersi sempre, in caso di necessità, al proprio medico curante, il cui ruolo rimane fondamentale". Tra l'altro, d'intesa con le principali associazioni di categoria, verrà attivata su tutto il territorio regionale una rete composta da un campione di medici di base che avranno il compito di monitorare l'andamento dei casi ed attuare la sorveglianza virologica secondo il protocollo nazionale Influnet, coordinato dall'Istituto superiore della Sanità. Per i casi sospetti, viene data grande importanza alla adozione di precauzioni domiciliari per evitare che quest'ultimi possano entrare in contatto con persone appartenenti alle categorie piu' fragili o a rischio.

[Informazioni tratte da Adnkronos Salute, Adnkronos/Ing]

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05 settembre 2009
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