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Vittime del mobbing, vittime per il mobbing. I pericoli dietro la frustrazione

Ancora troppo sottovalutato questo male procurato che colpisce la dignità e l'anima

29 dicembre 2004

Di sesso maschile, con un'età compresa tra i 45 e i 55 anni e con un posto di dirigente o funzionario di banca. Il profilo è quello del lavoratore stressato che subisce le pressioni del capo e che stanco delle vessazioni decide di presentare una denuncia per mobbing.
Per la Fisac, il sindacato dei bancari della Cgil, il 20% delle denunce di mobbing in Sicilia riguarda il settore del credito e per l'80% sono presentate da uomini, anche se la percentuale di donne è in aumento.
''Il mobbing - ha spiegato Walter Gubbiotti, segretario generale della Fisa-Cgil siciliana - è ancora un fenomeno sottovalutato. In Sicilia si manifesta in maniera maggiore rispetto al resto del Paese, e ciò dipende dalla ristrutturazione del sistema bancario, tra fusioni e incorporazioni, registrato negli ultimi anni''. Sottolineando che non esiste una legge nazionale a tutela dei lavoratori mobbizzati, la Fisac sollecita la Regione siciliana a dotarsi di una norma, facendo leva sull'autonomia statutaria.

''Il numero delle denunce che cresce - dice Pino Lo Bello, responsabile del Centro ascolto antimobbing della Cgil di Palermo - sta a testimoniare che la gente ha trovato il coraggio di parlare ma anche che il rischio mobbing è sempre più diffuso''.
Secondo Lo Bello ''il danno è doppio, viene fatto sia all'individuo che all'intera attività produttiva di un'azienda''. ''Se c'è poca democrazia nei posti di lavoro - aggiunge Lo Bello - i casi di mobbing registrati risultano superiori rispetto alla norma. Occorre un'azione di prevenzione ma anche un sistema di relazioni sindacali che combatta atteggiamenti autoritari e vessatori, che impediscano la libera espressione professionale e intellettuale dei lavoratori. Bisogna ristabilire principi di equità, dialogo e democrazia''.

La Cgil di Palermo, in un anno e mezzo di attività del suo centro ascolto anti-mobbing, ha esaminato 61 casi. Per il 55% si tratta di uomini, per il 45% di donne, ''anche se - precisa Lo Bello - il numero delle donne che lavorano è minore rispetto agli uomini''. Sono per lo più lavoratori con un'età compresa tra 30 e 50 anni e con un'istruzione medio-alta: il 61% è diplomato, il 28% è laureato. I centri d'ascolto a Palermo sono tre, sette in Sicilia.


Dal quotidiano ''la Repubblica'' cronaca di un caso limite causato dal mobbing:
"Il capo mi umiliava e gli ho sparato"

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29 dicembre 2004
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