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Vittime e superstiti

Nuovo naufragio al largo della Libia: 11 i morti e 70 i naufraghi salvati dalla Guardia Costiera e dalla Marina Militare

05 novembre 2012

Un gommone carico di migranti che stava tentando l'ennesimo viaggio della speranza verso le coste siciliane è naufragato al largo della Libia, a circa 35 miglia dalla costa. Militari della guardia costiera e di una nave della marina militare italiana hanno salvato 70 naufraghi.
Sono stati recuperati undici cadaveri: tre in un primo momento, e altri otto successivamente. Ci sono però altri dispersi che le motovedette continuano a cercare, a 140 miglia da Lampedusa. Tra i 70 superstiti ci sono 62 uomini e 8 donne (una di loro incinta).

L'operazione di soccorso era cominciata sabato mattina dopo una segnalazione giunta attraverso un telefono satellitare alla capitaneria di porto di Palermo, nella quale si riferiva di un gommone carico di migranti che stava per affondare.
La guardia costiera italiana ha dato l'allarme alle autorità di Malta e della Libia e nel pomeriggio un aereo maltese ha localizzato il gommone, raggiunto poco dopo da due motovedette salpate da Lampedusa e da una nave della marina militare impegnata nei servizi sull'immigrazione.
I soccorritori hanno avvistato persone in mare e altre aggrappate al gommone che era sul punto di affondare. Sono subito stati tratti in salvo i 70 superstiti e poco dopo sono stati avvistati e recuperati i cadaveri di tre donne. Molti tra i naufraghi erano in condizioni di ipotermia. Nell'area è anche arrivato il rimorchiatore civile Asso 25, che ha prima rifornito di carburante le motovedette della guardia costiera e poi partecipato alle ricerche.

Ad accogliere i naufragi e le salme nel porto di Lampedusa c'era anche il neo-governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. "E' stato un confronto con il dolore di un intero popolo, quello somalo, costretto a fuggire da una dittatura terribile e dalla miseria" ha detto Crocetta. "Le immagini provocheranno gli stessi stereotipi di sempre nei confronti di Lampedusa - ha aggiunto - occorre rassicurare tutti che Lampedusa è un'isola perfettamente vivibile, che sa gestire queste emergenze. Ci sono stati immediati ed efficaci soccorsi da parte della protezione civile, forze armate, carabinieri e polizia, con un livello di accoglienza notevole".
Il neo presidente ha poi continuato dicendo: "C'è il dramma dell'Africa a cui l'Europa deve dare una risposta e c'è il dramma di Lampedusa che per tutta l'Europa subisce le problematiche collegate all'immigrazione clandestina". "Bisogna sollecitare il governo affinché si possa avviare un dialogo con i Paesi coinvolti - ha concluso Crocetta - per assicurare una gestione civile e umanitaria dei flussi migratori ma, al contempo dobbiamo pensare a un progetto per il rilancio dell'economia di Lampedusa".
"Cordoglio per le tre vittime e apprezzamento per l'intervento dell'unità navali militari italiane" sono stati espressi da Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissariato della Nazioni unite per i rifugiati. "L'intervento dell'Italia è stato di straordinario valore: senza questo intervento altre 70 persone sarebbero morte".

L'ultimo naufragio di extracomunitari che volevano raggiungere l'Italia dalle coste nordafricane, accertato e con vittime, era avvenuto lo scorso settembre a largo dell'isolotto di Lampione vicino Lampedusa. Secondo il racconto dei 56 superstiti erano state decine le vittime, ma i cadaveri recuperati sono stati sei. Quest'anno sono arrivati in Italia circa ottomila migranti, mentre lo scorso anno, nello stesso periodo, gli arrivi erano stati quasi 60mila anche a causa della fuga di dai paesi nordafricani in cui erano divampate le guerre civili contro i dittatori.

E altri 169 migranti sono stati intercettati in nottata da unità del Gruppo aeronavale di Messina della Guardia di finanza al largo di Capo dell'Armi (Reggio Calabria). Erano a bordo di un peschereccio d'altura, e tra di loro c’erano 27 donne e 37 bambini, è stato intercettato in nottata. Nell'operazione sono stati impegnati un Atr 42 nonché tre pattugliatori veloci e un elicottero del Gan di Messina.
L'imbarcazione, battente bandiera greca, era stata avvistata nel tardo pomeriggio di ieri a circa 140 miglia a Sud est di Capo Passero (Siracusa) e successivamente monitorata nel corso della navigazione. Una volta entrato in acque territoriali, il peschereccio è stato prima bloccato e poi condotto nel porto di Reggio Calabria.
Dopo che il peschereccio è stato condotto nel porto di Reggio, sono iniziate le operazioni d'identificazione degli immigrati. Una delle 25 donne è stata ricoverata in ospedale perché in precarie condizioni di salute. Gli immigrati hanno riferito di essere afghani e di essere partiti tre giorni fa dal porto di Istanbul. I clandestini sono stati portati in un centro d'accoglienza allestito dal Comune di Reggio Calabria in una palestra, mentre le persone sospettate di essere gli scafisti sono state condotte nella sede del Comando provinciale della Guardia di finanza. Le persone che vengono sottoposte ad accertamenti, secondo quanto riferito dal comandante provinciale della Guardia di finanza, colonnello Domenico Petroziello, sono una decina e tra loro si sta cercando adesso d'individuare gli scafisti.

[Informazioni tratte da ANSA, Adnkronos/Ign, Lasiciliaweb.it, GdS.it, LiveSicilia.it, Corriere del Mezzogiorno]

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05 novembre 2012
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