Vittorio Sgarbi: "Il Tiziano di Troina è un falso!"
Lo storico e critico d'arte denuncia: "Il Comune di Troina è stato tratto in inganno: indaghi la magistratura"
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"È palesemente falso il dipinto, spacciato per un Tiziano, che alcuni anni fa il Comune di Troina, in provincia di Enna, è stato indotto a comprare e per il quale sono stati spesi poco meno di 60 (sic) mila euro".
Lo denuncia Vittorio Sgarbi, storico e critico d'arte, a margine di una polemica nata a Siracusa intorno al prestito del Caravaggio (il "Seppellimento di Santa Lucia") al Mart di Rovereto.
Sgarbi chiama in causa il soggetto che attorno al prestito ha montato una campagna di disinformazione, diffondendo dati falsi, e cioè Paolo Giansiracusa, un docente dell'Accademia delle Belle Arti di Catania, lo stesso che, in qualità di consulente, ha indotto il Comune di Troina a sborsare 56 mila euro per un dipinto falsamente attribuito a Tiziano.
"Indipendentemente dal giudizio storico-artistico su una materia che è di mia stretta competenza come il Rinascimento Veneto, appare evidente - osserva Sgarbi - che un dipinto autentico di Tiziano non può essere venduto a 56 mila euro! Chiunque considererebbe tale valutazione una bufala, anche facendola passare, a danno dell'acquirente, che acquista una crosta, come 'prezzo simbolico'".
"Giansiracusa ha deliberatamente, o per manifesta incompetenza - accusa Sgarbi - raggirato il comune di Troina, fornendo perizie prive di valore scientifico, da parte di uno studioso, guarda caso, di Caravaggio e di Seicento, ma non di Rinascimento come Maurizio Marini, a me ben noto, e di tale Gaetano Miano, pittore, che non è in alcun modo riconosciuto come esperto di Tiziano".
Vittorio Sgarbi ha inoltre annuncia una querela nei confronti del sindaco di Troina, Fabio Venezia, per le frasi ingiuriose e diffamatorie pubblicare sul suo profilo Facebook contro lo storico e critico d'arte, "reo" di aver svelato l'inganno.
"Io non sono coinvolto - replica Sgarbi - in nessuna indagine per autenticazione di false opere d'arte, né mi risulta che possano affermare l'autenticità di dipinti carabinieri che non hanno alcuna competenza [...] Quanto alla richiesta del sindaco di Troina che mi chiama "autenticatore di opere false" (frase diffamatoria di cui dovrà rendere conto in un Tribunale, anche per le altre pubblicate sul suo profilo Facebook) capisco perché mi chieda di autenticare la sua, senza pregiudizi. In ogni caso il dipinto non è documentato e non se ne conosce la provenienza, se non dal proprietario pittore (dell'800) che potrebbe averlo dipinto".
Conclude Sgarbi: "Nell'archivio fotografico di Federico Zeri l'opera è senza incertezza attribuita ad anonimo come copia da Tiziano (LEGGI) per la quale 56mila euro sono dieci volte il valore reale. Se si vuole escludere la truffa non si può non valutare l'ingenuità dell'amministrazione comunale che ha deliberato l'acquisto senza valutazioni e perizie di esperti di Tiziano. Una relazione riassuntiva impone alla stampa un'attenzione precisa al caso. I documenti in essa citati sono a disposizione".