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Viva Palermo e Santa Rosalia!

L'omaggio alla Santuzza e a chi farà un futuro migliore

15 luglio 2013

"Il futuro di Palermo sono i bambini". E a loro, il sindaco Orlando ha donato la sua fascia tricolore. Con questo messaggio si è chiuso uno dei momenti centrali del Festino, la tappa ai Quattro Canti.
Sono state decine di migliaia i palermitani, ma anche tanti turisti, ad assistere ieri sera al tradizione Festino, il lungo viaggio della patrona, Santa Rosalia, portata come tradizione vuole, sul carro che ha percorso tutto corso Vittorio Emanuele fino ad arrivare al Foro italico per concludere, intorno all’una di notte, con i fuochi d’artificio.
Ai Quattro canti, dove il sindaco ha donato la sua fascia "a chi fa il futuro", dopo essere salito sul carro il primo cittadino ha gridato per tre volte la frase "Viva Palermo, viva Santa Rosalia!" accolto da un lungo applauso. Negli ultimi anni, tale tradizione era stata abbandonata dal precedente sindaco, Diego Cammarata...
Sulla nave dorata della Santa, i bambini dei quartieri più difficili di Palermo: dello Zen, del Borgo nuovo, del Cep e di Acqua dei Corsari.

Un Carro Trionfale dotato di un impianto di amplificazione per rendere fruibili le note dell'Orchestra Giovanile del Conservatorio di musica "Vincenzo Bellini" tutto intorno lungo il percorso. La Santa, scolpita dal giovane scultore Giacomo Rizzo, indossa il tipico saio, ha le fattezze di una donna umile, dai capelli sciolti e con lo sguardo denso di passione rivolto verso i fedeli circostanti.

Il via allo spettacolo è stato dato in Cattedrale con proiezioni, fuochi e luci. L'unico personaggio in scena era la Santuzza, idealmente rappresentata dal canto di Olivia Sellerio. Nello stesso momento la statua della "vera" Santa Rosalia, al centro del piano della Cattedrale, è apparsa in rilievo, alternandosi ai giovani percussionisti dell'Ensemble. Il Carro Trionfale è stato trainato dai giovani delle tante associazioni che hanno aderito all'appello del comitato organizzatore: Legambiente, Arci, Uisp, Agesci, Acli, tutte espressione di quel vasto movimento e cartello di associazioni che aderiscono a Libera. A gruppi di cinque persone per volta, si sono alternati ogni 100 metri.

Poi, il Carro della Santa, tra due ali di folla, ha percorso tutto il Cassaro fino a Porta felice, al Foro Italico dove ad attenderlo c’erano decine di migliaia di persone pronte ad assistere ai fuochi d’artificio.
E' stata una bella festa, sobria e sentita. Un appuntamento importante dal quale i Palermitani si aspettano un prosieguo istituzionale e amministrativo, perché il Festino - lo ha ricordato lo stesso sindaco Orlando -  è lo specchio della città, e in questo specchio i cittadini vogliono continuare a riflettersi con speranza.

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15 luglio 2013
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