VIVA SCHUMI VIVA!!
La stagione della Formula Uno è iniziata come era finita: tinta di rosso
Ha corso sul velluto ed ha battuto persino se stessa: i riferimenti cronometrici con Melbourne 2001 la vedono sempre in vantaggio.
E gli altri? Si sono presentati al via con macchine nuove, motori rivoluzionati, aerodinamica migliorata, gomme nuove (tra le grandi case solo la Ferrari è rimasta con la giapponese Bridgestone, le altre sono passate infatti alla Michelin).
Non li abbiamo visti.
Certo, erano presenti al Gran Premio, ma hanno fatto soltanto da comparse alla corte della Ferrari; regalando solo qualche sprazzo di iniziativa, esaltate dall'avere alle spalle Schumi.
La cronaca obiettiva della gara si scandisce in 3 momenti: la partenza, con groviglio di auto e safety-car, incidente a Trulli con seconda uscita della safety-car, quindi - il momento più emozionante di tutto il Gran Premio - il sorpasso ed il controsorpasso tra Schumacher e Montoya.
La partenza, dicevamo: la fortuna ha baciato un suo affezionato cliente, Michael; mentre il fratello Ralf spiccava il volo sopra la testa di Barrichello (ha "festeggiato" così la sua pole position) ed altre sei macchine si massacravano nella mischia, Schumacher portava la sua rossa a pascolare nell'erba verde dell'Albert Park badando a tenerla integra, per la battaglia che si andava a sviluppare, senza badare troppo a chi gli passava avanti, sicuro di sé come sempre.
Il secondo intermezzo è stato causato da un testacoda di Trulli con la Renault mentre si trovava in seconda posizione ed aveva il "mastino tedesco" incollato ai tubi di scarico; è entrata in pista la safety-car e il vantaggio che aveva accumulato Coulthard, uscito indenne dalla bagarre della partenza, si è annullato.
Le macchine si sono incolonnate dietro la safety-car, e dopo alcuni giri sono ripartite, ed è a quel punto che sono emersi tutti i limiti dei rivali di Schumacher: Coulthard ha sbagliato una curva ed è finito sull'erba prima del traguardo, manovra che ha disorientato anche Michael.
A questo punto dobbiamo ringraziare Montoya che ci ha regalato con Schumi un sorpasso ed un controsorpasso che entrano a buon diritto nell'antologia delle nostre notti da ferraristi.
Il resto della corsa è stata soltanto accademia, con una punta di commozione per il 5° posto della Minardi, figlia di una officina di Faenza ora con capitali australiani, guidata da un australiano di Melbourne - Webber - all'esordio assoluto in F1: erano 38 Gran Premi che non andavano a punti, e i punti per le piccole scuderie rappresentano tanti bei soldini, vitali per la sopravvivenza.
Ora lanciamo una provocazione al presidente Luca di Montezemolo: perchè non conservare la F2002 in garage e far continuare a correre la "vecchia F2001" che ha partorito un mMndiale e tante vittorie e, possiamo stare sicuri, ne partorirebbe ancora in quantità?