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Vizzini e Cintola ascoltati dai pm per la seconda volta

I due senatori, del Pdl e dell'Udc, sono indagati per corruzione

11 luglio 2009

Sono stati interrogati ieri mattina, per la seconda volta, i senatori Salvatore Cintola (Udc) e Carlo Vizzini (Pdl), indagati per corruzione aggravata dall'avere agevolato la mafia.
I politici erano già stati sentiti dopo la notifica dell'avviso di garanzia che riguardava anche i senatori Salvatore Cuffaro e Saverio Romano, entrambi Udc. L'inchiesta riguarda somme di denaro che sarebbero state pagate dalla famiglia Ciancimino ai politici in cambio di favori nei riguardi dell'Impresa Gas, che ha eseguito lavori di metanizzazione in decine di comuni dell'isola. Secondo l'accusa, queste somme di denaro sarebbero state prelevate dal "tesoro" accumulato illegalmente da Vito Ciancimino.

Il parlamentare del Pdl Carlo Vizzini si è riservato ancora di produrre documenti utili alla sua difesa. Ieri il procuratore aggiunto Antonio Ingroia e i sostituti Nino Di Matteo e Roberto Scarpinato hanno nuovamente chiesto a Vizzini di produrre il documento che - come il senatore aveva detto nel suo primo interrogatorio del 16 giugno - proverebbe che il tributarista Gianni Lapis, (anche lui condannato per riciclaggio insieme a Massimo Ciancimino, figlio di Vito Ciancimino, ndr), sotto falso nome, nel 1995 avrebbe fatto un investimento per conto dell'esponente politico. Vizzini è stato invitato a produrre gli estratti conto attraverso i quali si potrebbero ricostruire alcuni passaggi di denaro, a suo avviso perfettamente legittimi. L'ex componente della commissione parlamentare Antimafia, dimessosi a seguito dell'avviso di garanzia per corruzione aggravata dall'agevolazione di Cosa Nostra, ha però sostenuto di non avere avuto ancora i documenti dalle banche.

Il senatore Salvatore Cintola si è visto contestare invece una serie di intercettazioni con il professor Lapis; alla fine ha detto di avere "sentito dire che il professore voleva dare un contributo elettorale a Totò Cuffaro e Saverio Romano (pure loro indagati, ndr). Ma non so se poi glielo diede". [ANSA]

- Sereni, fiduciosi ed estranei ai fatti (Guidasicilia.it, 18/06/09)

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11 luglio 2009
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