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Volevano far esplodere degli aerei in volo con delle bombe fatte con le bibite energetiche

11 agosto 2006

Doveva essere l'attentato più clamoroso dopo quello dell'11 Settembre. Un attentato terribile e ridondate: fare esplodere in volo diversi aerei di linea carichi di passeggeri diretti negli Stati Uniti.  
I primi particolari sull'inchiesta che ha permesso di sventare l'attentato agli aerei sono sconcertanti e permettono di capire il perché del ''blocco'' dei bagagli a mano e in particolare dei liquidi e dei cellulari. I terroristi infatti intendevano realizzare degli ordigni rudimentali a bordo degli aerei utilizzando una versione britannica di una bevanda energetica tipo Gatorade.
Secondo le indiscrezioni, nove aerei dovevano essere colpiti simultaneamente con quelli che le autorità americane definiscono ''Ied'' (improvised explosive devices), un termine militare di solito utilizzato per indicare le bombe rudimentali che esplodono sulle strade dell'Iraq. La bevanda energetica, stando a queste indicazioni, sarebbe servita come sostanza di base per creare un composto esplosivo, mentre pezzi di apparecchi elettronici, come cellulari e iPod, potevano servire per gli inneschi.
Le autorità Usa, come quelle britanniche, hanno imposto rigide restrizioni sulle sostanze liquide che si possono portare a bordo degli aerei.

L'attacco contro gli aerei tra Gran Bretagna e Stati Uniti era ''imminente''. Secondo quanto affermato da fonti di intelligence Usa i terroristi avevano infatti previsto entro 48 ore una prova generale che sarebbe servita a stabilire se fosse possibile imbarcare a bordo degli aerei il materiale necessario per gli attentati. Un'imminenza che ha fatto decidere per l'intervento delle forze speciali nella notte tra mercoledì e giovedì. Secondo la Cnn, inoltre, due dei sospetti arrestati avrebbero registrato una sorta di video-testamento.
E sono tutti ragazzi gli aspiranti attentatori. Qualcuno non arriva ai vent'anni. Altri sono da poco maggiorenni. Nati e cresciuti in Gran Bretagna. L'identikit di questa generazioni di terroristi è quello che allarma di più i servizi di sicurezza: non si distinguono dai milioni di teen-ager che popolano il Paese. Tra i 24 arrestati ieri nei sobborghi di Londra, ad High Wycombe nel Buckinghamshire e a Birmingham, c'è pure un ragazzo bianco sui 25 anni, convertito all'Islam solo sei mesi fa. Un inglese.
Sugli arrestati si hanno notizie frammentarie. La maggioranza sarebbe di origine pakistana, mezza dozzina invece è di famiglia nord-africana. Nel gruppo ci sono anche ragazze, che avrebbero avuto, senza distinzione, lo stesso ruolo dei maschi. Affascinati dalla propaganda di Al Qaeda, la cui partecipazione attiva al progetto terroristico che avrebbe potuto essere più sanguinoso dell'attacco al World Trade Center non è stata ancora acclarata. Da mesi gli 007 britannici erano sulle loro tracce, ma solo negli ultimi giorni si è avuta certezza della pericolosità del gruppo e sul fatto che il piano stava per entrare nella fase esecutiva.

E se il gruppo ristretto di aspiranti terroristi, a quanto pare, è stato catturato al completo (secondo alcune fonti, però, come Abc news, all'appello ne mancherebbero cinque) i fiancheggiatori ancora in libertà potrebbero essere centinaia, magari con piani in subordine alle azioni principali che potrebbero scattare a sorpresa, nei prossimi giorni.

- ''Le bombe fatte con le bibite energetiche'' di Guido Olimpo (Corriere.it)

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11 agosto 2006
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