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W IL GELATO!

Una peccato di gola? Ma quando mai! Il gelato è un piacere, una passione sana che non conosce crisi

17 agosto 2009

La voglia di gelato degli italiani non conosce crisi e fa crescere il numero dei laboratori artigiani: al 31 marzo 2009 erano 36.389 con 93.207 addetti e dal 2004 sono aumentati di 3.970 unità, con un tasso di sviluppo del 10,9%. La rilevazione è dell'Ufficio studi di Confartigianato che ha analizzato produzione e consumi di gelato in Italia.
Il record del numero di gelaterie artigiane è nelle regioni del Nord: in testa la Lombardia con 6.093 laboratori, seguita dal Veneto (3.512 imprese), Emilia Romagna (3.273 imprese) e Lazio (3.136 imprese). Tuttavia, il maggiore tasso di crescita di gelaterie artigiane tra il 2004 e il I trimestre 2009 si registra nel Centro Italia dove le gelaterie artigiane sono aumentate del 12,9% rispetto alla media nazionale del 10,9%. Le regioni più dinamiche sono il Lazio (+ 15,2%), la Puglia (+ 13,8%), Piemonte (+13,3%), Sicilia e Abruzzo (+12,%).
Quanto ai consumi, i più golosi sono i consumatori del Nord a cui si deve il 52,9% della spesa in gelati. In particolare, il record dei consumi appartiene alle famiglie del Nord Ovest ciascuna delle quali spende 94 euro l'anno in gelati. Nelle regioni del Mezzogiorno si concentra il 29,4% dei consumi mentre il Centro Italia fa registrare il 17,6% della spesa in gelati.
A sorpresa sono gli adulti i maggiori consumatori di gelato. Il primato di spesa pro capite in gelato appartiene ai giovani single: 63 euro all'anno. Seguono le giovani coppie senza figli (47 euro pro capite l'anno), mentre le coppie con 1 figlio spendono 33 euro pro capite l'anno. Per quanto riguarda i prezzi dei gelati, Confartigianato segnala una dinamica molto contenuta: la variazione tendenziale rilevata a maggio 2009 è dell'1,4%, inferiore di 1 punto rispetto alla dinamica dei prezzi dei prodotti alimentari. Inoltre i prezzi dei gelati hanno mostrato una decisa frenata: dal 4,5% di crescita tendenziale a novembre 2008 si e' passati appunto all'1,4% di maggio 2009.

"L'aumento del numero di gelaterie artigiane - sottolinea il Presidente dei Gelatieri di Confartigianato Loris Molin Pradel - conferma che gli italiani continuano a preferire la qualità e la genuinità del nostro prodotto. Non potrebbe esserci risposta migliore ai tentativi di una multinazionale di lanciare il gelato all'Ogm, vale dire il gelato che non si scioglie, sfruttando l'effetto 'antigelo' delle proteine del merluzzo ricostruite in laboratorio. Noi artigiani a questa sorta di 'antigelato' rispondiamo con il nostro 'Artigelato' , un prodotto tradizionale che nasce da prodotti freschi e senza conservanti. E che i consumatori mostrano di apprezzare molto".

Un pasto da leccarsi i baffi - Il gelato al posto del pranzo, ma anche a merenda e dopo cena. Non più solo al cioccolato, alla nocciola o alla crema ma ai gusti di zucchina, radicchio o addirittura di Barolo e Prosecco. Sono sempre di più gli italiani golosi alla ricerca di nuovi gusti in gelateria. Una tendenza che si accentua con l'arrivo dell'estate. Ogni anno, stima la Coldiretti, tra adulti e bambini, in Italia si mangiano oltre 15 chili di gelato a persona, per una spesa di 5 miliardi di euro. Di questi il 60% va per i gelati artigianali, il 40% per quelli confezionati.
Altra novità per quel che riguarda i gusti il gelato a base di latte d'asina, leggero e particolarmente adatto a chi soffre di allergie. Non mancherà l'occasione di gustarlo nelle 'agrigelaterie', appena munto e quindi a "chilometri zero" secondo la 'nouvelle vague' della confederazione guidata da Sergio Marini. Oltre 600 saranno i gusti quest'anno. Tramontano gli 'artificiali' come il puffo, avanzano i più naturali a base di frutta e anche verdura. Guadagnano anche i gelati più sfiziosi legati alle specialità locali, dall'amarone in Veneto al pistacchio di Bronte in Sicilia, dal bergamotto in Calabria ai frutti di bosco in quel di Cuneo. Non ci sono limiti alla fantasia dei gelatai artigianali, ma un fatto è certo, in Italia il gelato è un prodotto semplice e genuino: latte, uova , zucchero ed eventualmente frutta rigorosamente freschi, senza conservanti e additivi artificiali, lavorati secondo le tecniche tradizionali.

Cosa il consumatore dovrebbe sapere - Per l'associazione dei consumatori Telefono Blu è necessario che il consumatore debba sapere alcune regole:
1) Che il gelato va sciolto in bocca, non mangiato e mai in fretta.
2) Il gelato gustato subito a fine pasto può aiutare la digestione.
3) Per i bambini può essere un'ottima e nutriente merenda.
4) Per gli anziani un alimento completo contenente calcio, vitamine, liquidi.
5) Che esistono gelati magri a basso contenuto calorico,140 calorie ogni 100 grammi.
6) Il gelato alla frutta è intorno alle 160 calorie per 100 gr., mentre quello a base di latte è dalle 220 in su.
7) Attenzione alle aggiunte: panna, canditi, pezzi di cioccolata. Con questi ingredienti le calorie salgono rapidamente a 330-400 e oltre per ogni 100 gr.
8) Evitare di acquistare gelati con l'aggiunta di additivi: aromi, coloranti, emulsionanti ecc... Questi devono essere dichiarati e posti in modo ben visibile.
9)
Particolare attenzione va posta alla scadenza del prodotto. Si deve sapere che il miglior gelato è quello di "giornata" e che la durata massima è un mese, poi perde molte delle sue proprietà.
10) L'aspetto più importante è l'igiene: il gelato è uno dei cibi più delicati dal punto di vista igienico. La preparazione, la conservazione e il trasporto sono una catena del freddo che non deve mai essere interrotta e di massima pulizia, indispensabile per evitare pericolose conseguenze.
Insomma, osserva Telefono Blu, si tratta di un alimento prezioso sotto tutti i punti di vista, tradizionalmente italiano, importante per la nostra salute e la nostra economia, proprio per questo vanno evitate tutte le possibili distorsioni produttive e di uso.

Telefono Blu, associazione di tutela del turista-consumatore, attraverso il centralino 199.44.33.78 e il sito www.telefonoblu.it dispensa alcune regole che a colpo d'occhio fanno capire se nella gelateria c'è igiene necessaria, ricordando che le regole dell'Haccp già prevedono queste procedure:
A) Sistema a raggi Uv per proteggersi dagli insetti.
B) Spatola di acciaio in ogni vaschetta e non una unica.
C) Camici del personale chiari, puliti e obbligo del copricapo.
D)
Ingredienti bene in vista.
E) Chi serve non deve maneggiare denaro.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing]

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17 agosto 2009
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