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W l'Italia e vaffanculo la gente del Palazzo!

Ma i politici si sono finalmente accorti d'aver fracassato le scatole al Popolo Italiano?

22 settembre 2007

Sarà pure facile populismo quello di Beppe Grillo, ma a ben guardare i concetti da lui espressi sono semplici, veritieri e basilari. Si esprimerà in maniera sboccata, esagerata, fastidiosa se si vuole, ma è un comico e non un politico, tuttavia ciò non esclude che non possa parlare di politica ed invogliare le persone ad abituarsi a pensare un po' più della politica che, ricordiamocelo, riguarda tutti noi. E poi è assurdo che gran parte della classe politica, indignata dai suoi ''vaffanculo'', gli chieda di formare un partito se vuole continuare a dare lezioni a chi della politica è professionista... Ma allora che vadano veramente tutti affanculo se una persona non può più parlare di politica senza per forza voler formare un partito. I ''professionisti della politica'', gli oscuri abitanti del Palazzo, stanno iniziando a temere Grillo perché non possono invocare diplomazia quando le loro azioni - e non il loro parlare - è assolutamente antidiplomatico e, ancor peggio, assolutamente e incontestabilmente immorale e delinquenziale. Vorrebbero convincere la popolazione a credere che sia giusto che un parlamentare dopo solo una legislatura (5 anni) prenda dai 3.000 ai 5.000 euro di pensione, mentre un operaio deve lavorare 35/36 anni per raggiungere una pensione di 1.200, 1.800 euro se tutto va bene? Vorrebbero veramente convincere la popolazione che sia giusto che i parlamentari  prendano dai 3.000 ai 10.000 euro di stipendio (più tutti i privilegi che ormai conosciamo benissimo), mentre un operaio (che già deve ringraziare le divinità tutte di avere un lavoro) prende dai 1.800 ai 2000 euro dopo essersi fatto un mazzo così per l'intero mese e che va in fallimento quando casca il bimestre delle bollette?

Cari i miei politicanti, qua il problema non è un comico di Genova che grazie ad Internet ha convogliato nelle piazze italiane migliaia di persone che vi hanno mandato affanculo, qua il problema è che avete fatto diventare l'Italia una Repubblica democratica fondata sul lavoro e sull'iniquità; qua il problema è che fuori dal Palazzo il Paese è diventato una sorta di gigantesca banlieu che è esplosa, stanca dell'inefficienza dei politici, della loro arroganza e della loro impunità.

Sia da destra che da sinistra arrivano promesse in continuazione. Parlate di tagli, ammette gli sprechi, ragionate sulla razionalizzazione delle spese, promettete austerity... Storie che hanno raccontano tutti per approdare ad un unica realtà: la politica costa sempre di più. La Camera dei 630 Deputati, e dei 1.987 dipendenti, nel 2007 costeranno agli italiani un miliardo, 574 milioni e 269 mila euro, il 2,94 per cento in più rispetto al 2006. A dirlo sono stati i deputati questori responsabili - anche - dei conti, nell'introduzione alla legge di bilancio 2007, il preventivo dell'anno in votazione qualche giorno fa a Montecitorio. E loro sono comunque soddisfatti perché ''la richiesta di dotazione (la richiesta di soldi allo Stato) è diminuita di 23,9 milioni rispetto a quella originaria del 2007'' e perché l'aumento delle spese ''ha un andamento inferiore di oltre un punto e mezzo percentuale rispetto a quello previsto nel 2006''. Ma vaffanculo!

Eppure, se si guardasse bene e se ci fosse una reale volontà di cambiamento, da dove tagliare le spese sarebbe facile da capire. Per fare un esempio: i tre milioni e 300 mila euro per la ristorazione ''gestita da esterni''; oppure i quattro milioni e passa per i noleggi (di cosa e perché visto che la struttura Camera possiede già moltissimo?); i tre milioni e passa di euro per le assicurazioni: passino quelle dei dipendenti, ma i deputati (21 mila euro lordi al mese tra indennità e contributi) se le potrebbero anche pagare; gli oltre due milioni per la ''locazione dei depositi'', perché non basta affittare uffici, servono anche i depositi.
Invece no, un tale elenco di possibilissimi risparmi non si fa. Si fanno invece gli elenchi delle voci che crescono: i rimborsi, raddoppiati rispetto al 2006 (erano 185 mila nel 2007 ma saranno 300 mila); il ''rimborso spese di viaggio dei deputati'' (cresciuto del 25 per cento); la ''spesa di locazione degli immobili'' (cresciuta del 12 per cento - un trend che continuerà anche nel 2008 e nel 2009). E poi le spese di trasporto (treni, aerei, telepass e viacard) e quelle telefoniche.
Tra indennità parlamentari, d'ufficio e i rimborsi, il conto sale a 94 milioni e 580 mila euro. Nel 2006 erano circa due milioni di euro in meno. Eppure - dicono i questori - negli ultimi due anni sono state via via ridotte, raffreddate e congelate
.

La verità è che il preventivo del bilancio della Camera 2007 (75 pagine di tabelle) assomiglia a un libro delle meraviglie che ogni cittadino dovrebbe poter gustare voce per voce: c'è l'aggiornamento e la formazione professionale del personale (1.780.000 euro); i corsi di lingue, internet, le consulenze professionali e le traduzioni (180 mila euro); le spese per ''la comunicazione e l'informazione esterna'', come l'affitto di Rai Way per accedere ai canali satellitari (4.150.000); banche dati, rilegature, ristorazione gestita da terzi, la gestione del patrimonio della biblioteca e le consulenze tecnico-professionali (54 milioni e 665 mila euro). E via con liste di servizi, lussi e privilegi. Solo per l'acquisto di giornali e altre pubblicazioni quest'anno la Camera prevede di spendere 750 mila euro. E però poi i deputati leggono per lo più la rassegna stampa...

Eppure, la politica si indigna, strepita, si offende e si accalora perché un comico li ha mandati affanculo, facendosi portavoce della stragrande maggioranza  dei cittadini italiani. Eppure, i politici, e anche alcuni stimatissimi intellettuali (che tristezza, sigh, sigh), dicono che certi atteggiamenti sono forieri di terrorismo e di fascismo.
Altro che vaffanculo in piazza, ci sarebbe da ''prendere il Palazzo'' impugnando il Tricolore, al grido di ''W l'Italia!'' e mandarvi affanculo materialmente, usando le suole delle nostre scarpe!
[F.M.]

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22 settembre 2007
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