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Dopo essere stato ammirato per 20 anni al Metropolitan Museum di New York il tesoro di Morgantina ritorna in Sicilia

22 febbraio 2006

Sono stati ammirati al Metropolitan Museum (Met) di New York per oltre vent'anni e finalmente in questi gironi rientreranno in Italia. Stiamo parlando di due tesori italiani che un paio di decine di anni fa furono indebitamente venduti all'importante museo newyorkese: lo splendido ''cratere di Eufronio'' (trovato a Cerveteri) e il magnifico corredo di ''argenti di Morgantina'' (trafugato ad Aidone).
Ci sono voluti tanti anni di trattative, ma alla fine l'accordo si è trovato. Un accordo accettato dalle parti con piena soddisfazione.
L'altro ieri si è, infatti, svolto l'incontro tra il ministro dei Beni Culturali Rocco Buttiglione e il direttore del Met Philip de Montebello, per definire l'accordo dove si stabilisce il rientro in Italia del celebre vaso di Eufronio e degli argenti di Morgantina, oltre ad altri quattro reperti attualmente esposti al Metropolitan. In cambio l'Italia si è impegnata a prestare altri reperti di eguale valore (è stata redatta un'apposita lista) per un periodo di quattro anni rinnovabile. L'accordo è stato vergato ieri dal ministro Buttiglione e dal direttore de Montebello.

Alla riunine dell'altro ieri, durata oltre tre ore, erano presenti anche i tecnici del ministero di via del Collegio Romano, i tecnici e due legali del museo newyorkese.
La riunione si è incentrata sull'esame di aspetti legali e tecnici. Ma senza particolari battaglie. ''Non c'è stata accesa discussione su nulla'', ha riferito uno dei partecipanti. Quello che è certo è che l'Italia ha presentato una sua prima ipotesi, alla quale è seguita una controproposta del Met, quindi l'accordo di soddisfazione per entrambe le parti.
L'accordo chiuso tra l'Italia e il Met ha un'importanza che va al di là dei rapporti con il museo americano, questo infatti è stato studiato per poter funzionare da precedente e, perché no, da modello per altre vicende aperte, come quella del Paul Getty museum di Malibu che detiene da vent'anni la celebre Venere di Morgantina, altro importantissimo tesoro siciliano, e la statua di atleta attribuita a Lisippo recuperata in mare nel lontano 1964, davanti a Fano, nelle Marche, e poi esportata illegalmente in America.

''Abbiamo raggiunto un risultato storico - ha dichiarato l'assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione, Alessandro Pagano - centrando un traguardo sul quale eravamo concentrati già da diversi mesi. Già durante la fase di preparazione della trasferta a New York dei dipinti di Antonello da Messina, si era parlato con il menagement del Metropolitan Museum di una soluzione che sostanzialmente ricalca la base di questo accordo''. ''Lo Statuto Speciale ci ha fornito ancora una volta la chiave per affermare la particolarità della Sicilia che in tema di Beni Culturali gode di una totale autonomia - ha aggiunto l'assessore Pagano -. Ecco perché da un lato il ministro Buttiglione ha firmato per l'Italia, e dall'altro è stato necessario il consenso della Regione Siciliana per sancire questo accordo la cui valenza è di portata internazionale. Il tesoro di Morgantina rientrerà in Sicilia. E' questo ciò che volevamo ed è questo ciò che abbiamo ottenuto. Una conclusione che non bisogna ritenere scontata considerato che per decenni non si riusciva a risolvere il problema e che, grazie alla peculiarità del nostro Statuto ci ''cratere di Eufronio''consentirà di decidere dove mettere in mostra il tesoro di Morgantina all'interno del territorio siciliano''.
''Anche l'idea del prestito di lunga durata delle opere siciliane al Metropolitan Museum è un vantaggio per la Sicilia - ha infine spiegato Pagano - perché consente di promuovere su scala internazionale opere uniche al mondo che rientreranno poi in Sicilia attirando una grande parte del pubblico mondiale da sempre sensibile al richiamo culturale della nostra Isola. Tra l'altro la soluzione di questo caso fa meglio intendere il senso della nostra apertura sui palcoscenici internazionali in tema di promozione culturale. Tra l'altro la soluzione di questo caso fa meglio intendere il senso della nostra apertura sui palcoscenici internazionali in tema di promozione culturale. Pensiamo al Satiro Danzante in Giappone, agli Antonello da Messina in mostra al Met: questa strada ci garantisce un futuro legato al turismo e quindi alle bellezze naturali, ma legato anche e forse di più al nostro grande patrimonio storico e culturale''.

I tesori restituiti
II tesoro d'argento di Morgantina
risale al III secolo a.C. e venne trafugato dai tombaroli nel sito archeologico di Aidone, in provincia di Enna. Si tratta di quindici pezzi di straordinaria fattura marchiati con punzoni di tipo greco sul verso e sul retro, ritrovati ne11978 dai tombaroli ennesi e rivenduti per mille dollari ai trafficanti svizzeri che nel 1981 cedettero al Met per 2,7 milioni di dollari.
Il cratere di Eufronio risale al 510 a.C. e fu trovato in pezzi nella zona etrusca di Cerveteri, nel Lazio. Il vaso di terracotta è alto 45 centimetri, su un lato raffigura la morte di Sarpedonte, figlio di Zeus, tratta dall'Iliade; sull'altro lato c'è una scena di guerra.
Sia il 'cratere di Eufronio' che gli 'argenti di Morgantina' furono venduti al Met dal mercante d'arte parigino Emanuel Robert Hecht tra il 1981 e il 1982.

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22 febbraio 2006
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