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WHO Influenza Programme

La Rete per l'Influenza e i Medici Sentinella

08 novembre 2005

La rete che fa capo a questo centro è costituita da 140 laboratori di riferimento in 98 nazioni. I laboratori coinvolti lavorano tutto l'anno: d'inverno in Europa, durante le stagioni della pioggia ai tropici, in agosto in Australia e Nuova Zelanda. Il loro compito è quello di raccogliere tamponi faringei dagli ammalati d'influenza per tipizzare il virus, cioè determinarne il tipo.
In ogni Paese nella rete c'è più di un laboratorio. Questi laboratori isolano i campioni virali e poi li inviano al laboratorio di riferimento nazionale, che nel caso dell'Italia è presso il Dipartimento Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). A questo punto i campioni vengono inviati a uno dei quattro laboratori di riferimento internazionale regionale: il National Institute for Medical Research a Londra (Nimr), il Center for desease Control and Prevention (Cdc) ad Atlanta (Usa), i Commonwealth Serum Laboratories a Melbourne in Australia (Csl) e il Collaborating Center on Influenza and Respiratory Virus del National Institute of Infectious Diseases (Niid) a Tokyo. Ai centri di riferimento spetta la responsabilità principale di caratterizzare i ceppi virali.
Questa rete di monitoraggio e aggiornamento della situazione epidemiologica mondiale è stata recentemente perfezionata con la creazione di un archivio, accessibile tramite internet, sul quale tutti i centri autorizzati registrano settimanalmente le informazioni epidemiologiche e virali.
Due volte l'anno si svolge, tra i quattro centri di coordinamento, la riunione per decidere la composizione dei vaccini: questo perché l'epidemia influenzale si manifesta in diversi luoghi durante l'anno, e poiché il virus muta in continuazione è necessario aggiornare continuamente la "formula" del vaccino.
Così, nella riunione di febbraio si decide il vaccino da utilizzare l'inverno successivo nell'emisfero Nord (novembre-aprile); il secondo vaccino, formulato a settembre, sarà utilizzato nell'emisfero Sud per coprire il periodo tra maggio e ottobre.

Medici Sentinella - Oltre a questa rete, c'è n'è poi una meno ''strutturata'' composta dai cosiddetti ''medici sentinella'', che attuano la cosiddetta sorveglianza epidemiologica. In pratica, questi medici devo segnalare quanti casi di influenza incontrano durante l'esercizio della loro professione, fornendo quindi un trend epidemiologico della malattia.
Questo tipo di rete è organizzato a livello nazionale. In Italia, la rete epidemiologica si chiama Influnet, conta sulla collaborazione di 800 medici e si scambia le informazioni con un bollettino settimanale. Le informazioni epidemiologiche nazionali si coordinano a livello europeo nell'"European Influenza Surveillance Scheme", che diventa così una rete di sorveglianza epidemiologica su scala continentale.
Per gli stati extraeuropei non americani c'è un'altra rete con queste funzioni, il "Group Regionaux de l'Observation de la Grippe" (Grog), che non è altrettanto sistematica e continua nelle sue informazioni, ma che comunque fornisce un contributo importante. Negli Usa ci sono diversi sistemi di sorveglianza epidemiologica, in particolare una rete organizzata dai Cdc e un'altra indipendente che fornisce dati di complemento. In questo modo, la rete virologica dell'Oms viene integrata da dati epidemiologici.

(Luigi Ripamonti, Corriere.it)

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08 novembre 2005
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