Wind Jet lascia a terra i lavoratori
Le perdite del 2011 sono state stimate in 10 mln di euro, quindi i 504 lavoratori vanno in mobilità
La compagnia aerea Wind Jet, il cui intero pacchetto azionario è stato acquistato nelle scorse settimane da Alitalia, ha avviato le procedure di mobilità per i suoi 504 dipendenti, 442 dei quali hanno dei contratti a tempo indeterminato. Insomma, Tutti giù per terra: hostess, piloti, tecnici e amministrativi. L'iniziativa fa seguito alle previsioni di perdita del 2011 per la crisi di settore, stimate in 10 milioni di euro.
In una lettera inviata ai sindacati, all'Ufficio Regionale del Lavoro ed al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la società ha spiegato il perché di questa decisione: "Perdite economiche pesantissime, dal 2009 al 2011: da 182 mila euro nel 2009 ad oltre 3 milioni nel 2010, con una previsione di 10 milioni per il 2011". Una crisi economica che, spiega Wind Jet, si inserisce "nella situazione di forte disagio economico che sta interessando oggi l'intero settore del trasporto aereo".
Risultati negativi che dipendono dal caro-benzina (oltre il 75% di aumento del costo del carburante) ma pure da alcuni incidenti: 7 milioni di euro per il birdstrike di tre anni fa, 2 milioni di euro per una grandinata, 20 milioni di euro per l'incidente all'aeroporto di Palermo a settembre di due anni fa. Inoltre, pure le banche hanno chiesto un rientro immediato delle somme prestate alla compagnia. "La Società - si legge ancora - si vede costretta a comunicare la necessità di procedere a un licenziamento collettivo di personale". Ma aggiunge che c'è "la disponibilità aziendale alla verifica ed analisi di soluzioni alternative ipotizzabili ivi compreso il ricorso concordato agli ammortizzatori sociali", e che "sussiste l'ipotesi di un possibile e parziale recupero del business di Wind jet salvando quindi parte della forza lavoro in essa occupata, attraverso l'intervento di soggetti terzi del settore".
Uno spiraglio per i lavoratori, forse, si intravede con l'entrata in campo di Alitalia. L'acquisizione definitiva di Wind Jet da parte di Alitalia è però condizionata dall'attesa decisione dell'Antitrust. In caso di parere positivo, secondo i sindacati, successivamente si potrebbe avviare una trattativa per l'assorbimento del personale della società aerea siciliana.
"Nonostante le profonde e oggettive perdite - scrive nel documento di avvio dello stato di crisi la prima compagnia di volo italiana low cost - sussiste l'ipotesi di un possibile e parziale recupero del business di Wind Jet, salvando quindi parte della forza lavoro in essa occupata, attraverso soggetti terzi del settore".
Secondo Wind Jet l'operazione, che "sarà possibile soltanto se si verifichino tutta una serie di condizioni", richiederebbe, comunque, "un'approfondita concertazione con le parti sociali e non escluderebbe l'applicazione degli strumenti di esuberi".
La lettera di Wind Jet, comunque, non è arrivata a sorpresa, visto che alcuni dipendenti raccontano di essere indietro con lo stipendio. E che apre, così, una battaglia sindacale. "Contestiamo in toto - spiega il segretario confederale Cgil Giacomo Rota - il piano di ristrutturazione. Da un punto di vista legale abbiamo già aperto una procedura per bloccare il provvedimento e fare partire la trattativa. Se il primo incontro dovesse andare male, siamo pronti ad azioni di lotta e proteste. Contestiamo che questi numeri siano giusti, la nostra è una contestazione assoluta, non siamo d'accordo su nulla e chiediamo all'azienda di rivedere i suoi progetti. Se non ci vorrà ascoltare, si scontrerà con noi duramente".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Italpress - Corriere del Mezzogiorno]
- Alitalia compra Wind Jet (Guidasicilia.it, 14/04/12)