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I No Muos alle celebrazioni dello sbarco Usa in Sicilia: "Roviniamogli la festa!"
Al grido di "roviniamogli la festa!” ieri, nella giornata delle celebrazioni del settantesimo anniversario dallo sbarco delle truppe anglo-americane in Sicilia, una cinquantina di attivisti No Muos hanno contestato pacificamente la presenza dei militari americani a Gela (CL), dove si è svolta la celebrazione dello sbarco alleato in Sicilia. Un attivista, il pacifista Turi Vaccaro, 59 anni, è stato arrestato dalla polizia, per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Vaccaro si sarebbe lanciato su un'auto della polizia per bloccare la sfilata militare. È stato fermato, identificato e portato in commissariato. Da lì è stato accompagnato in carcere.
I dimostranti hanno cantato "Bella Ciao" e definito gli americani "invasori di cui liberarsi", alzato bandiere e striscioni "No Muos, No Guerra". Un giovane e una ragazza, entrambi a torso nudo - come si legge dall’Agi - hanno esposto la scritta "I folli aprono le strade che poi i prudenti seguiranno".
Il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ha preso le distanze dai manifestanti: "Una cosa - ha detto - è la vicenda del Muos, che per la Regione Siciliana è legata alla difesa della salute dei cittadini, un'altra cosa è l'antiamericanismo. Oggi gli Usa hanno un ruolo centrale nella nostra sicurezza internazionale", ha concluso.
E proprio ieri, l’ambasciatore americano in Italia Davide Thorne, a proposito della decisione del Tar di Palermo che ha rigettato la richiesta di sospensiva del blocco dei lavori del sistema satellitare delle forze armate Usa a Niscemi presentata dal ministero della Difesa ha detto: "La realizzazione del Muos è stata concordata con il governo italiano e con il governo siciliano. Spero che possiamo trovare un modo per andare avanti".