"Bonus facciata 2020", per dare un nuovo volto alle nostre case e alle nostre città
Cos'è e come funziona la detrazione del 90% di spese per chi ristruttura le facciate esterne degli edifici condominiali e non
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Dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2020, i contribuenti che effettuano lavori di manutenzione sulle facciate degli edifici, ville, appartamenti privati o condominiali, potranno accedere alla detrazione fiscale del 90 per cento che non prevede limiti in merito al totale delle spese detraibili.
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L’idea di tale agevolazione fiscale trae ispirazione da una famosa legge francese degli anni Sessanta (la cosiddetta "Loi Malraux", dal nome dello scrittore e politico André Malraux, ministro della Cultura tra il 1959 e il 1968), che ha cambiato l'immagine di molte città della Francia.
Il bonus si presenta particolarmente interessante: tra le spese detraibili vi sarà anche manutenzione ordinaria (come la tinteggiatura delle pareti esterne), non prevede limiti di spesa e potrà essere cumulato con l'Ecobonus.
Come funziona il Bonus facciate 2020
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Dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2020 il bonus facciate 2020 sarà applicabile ai lavori effettuati su tutte le tipologie di edifici. Non solo condomini, ma anche appartamenti privati. Si tratterà di un "derivato" del bonus ristrutturazioni, con un'estensione dell'elenco dei lavori ammessi in detrazione fiscale.
A differenza della detrazione del 50 per cento, il Bonus facciate riguarderà anche i lavori di manutenzione ordinaria, come la semplice tinteggiatura delle pareti esterne degli edifici. Non sono previsti, ad oggi, limiti di spesa e, in sostanza, il contribuente potrà detrarre il totale dell'importo sostenuto per i lavori.
Il Bonus facciate completerà il quadro delle agevolazioni sui lavori in casa e, a partire dal 2020, accanto alle ristrutturazioni interne delle abitazioni, ai contribuenti verranno rimborsate anche le spese per i lavori di rifacimento esterno.
Bonus facciate 2020, novità e quali lavori rientrano in detrazione
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Partito come detrazione del 90% delle spese sostenute per il rifacimento delle facciate esterne degli edifici, ad oggi vari emendamenti al testo della manovra hanno cambiando la portata d’azione della new entry dei bonus casa.
In particolare, un emendamento ha sollevato la questione della sovrapposizione con l’ecobonus per quanto riguarda gli interventi più complessi.
In caso di lavori che interessano l’edificio anche dal punto di vista termico è stato posto un limite: se si decide di rifare l’intonaco di almeno il 10% della superficie della facciata, si dovranno rispettare dei requisiti di efficienza energetica e di trasmittanza. Di fatto, molti contribuenti a quel punto dovranno optare per il cappotto termico, che rientra tra i lavori dell’ecobonus. I due bonus, in ogni caso, sono cumulabili.
Dunque, i lavori che rientrano nel bonus facciate sono quelli che fanno parte della manutenzione ordinaria, come:
- interventi sulle strutture opache della facciata;
- lavori su balconi, ornamenti, marmi e fregi;
- pulitura;
- tinteggiatura esterna;
- rifacimento di ringhiere;
- rifacimento dell’intonaco di meno del 10% della superficie della facciata.
Inoltre, tra gli emendamenti approvati alla Legge di Bilancio, ce n’è uno che ha proposto di estendere il bonus facciate anche agli interventi per la rimozione o il superamento della barriere architettoniche negli spazi comuni, per migliorare la qualità di vita di milioni di persone anziane o con disabilità.
Bonus facciate 2020, novità su limiti e lavori esclusi dalla detrazione
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Rispetto a come era stato inizialmente concepito, il bonus facciate ha dei nuovi limiti e per questo motivo alcuni lavori sono esclusi dalla possibilità di detrazione.
Il bonus facciate 2020 non si potrà richiedere per interventi su:
- infissi;
- impianti elettrici;
- grondaie;
- tubi pluviali.
Ci saranno, inoltre, delle restrizioni per zone. Il bonus facciate potrà essere richiesto solo per interventi che si svolgono nella:
- zona A: centri storici;
- zona B: totalmente o parzialmente edificata.
- Escluse dunque le zone C, che sono quelle a minore densità abitativa.
Ricordiamo però che il bonus facciate può essere richiesto per le "spese documentate" durante il 2020, senza altri riferimenti temporali. Dunque, può essere richiesto anche per i lavori iniziati nel 2019.
Sembra sparita, infine, l’estensione del bonus facciate alle imprese, come gli alberghi.
Fino alla pubblicazione del testo ufficiale non avremo certezze. Per ora, il bonus facciate sembra destinato solo ai soggetti IRPEF, dunque la detrazione del 90% dovrebbe essere suddivisa in dieci quote annuali di pari importo.
Nell'elenco dei Bonus casa che saranno rinnovati al 2020 rientrano tutte le detrazioni previste ad oggi: Bonus ristrutturazioni, Ecobonus, Bonus mobili e Sismabonus.
Ok anche alla proroga del Bonus Verde, la detrazione del 36 per cento sulle spese relative a lavori di sistemazione a verde e realizzazione di giardini in edifici privati, singoli o condominiali.