5 consigli fondamentali per ristrutturare casa senza ansie e stress

Come attenuare il logorio psicofisico di una ristrutturazione? Ve lo facciamo dire dagli esperti

In questo articolo scoprirete:

Ristrutturare casa è una delle evenienze più stressanti che possano capitare. Ci vuole un notevole sforzo fisico e mentale e, dipende dai lavori che bisogna approcciare, notevoli sforzi economici.

Per portare a termine tale missione è necessario: 1. fronteggiare polvere e sporcizia ovunque; 2. svegliarsi all'alba per aspettare le maestranze; 3. prendere una serie interminabile di decisioni che renderebbero nervoso anche un bonzo.
Decidere di ristrutturare significa scendere in battaglia, ma con la giusta preparazione e tanta, tanta pazienza, il traguardo finale sarà sicuramente una vittoria da festeggiare.

Dopo avervi consigliato qual è il periodo giusto in cui ristrutturare (CLICCA QUI), per evitare, a fine lavori, di trovarvi davanti ad un cumulo di polvere e calcinacci, è bene seguire un'altra serie di consigli (esattamente 5) che noi ci siamo fatti passare dagli specialisti di didimora.com (una startup prop tech dotata di una piattaforma che permette di mappare, analizzare e monitorare i propri immobili) e che di seguito mettiamo in elenco.

1. L'importanza della preparazione psicofisica

Assodato che i lavori in casa possono essere un ciclone di categoria 5, la prima cosa da fare è quella di entrare nel mood da preparazione psicofisica. Se la casa da ristrutturare è vuota tanto meglio, ma se i lavori sono da eseguire dove si abita, bisogna inscatolare tutto, trovare un posto dove mettere tutta la roba inscatolata e, la nota più dolente, trovare un luogo dove continuare a (soprav)vivere durante il periodo dei lavori.

Per farla breve: siate pronti a dire addio (per un periodo si spera il più breve possibile) alle buone, vecchie abitudini. Quindi, sveglia alle 6 del mattino e mentre ancora avete la tazzina del caffè in mano, alla porta c'è il piastrellista che vi parla subito di una modifica al preventivo.

A cena poi, dimenticate le amene discussioni sull'ultima serie di Netflix perché tutti i discorsi verteranno su caparre da dare, ritardi nei lavori e (in)decisioni da prendere sull'eventuale colore della camera da letto. Ovviamente, non sarà periodo di cene fuori o uscite con gli amici, sostituite dall'ansia sul piano cottura che ancora non arriva e dalla rabbia per quella fornitura sbagliata dei nuovi serramenti.

Non disperate però, concentratevi sul fatto che la ristrutturazione prima o poi finirà. Certo, nel momento in cui penserete di poter tirare finalmente un sospiro di sollievo, arriverà l'incombenza del trasloco, e magari non è escluso sentiate un tremore alle gambe, ma questo sarà veramente l'ultimo sforzo da fare, terminato il quale potrete godervi una casa nuova, quella che tanto desideravate.

2. Organizzare, pianificare e scegliere prima che i lavori inizino

Per affrontare al meglio una ristrutturazione, altra cosa importante da fare è il gioco d'anticipo, organizzando e pianificando tutto. Per cominciare, bisogna trovare qualcuno che sia davvero dalla vostra parte, ad esempio un progettista che non faccia comunella con l'impresa edile. Poi, armati di santa pazienza bisogna chiedere un computo metrico dettagliato, e non accontentarsi di un solo preventivo, perché la regola d'oro è metterne a confronto almeno tre.

È inoltre fondamentale scegliere tutto il prima possibile. I tempi di consegna, infatti, possono essere simili a quelli di un pacco spedito durante le feste natalizie. Altra cosa essenziale è studiare con attenzione i progetti esecutivi che vi mostreranno prima dell'inizio lavori. Dovrete conoscere a menadito la disposizione di interruttori e punti luce, di rubinetti e scarichi come se fosse la mappa del tesoro. Cambiare idea a cantiere cominciato significa sborsare denaro in più.

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3. Una firma e una clausola per ridurre gli imprevisti

Firmare un contratto con l'impresa edile che eseguirà i lavori è basilare per evitare che i ritardi diventino la norma anziché l'eccezione. È vero, durante una ristrutturazione possono accadere mille imprevisti, ma per evitare di passare la ristrutturazione a contare i giorni sul calendario, è utile includere nel contratto delle penali per ritardi eccessivi. Per esempio, si potrebbe inserire una clausola che preveda una penale del 5% del costo totale dei lavori dopo il secondo mese di ritardo e del 10% dopo il terzo mese. Vedrete che in questo modo, il numero di imprevisti diminuirà, anche sensibilmente.

4. Attenzione alle finiture e ai materiali: chi risparmia, spreca

Ricordate: scegliere i materiali per la propria casa deve essere come scegliere l'outfit per un evento importante. Il vostro fine non dovrà essere il risparmio a tutti i costi ed è bene non lasciarsi influenzare da suggerimenti che arrivano da chi, anche in buona fede, non vivrà la vostra casa. Per evitare di ritrovarsi con una cucina che sembra uscita da un catalogo degli anni '80 è meglio prendersi il giusto tempo e cercare ispirazione e documentarsi.

Poi, se si desidera davvero fare le cose in grande e le vostre economie ve lo permettono, potreste assumere un interior designer, che avrà il compito di trasformare le vostre idee in realtà, magari pure migliorandole.

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Inoltre, è altamente sconsigliato risparmiare sui materiali essenziali. Insomma, dover cambiare il piano della cucina dopo solo un anno di utilizzo non è solo scomodo, ma è anche fortemente antieconomico. Ricordate che le finiture di qualità non solo rendono l'ambiente più elegante, ma aggiungono anche valore alla casa.

5. Il consiglio più importante: affidarsi ad un'impresa affidabile

L'ultimo consiglio che vi giriamo è quello più importante: scegliere solo professionisti affidabili.
Ecco, se vi state chiedendo come riconoscere un'impresa veramente seria, durante la vostra ricerca (sia online che fisica) ebbene facciate attenzione ad alcuni particolari. Prima di tutto, se un'impresa è in attività con la stessa partita IVA da almeno 3 anni, è un buon segno. In secondo luogo, anche la presenza di dipendenti regolari e non un gruppo di "chi viene, chi va" è un segno importante di affidabilità. Se il personale non solo indossa casco e guanti, ma è anche lo stesso che si incontra ogni volta che si visita il cantiere, allora si è sulla strada giusta.

Un altro consiglio: se un'impresa non ha un sito web, è come se non esistesse. Meglio diffidare di un'impresa che questa si affida solo a volantini o al passaparola.
Anche il computo metrico dettagliato è una cartina tornasole: il dettaglio quando si deve mettere mano al portafoglio è tutto.

Per farla breve, investire un po' di tempo per assicurarsi che l'impresa scelta soddisfi questi criteri può risparmiare una quantità impressionante di malesseri e disillusioni durante la ristrutturazione e, finita questa, poter festeggiare alla grande la "fine lavori".