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A Palermo un photo workshop per raccontare la purezza della marginalità

Le opere realizzate nel corso di "Palermo in not Italy" verranno custodite presso l'Ecomuseo Mare Memoria Viva

19 maggio 2023
A Palermo un photo workshop per raccontare la purezza della marginalità
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A Palermo, dal 21 al 25 luglio, si terrà il workshop di fotografia "Palermo in not Italy", ideato da Teodora Malavenda, in collaborazione con il fotografo palermitano Francesco Faraci, e con la partecipazione dell'Ecomuseo Mare Memoria Viva.

A chi è rivolto il workshop

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Il progetto "Palermo is not italy", attraverso una serie di workshop - proposti periodicamente -, vuole raccontare le aree marginali del capoluogo siciliano.
Potranno iscriversi fotografi, artisti e videomakers che condividano gli intenti e abbiano a cuore i temi trattati. [Il costo del workshop è di 350 euro]

L'obiettivo è quello di costruire, nel corso del tempo, un archivio collettivo volto a raccontare i differenti microcosmi che compongono il capoluogo siciliano, una città complessa e multiforme da sempre crocevia di popoli e luogo di incontro tra culture diverse, oggi al centro di una nuova scena culturale e artistica che la pone tra le città più interessanti del Mediterraneo.

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Insieme si lavorerà in aree non lontane dal centro cittadino che potremmo definire "isole satelliti", dove bellezza e ferocia convivono in un moto ascensionale carico di contraddizioni e ricco di sfumature.

Il progetto "Palermo is not italy"

Quartiere Brancaccio, Palermo

La zona Sud di Palermo, scelta come area di indagine della prima edizione di "Palermo is not Italy", abbraccia il quartiere Brancaccio e il quartiere Sperone, entrambi avamposti e presidi di esistenze. Questi luoghi, in base alle varie interpretazioni soggettive, costituiscono l'inizio o la fine della città.

Quartiere Sperone, Palermo

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Una lingua di sabbia lunga poco più di due chilometri li costeggia. Non ci sono attrazioni turistiche, la spiaggia è frequentata solo dagli abitanti dei quartieri. Gli scarichi delle acque reflue finiscono in mare negando il piacere e la fruizione ai suoi cittadini.

Il mare dello Sperone

La sabbia è il risultato di decenni di scempi edilizi. Per anni i materiali di risulta di tutta la città sono stati scaricati proprio su questo tratto di costa.
Ma nonostante l'incuria e l'abbandono, questi angoli conservano ancora, paradossalmente, aspetti di purezza e integrità.

Come si svolgerà il workshop

Quartiere Brancaccio, Palermo

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Guidati da un fotografo (Francesco Faraci) e da una photo editor (Teodora Malavenda) si alterneranno momenti di lavoro sul campo a momenti teorici basati sull'osservazione e la selezione dei materiali prodotti e sul confronto dei diversi metodi di approccio utilizzati per raccontare l'area oggetto di indagine.

Quartiere Sperone, Palermo

Assieme si alizzaranno quali sono gli elementi fondamentali per costruire una storia (foto, video, contenuti visuali) e come questi debbano legarsi tra di loro per dare vita ad una sequenza narrativa forte ed evocativa.
Alla fine del workshop il materiale selezionato di ciascun partecipante sarà custodito e visionabile negli spazi dell'Ecomuseo Mare Memoria Viva.

Francesco Faraci

Francesco Faraci - Nasce a Palermo nel 1983 e dopo gli studi umanistici si dedica alla fotografia documentaria e al reportage sociale. Al centro del suo lavoro c'è la sua terra, la Sicilia, della quale ama descriverne gli incroci culturali e i paradossi esistenziali con un occhio particolare alle minoranze che spesso si formano nelle zone disagiate e abbandonate della città. Diversi suoi reportage sono stati pubblicati su riviste nazionali ed estere (Il Venerdì di Repubblica, La Repubblica, Il Manifesto, Time Magazine, Globe and Mail, The Guardian, VICE, Rolling Stone).

"Atlante Umano Siciliano", foto di Francesco Faraci

È anche videomaker e scrittore di romanzi, racconti e saggi che ruotano intorno alle sue radici e alla sua terra d'origine ("Malacarne", "Jova Beach Party - Cronache da una nuova era", "Atlante Umano Siciliano", "Anima Nomade: da Pasolini a una fotografia povera"). Ha collaborato con Netflix nella realizzazione di "Una semplice domanda", docuserie di e con Alessandro Cattelan.

Teodora Malavenda

Teodora Malavenda - Lavora nel campo delle immagini e della comunicazione da oltre quindici anni, durante i quali ha maturato importanti esperienze nell'ambito dell'ideazione e produzione di eventi, della comunicazione digitale e della pianificazione di contenuti strategico-creativi.

Da marzo 2019 ricopre il ruolo di photo editor nella redazione di World Energy Magazine, trimestrale internazionale pubblicato da Eni e dedicato al mondo dell'energia, dell'innovazione e della geopolitica. Collabora con istituzioni artistico-culturali, enti non-profit e associazioni offrendo consulenza nelle fasi di produzione, gestione e promozione dei progetti. È coinvolta come docente in corsi e masterclass di fotografia e comunicazione. Partecipa spesso ad iniziative in qualità di lettrice portfolio e prende parte alla giuria di concorsi artistici.

Ecomuseo Mare Memoria Viva, Palermo

Ecomuseo Mare Memoria Viva - L'Ecomuseo Mare Memoria Viva è uno spazio di comunità e cultura, creato insieme agli abitanti delle borgate marinare, che ospita una narrazione corale, audiovisiva e multimediale di storie, memorie, fotografie e video: ci sono storie di vita, di resistenza, di viaggio, di vacanze, di lavoro, di mafia e abusi; ci sono ricordi, foto sbiadite, luoghi dimenticati, opere di artisti, immagini del presente, fiabe, mappe e visioni del futuro. E c'è soprattutto Palermo, vista e raccontata dai suoi abitanti, perché il rapporto con il mare negato e riscoperto racconta molto della città che c'era, che c'è e che potrebbe esserci.

Ecomuseo Mare Memoria Viva, Palermo

Indagando attraverso la ricerca e le pratiche artistiche il legame tra luoghi e persone, il museo lavora sul senso di comunità e supporta azioni di cittadinanza attiva e sviluppo locale a base culturale. L'ecomuseo propone attività culturali e di educazione non formale, esplorazioni urbane, workshops, mostre, conferenze e incontri pubblici su temi di interesse collettivo: cittadinanza, arte, educazione, scienze del mare, migrazioni, ambiente, placemaking.

Per ulteriori informazioni e iscrizioni scrivere a: marginaliaphotoworkshop@gmail.com
Il workshop partirà solo al raggiungimento del numero minimo di iscritti previsto (8 partecipanti). Le iscrizioni devono essere accompagnate dall'invio del portfolio e di una breve biografia.
Costo del workshop: 350 euro

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19 maggio 2023
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