Alla Masseria Pernice la creazione artistica procede al ritmo delle stagioni
Un angolo di paradiso (non solo) per gli artisti nella campagne siciliane della zona di Monreale
[Articolo di Giulia Ronchi per Artribune.com] - Laghi, uliveti, vigneti e un ritmo naturale nel quale la vita scorre lenta. Nella zona di Monreale sorge la Masseria Pernice, un'antica struttura immersa in un paesaggio pastorale dalla lunga storia.
Originariamente territorio dei gesuiti, è diventato di proprietà di Giuseppe Beccadelli di Bologna e Gravina Principe di Camporeale nel XVIII secolo, passando poi alla famiglia nobiliare Sallier de la Tour, che ne è attuale proprietaria.
Tra il bed and breakfast e le attività agricole, questo luogo, sotto la direzione di Paolo Sallier de la Tour, ha oggi sviluppato un programma artistico che coincide con il cambiamento ciclico della natura. A partire dalla musica: molti sono i musicisti e compositori invitati durante la stagione del raccolto per celebrarne l'evento, come il tenore siciliano Vincenzo La Scola, il jazzista e pianista Salvatore Bonafede e i chitarristi argentini Juanjo Dominguez Trio. Nel 2017 la fattoria ha anche ospitato per due settimane Tom Yorke, leader e frontman dei Radiohead.
La Masseria Pernice
Dopo l'ambito musicale, la Masseria Pernice si è aperta anche al fronte delle arti visive, istituendo una residenza artistica annuale. Il punto di partenza è sempre la connessione con il territorio e con ogni elemento naturale che possa indurre a un momento di riflessione profonda, isolandosi dal resto del mondo.
Gli artisti vengono selezionati senza criteri di nazionalità, età o pratica artistica; ciò che devono sperimentare, è la cristallizzazione di un punto della propria ricerca incoraggiato dalla quiete del luogo, e unito all'esplorazione dei territori circostanti, come le bellezze paesaggistiche e storiche di Monte Jato, Segesta e Selinunte.
L'opera prodotta entra poi a fare parte della collezione di Pernice, e la documentazione delle diverse fasi del lavoro viene raccolta in un catalogo pubblicato da Pernice Residency Foundation e distribuito oltre i confini nazionali. La residenza è annuale e seguita dalla curatrice e storica dell'arte Cornelia Lauf, attualmente docente presso la John Cabot University di Roma.
Il prossimo appuntamento alla Masseria Pernice
La residenza del 2020 ripartirà il 7 marzo e vedrà come protagonista Robert Violette, artista ed editore a capo della Violette Editions. "La modalità che stiamo sperimentando ha come fulcro principale la più assoluta libertà progettuale dell'artista residente, per poter analizzare l'interazione tra il luogo e la poetica personale in maniera fluida e naturale", racconta ad Artribune Paolo Sallier de La Tour, ideatore del progetto di residenza.
"Si tratta del modo in cui un differente contesto, tanto più se prettamente naturale, influisce sull'approccio dell'artista alla materia". E conclude, "come pittore, non potevo chiedere un posto migliore in cui vivere. Ho avuto l'incredibile fortuna di esser nato e cresciuto in un luogo così particolare e magico, imparando a capire il passaggio delle stagioni, guardando fiori, alberi e semi che diventano frutti. Probabilmente il colore è così importante per me in quanto è lo specchio vibrante in cui noi riconoscere il ritmo della natura. Ho studiato all'estero ma tornerò sempre qui, dove la luce ti parla in a modo raro e chiaro, e puoi davvero ritrovarti nel suo riflesso".