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Alla scoperta del cotone siciliano: seguendo la "rotta del fiocco bianco"

Biologico, sostenibile e a Km0: nell'Isola è tornata la filiera del cotone con inaspettati risultati

26 giugno 2024
Alla scoperta del cotone siciliano: seguendo la ''rotta del fiocco bianco''

In questo articolo scoprirete:

Di quanto sia fertile e generosa la terra di Sicilia ne abbiamo parlato più e più volte. E a ragione. Terra dell'abbondanza dove da ogni singolo seme, di qualsiasi genere, è garantito nasca un rigogliosa pianta, in alcune zone - ad esempio in quella Etnea - sembra possedere superpoteri, in quanto capace di infondere qualità superiori ai frutti che vi nascono.

Coltivazioni nella campagna siciliana

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In Sicilia oltre all'arancia rossa, il limone, il ficodindia, il mandorlo e il pistacchio, l'olivo e i vigneti, crescono molto bene l'avocado, il kiwi, il mango, il frutto della passione e il caffè. Così come crescono bene la Moringa oleifera (l'Albero della Vita) e le bacche di Goji, per non parlare del tabacco, della canna da zucchero e del cotone.

Foto storica della raccolta del cotone in Sicilia

Ecco, proprio queste ultime tre colture non sono nuove per la Sicilia e negli ultimi anni sono diversi gli imprenditori che hanno voluto riprendere queste antiche coltivazioni, che in terra siciliana erano usuali tanto quanto quelle degli agrumi.

Coltivazione di cotone

In questo articolo la coltivazione che vogliamo prendere in esame è quella del cotone che, dopo più di cinquant'anni, è tornato ad affacciarsi nell'interesse dell'agricoltura e dell'economia. Sì perché, forse non tutti sanno che, tra Castelbuono, Pollina, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Monreale, Partinico, Calatafimi e Marina di Tusa - dal Trapanese al Messinese quindi -, 100 ettari di terreno sono coltivati a cotone biologico.

La storia è quella dell'Azienda agricola "Santiva", sita a Pollina, terra della manna tra le Madonie e il Tirreno, dove circa cinque anni fa tutto ha avuto inizio. O meglio, dove tutto è ricominciato.

Un sogno realizzato, quello dell'oro bianco

Un sogno realizzato, quello dell'oro bianco

"Ho sempre lavorato nell'ambito del design e dello sviluppo industriale del prodotto, con particolare riferimento ai processi produttivi del prodotto dal campo alla fine. Mentre giravo per la Cina, dove ho vissuto per 17 anni, mi chiedevo sempre come mai non ci fossero piantagioni di cotone in Sicilia. D'altra parte il clima si addice a questa coltivazione e rientriamo perfettamente nella cotton belt. Ho cominciato a fare ricerche e mi sono reso conto che l'Isola per tanto tempo era stata una grande produttrice di cotone e che addirittura Gela era denominata la madre del cotone in Italia".

Piante di cotone

A parlare è Manlio Carta, proprietario dell'azienda "Santiva" e animatore del progetto "Cos, Cotton organic Sicily", che nel 2018 ha deciso di seguire la "rotta del fiocco bianco". "Siamo partiti con appena un ettaro, poi con l'allargamento del progetto e della filiera e coinvolgendo altri agricoltori e terreni siamo passati a 10, poi 50, fino ai 100 ettari attuali, con tutta la prospettiva lungimirante di arrivare a coprirne 300 entro la fine del 2023".

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La filiera del cotone biologico siciliano e il Protocollo della "Rotta del fiocco bianco"

La filiera del cotone biologico siciliano e il Protocollo  della "Rotta del fiocco bianco"

Negli anni, i produttori di questa importante fibra si sono spesi tanto per ottenere la certificazione OCS (Organic Content Standard), a garanzia di un prodotto 100% biologico. Inoltre, dopo la raccolta, la trasformazione e la ginnatura (sgranatura) del cotone avviene in maniera sostenibile  sempre in Sicilia, negli stabilimenti agricoli di Castel di Tusa, ed è certificata GOTS (Global Organic Textile Standard). "Si tratta di un intero percorso sostenibile che segue tutti i criteri Bio 843", precisa con soddisfazione Manlio Carta.

Pianta di cotone

Il protocollo lanciato da Cos, che si può sintetizzare nelle parole Biologico, Sostenibile e a Km0, sembra avere tutte le carte in regola per far tornare in voga una coltivazione - non poi così complicata - che ha già catturato l'attenzione di aziende e multinazionali.

"Il protocollo che proponiamo con il programma 'Seguendo la rotta del fiocco bianco' agli altri agricoltori permette di entrare in un circuito in cui si viene aiutati nella produzione attraverso i semi, i macchinari e la tecnologia e si ha una garanzia di ritiro visto gli accordi che si stipulano con i brand (OVS è stato il primo marchio a concordare una partnership, ndr). Insomma, una garanzia di redditività per chi coltiva un prodotto agricolo che al giorno d'oggi non è affatto scontata.", spiega Carta.

Piante di cotone

L'attenzione all'ambiente e la tendenza dell'alta moda a cercare tessuti sempre più naturali, ha fatto sì che il "sogno" di Manlio Carta si realizzasse in un successo inaspettato, tanto che molte aziende d'alta moda, sia estere che italiane, sono diventate clienti affezionati. Oggi "Santiva" ha molta richiesta che quasi non riesce a soddisfare.

La realizzazione di un sogno che fa bene all'ambiente

Piante di cotone

Ma non è solo guadagno economico ciò che ha prodotto la realizzazione di questo sogno. Il cotone biologico seguendo la rotazione delle colture è anche una coltivazione che fa bene al pianeta: innanzitutto, le fibre assorbono CO2, mentre la percentuale di acqua usata nella coltivazione biologica è molto più bassa della coltivazione tradizionale, tanto che sono sempre di più i marchi mondiali che guardano con attenzione a questo tipo di coltura.

Piante di cotone

La coltivazione bio - sottolinea Carta - rappresenta anche per il cotone un'alternativa ecosostenibile: consente una produzione senza rischi per la salute e senza dipendenza da crediti da parte dei piccoli coltivatori. Per operare in modo biologico, gli agricoltori ricorrono a tecniche quali rotazione delle colture e produzione di compost e inserimento di insetti curativi. La stabilizzazione dell'ecosistema e l'abbandono delle monocolture inoltre riducono le perdite di raccolto dovute a siccità e parassiti. In più, anche se il cotone ha bisogno di acqua, nel biologico se ne usa meno grazie a sistemi di irrigazione a goccia e consumi energetici ridotti in virtù di un basso grado di meccanizzazione".

Un tipico ciuffo di cotone da raccogliere

La coltivazione del cotone non richiede particolari attenzioni o procedure articolate: si semina a Marzo, richiede di essere irrigato settimanalmente e si raccoglie a Settembre. Un raccolto davvero soddisfacente tanto che per ettaro si arriva a raccoglierne anche 2000 chili e il prezzo è determinato dall'andamento delle quotazioni in borsa.

Storia (brevissima) del cotone e della sua diffusione

Un tipico ciuffo di cotone pronto da raccogliere

La maggior parte della produzione di cotone oggi si ha negli Stati Uniti anche se la miglior qualità, determinata dal clima, si trova in paesi come India, Pakistan, Egitto e più in generale nell'Asia centrale. Sicuramente fu l'India a trasformare il cotone da pianta ornamentale a pianta per ricavarne filati da commercializzare.

Campo di cotone pronto da raccogliere

In Europa si affermò grazie alle coltivazioni diffusesi nel meridione d'Italia, tra Calabria, Puglia e Sicilia. Furono gli Arabi a introdurre la coltivazione del cotone in Sicilia che chiamarono "qutun".
E allora l'Italia, in Europa, balzò al primo posto per la qualità del prodotto, già nel Cinquecento. In Sicilia, nei secoli, la coltura del cotone si sviluppò molto in diverse aree, e risulta che nel 1957 la si praticasse su una superficie totale di quasi 350.000 ettari, di cui 140.000 nell'agrigentino e il resto quasi completamente nella piana di Gela.

Piante di cotone pronto da raccogliere

Ma la storia e l'economia si intrecciano con i commerci e sottostanno ai costi della manodopera. L'aumento della manodopera, l'avvento delle fibre sintetiche e il monopolio americano hanno probabilmente reso poco redditizia questa coltivazione fino a farla scomparire. Oggi però, complice una nuova attenzione verso i prodotti di qualità, la sostenibilità e il made in Italy, nonché l'aumento dei prezzi di importazione, si può tornare a parlare di cotone siciliano o meglio di Cotone organico di Sicilia.

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26 giugno 2024
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