Alla scoperta di Sant'Angelo Muxaro, dove prendere… Una Boccata d'Arte!
Viaggio in un luogo che mostra una Sicilia antica e autentica e offre uno sguardo sull'Arte contemporanea
In questo articolo scoprirai:
- "Una Boccata d'Arte" a Sant'Angelo Muxaro
- La Sicana Sant'Angelo Muxaro
- L'Archaeodreaming di Nicola Baratto e Yiannis Mouravas
Dal 22 giugno al 29 settembre 2024 torna Una Boccata d'Arte, il progetto d'arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis che giunge alla sua quinta edizione. Ogni anno, 20 borghi e paesi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 interventi di 20 artiste e artisti italiani e internazionali, realizzati durante un periodo di residenza a contatto con il territorio e le comunità locali. Per questa quinta edizione sono stati invitati solo artisti under 35 che, per la diversità della loro pratica e della loro ricerca, offrono un ampio sguardo sul panorama contemporaneo.
Una Boccata d'Arte a Sant'Angelo Muxaro
Foto Pierfilippo Spoto
In questo quinto anno, Una Boccata d'Arte in Sicilia ha scelto il borgo di Sant'Angelo Muxaro (AG) che ospita un intervento realizzato dagli artisti Nicola Baratto (Montebelluna - TV, 1989) e Yiannis Mouravas (Atene, 1986), coordinato da Giulia Monroy.
Arroccato su una collina gessosa dei Monti Sicani, Sant'Angelo Muxaro fu fondato intorno al XVI secolo, in un'area talmente antica che il mito e la storia qui convergono in un unico intreccio. Qui, su invito di Fondazione Elpis, Nicola Baratto e Yiannis Mouravas svilupperanno un progetto inedito, concepito in dialogo con il contesto che lo ha ospitato, la storia e le tradizioni locali.
Foto Roberto Boccaccino
Una Boccata d'Arte attiva per tutta l'estate uno speciale itinerario culturale che si snoda lungo la penisola: un invito al viaggio e alla scoperta di luoghi inaspettati, lontani dai circuiti tradizionali dell'arte contemporanea. In Sicilia, il progetto ha coinvolto, con interventi site specific, mostre e installazioni, i borghi di Ferla (2020), Centuripe (2021), Castiglione di Sicilia (2022) e Pollina (2023). In questo ultimo borgo è rimasta permanente l'opera Axis Mundi (2023), di Ella Littwitz.
Tutte le opere permanenti di Una Boccata d'Arte sono raccolte nella sezione dedicata del sito www.unaboccatadarte.it.
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La Sicana Sant'Angelo Muxaro
Foto Salvatore Giallombardo
Visitare Sant'Angelo Muxaro significa entrare in contatto con una Sicilia antica e autentica, fatta di mito e storia ma anche di sapori: generosi e squisiti come la gente del luogo.
Sant'Angelo Muxaro fu fondato intorno al XVI secolo, in un'area talmente antica che il mito e la storia qui convergono in un unico intreccio. I versanti del colle sono trapuntati da numerose tombe a grotticella, risalenti al IX secolo a.C.: una vasta necropoli di quello che doveva essere un fiorente insediamento Sicano dell'età del bronzo e del ferro. Anche la più grande tomba protostorica della Sicilia si trova qui: la "Tomba del Principe" costituita da una doppia camera circolare, di cui la prima ha un diametro di 9 metri e oltre 3 di altezza con una cupola a tholos come le coeve tombe reali micenee in Grecia.
"Tomba del Principe" - Foto di Carlo Columba from Palermo, Italia - CC BY-SA 2.0
Il Monte Castello ospita i resti di un'antica roccaforte araba Qalàt al-Mushar'àh (da cui Muxaro), sorta probabilmente sui resti d'un altro fortilizio dell'età del bronzo: forse sorgeva qui Kamikos, città-fortezza del re sicano Kòkalos. Narra il mito che Kòkalos ospitò Dedalo, l'ingegnoso architetto fuggito da Creta, che per lui realizzò superbe fortificazioni.
Grotte di interesse speleologico e naturalistico si trovano nella Riserva di Grotta Sant'Angelo, mentre l'affascinante sistema carsico "Vallone del Ponte" si snoda lungo una vallata solcata da un affluente del Platani.
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L'Archaeodreaming di Nicola Baratto e Yiannis Mouravas
Nicola Baratto e Yiannis Mouravas - Foto Giovanni Salice
"La nostra ricerca considera artefatti storici - quali mappe, relitti di navi, reliquie e vasi - come capsule del tempo che potrebbero mettere in primo piano storie dimenticate. Approfondendo questi oggetti e casi studio, portiamo avanti una ricerca sull'Archaeodreaming come possibile metodo per la riconquista dell'incanto: un'azione per contemplare qualcosa di invisibile e sconosciuto, attraverso il coinvolgimento dei processi di memoria e immaginazione."
Foto Yiannis Kouskoutis
Nicola Baratto e Yiannis Mouravas hanno studiato e sono ex borsisti di ricerca del Dirty Art Department del Sandberg Instituut di Amsterdam, Paesi Bassi. La loro pratica si basa sull'Archaeodreaming, un metodo di ricerca sperimentale da loro sviluppato, che esplora storia, mitologia, e le sovrapposizioni tra archeologia e sogno. Creando connessioni tra cultura arcaica e contemporanea, sviluppano forme narrative poetiche e non lineari, intrecciando ricerca sul campo e d'archivio con esperienze inconsce.
Le loro opere si sviluppano con installazioni multimediali, film, libri d'artista e sculture. Hanno ricevuto grant internazionali come il Mondriaan Fonds, lo Stimuleringsfonds e quello dedicato alle residenze all'estero della XII edizione dell'Italian Council.
Tra le mostre recenti figurano "A Rave Down Below, Elevsis European Capital of Culture, Eleusi" (GR, 2023); "2012 Never Happened, In Debt", Amsterdam (NL, 2023); "Prospects and Concepts", Art Rotterdam (NL, 2023).