Auguriamo a tutti una buona Giornata del benessere sessuale
Il nostro augurio va in particolare ai più giovani ai quali diciamo: godetevela in sicurezza!
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Anche quest'anno l'Organizzazione Mondiale della Sanità promuove il benessere sessuale dedicandogli una giornata, perché, seppur la sessualità sia ancora per molti versi un argomento tabù, il benessere - e quindi anche quello sessuale - è un diritto fondamentale.
Secondo la definizione dell'OMS, infatti, il benessere sessuale è: "uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale in relazione alla sessualità; non è solo assenza di malattia, disfunzioni o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali, così come la possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza. Per la salute sessuale, da raggiungere o mantenere, i diritti sessuali di tutte le persone devono essere rispettati, protetti e messi in atto".
Dunque, il benessere non viene inteso come assenza di malattia ma come presenza di rispetto, piacere e sicurezza.
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Ed è partendo dall'ultimo sostantivo utilizzato dall'OMS che vogliamo anche noi celebrare la Giornata Internazionale del benessere sessuale rivolgendo un appello principalmente ai più giovani: RAGAZZI, ATTENTI ALLE INFEZIONI SESSUALI!
Infatti, in Italia in meno di 30 anni le persone con un'infezione sessuale confermata sono aumentate del 40%. 134 mila i malati dal 1991 ad oggi; circa 5000 ogni anno. E tutte persone giovanissime: età media 33 anni.
I numeri sono quelli forniti dal Centro Operativo Aids dell'Istituto Superiore di Sanità.
Ma cosa sono le IST, le Infezioni Sessualmente Trasmesse, e perché è bene non sottovalutarle? Chi sono i più colpiti? E soprattutto, che fare per evitarle? Proviamo a rispondere...
Aumentano le IST meno conosciute
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Le IST nel nostro Paese sono in netto aumento. A preoccupare gli esperti in particolare, infezioni come la gonorrea i cui casi sono raddoppiati in 3 anni, ma soprattutto l'impennata della clamidia, che registra un +30% negli ultimi dodici mesi. La sifilide poi, si diffonde a ritmo doppio rispetto al 2000 per uomini e donne eterosessuali, e addirittura 10 volte più velocemente per i maschi omosessuali.
"Quando si parla di infezioni sessuali, si pensa sempre ad una malattia sola (l'Aids, ndr), ma in realtà ce ne sono anche molte altre", avverte Barbara Suligoi, direttrice del Centro operativo Aids dell'Iss. "Parliamo di infezioni virali come il papilloma virus umano (hpv), herpes genitali ed epatiti virali. Ma anche infezioni batteriche come la clamidia, la sifilide e la gonorrea".
Un nemico pericoloso, difficile da individuare
Le IST sono un mostro dalle mille facce con tempi di incubazione, manifestazione e sintomi anche molto diversi, ma che colpiscono tutte nel momento in cui siamo più vulnerabili. E soprattutto in maniera "discreta".
Una volta avvenuto il contagio infatti, in molti casi la malattia decorre senza sviluppare disturbi importanti o segni visibili sul corpo, rimanendo talvolta latente per anni. Le conseguenze però si faranno sentire nel lungo periodo.
Le persone più colpite
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Il dato più allarmante è senza dubbio la prevalenza delle infezioni nella fascia d'età 15-24 anni. Ed esistono due ordine di motivi per spiegare ciò. La prima è una ragione di ordine fisiologico. "I tessuti dell'apparato genitale in adolescenza non sono ancora completamente maturi - osserva la dottoressa Barbara Suligoi - e questo li rende più fragili".
Poi c'è il lato comportamentale. "La curiosità in quel momento della vita è grande e i rapporti sessuali potrebbero essere, se non più frequenti, con più scambi di partner rispetto ad età più adulte", prosegue. E questo aumenta il rischio di incontrare portatori di infezione, spesso inconsapevoli. "È fondamentale parlarne per creare una coscienza - conclude la direttrice del Centro operativo Aids dell'Iss -, specie negli individui che hanno meno mezzi per difendersi".
Parola d'ordine: prevenzione e diagnosi precoce
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L'unica maniera per fermare le IST è la prevenzione e la diagnosi precoce. Al primo segnale a livello genitale che possa far pensare a qualcosa di strano, o per lo meno di inusuale, è opportuno andare dal medico di famiglia o dal ginecologo per un consulto. Spesso le IST esordiscono con piccoli puntini o verruchine, pruriti o bruciori in area genitale. Sono sintomi lievi, ma che non devono mai essere sottovalutati.
I ragazzi peraltro, tendono a non trattare l'argomento con facilità, complice in molti casi la scarsa consapevolezza. Esiste proprio per questo un numero verde gratuito ed anonimo gestito da Iss (800-861061), a cui rispondono medici, psicologi ed avvocati. Gli specialisti offrono supporto personalizzato che va dagli aspetti medici e psicologici a quelli legali e possono anche fornire una lista di centri clinici e laboratori pubblici a cui rivolgersi gratuitamente.
Inoltre i ragazzi possono consultare il sito www.uniticontrolaids.it, dove ci sono tante informazioni sulle IST e una comoda mappa della Penisola con un elenco di centri vicini a cui affidarsi per visite o consulti.