Bambini e adolescenti siciliani: poco attivi e tendenti all'obesità
Uno studio dell’Osservatorio Grana Padano evidenzia come lo stile di vita di bambini e adolescenti li predisponga all'obesità
Ormai si sa: l'obesità è una malattia, grave, cronica e pericolosa. A tutte le età. Ma quando sono i bambini ad essere colpiti, le ripercussioni immediate sono minori, quasi nulle, rispetto a ciò che li potrebbe attendere nella loro vita da adulti: diabete, problemi cardiovascolari, tumori, ingrossamento del fegato, danni alla retina.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel mondo, i piccoli con eccesso ponderale sono circa 44 milioni, una cifra considerevole. La prevenzione, anche in questo caso, serve ad evitare guai molto più seri in futuro. Ciò vale in modo speciale in Sicilia, regione in cui, ancora, un bambino cicciottello viene considerato più amabile e tenero.
È questo, anche, uno dei tanti motivi che fanno registrare tassi di obesità pediatrica veramente allarmanti: se la media italiana si attesta attorno al 35% di bambini obesi o in sovrappeso, nell'Isola la percentuale arriva fino al 40%.
Una delle cause - attestate dalla Società italiana di Pediatria - è l'alimentazione squilibrata che, in Sicilia, come in molte altre parti del Meridione, è più frequente. Ad esempio, non si dà molta importanza alla prima colazione o al consumo di vegetali. I bambini assumono abitualmente prodotti molto calorici, come succhi di frutta, bevande gassate, merendine confezionate, condimenti grassi e in età evolutiva, ciò comporta inevitabilmente il sovrappeso.
Ma la questione non è solo bandire il calzone fritto alle 8 del mattino. Ciò che molto spesso è deficitaria è una buona attività fisica. Ed esattamente come si sa che l'obesità è una malattia, grave, cronica e pericolosa, è ormai risaputo che l’attività fisica incide sul peso corporeo e sulla buona salute in generale.
Per questo motivo gli esperti dell'Osservatorio nutrizionale Grana Padano hanno valutato le abitudini alimentari di circa 500 ragazzi, con età compresa tra i 6 e i 17 anni. È stato calcolato il BMI (l’Indice di Massa Corporea), valutate le abitudini alimentari e lo stile di vita (ore di studio, sonno e soprattutto di attività fisica).
Michela Barichella, medico dietologo, ASST Gaetano PINI-CTO Milano, membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Grana Padano riferisce che: "Dallo studio emerge l’importanza dell’attività fisica, ma non solo, si conferma l’importanza della prima colazione, del sonno ristoratore e l’importanza di ridurre l’utilizzo di videogiochi e inattività che inevitabilmente portano a sovrappeso e obesità".
La maggior parte dei ragazzi intervistati (73.5%), dorme mediamente tra le 8 e le 10 ore, ma dallo studio emerge che dormire poco, meno di 8 ore non predispone ad un BMI più basso, anzi i ragazzi che dormono poco hanno un BMI più alto rispetto a chi dorme di più.
Mediamente il tempo dedicato allo studio in casa dai ragazzi è di 1-2 ore al giorno e questo non influenza il loro BMI. Il BMI è invece influenzato dalle ore passate davanti a tv e ai videogiochi, il 31,6% dedica oltre 3 ore a questa attività e ha un BMI maggiore rispetto ai coetanei che trascorrono meno tempo con i videogiochi.
Per quanto riguarda l’attività fisica risulta che all'aumentare dell'attività motoria moderata diminuisce il BMI in tutte le fasce d'età e per entrambi i sessi. Si evidenzia, però, che il 23% degli intervistati fa meno di 30 minuti al giorno di attività, valore basso rispetto a quanto consigliato dalle linee guida dell'OMS.
Per quanto riguarda le abitudini alimentari il BMI è più basso negli individui che mangiano più di 2 volte alla settimana il pesce, alimenti integrali, verdure e legumi. Chi mangia gli alimenti fritti ha un BMI più elevato soprattutto se il consumo è bisettimanale.
Dal Comitato Scientifico dell’Osservatorio Grana Padano sottolineano che i nostri bambini e ragazzi si muovono in media troppo poco, con danni evidenti soprattutto nel lungo termine, quali scarsa mineralizzazione ossea e sviluppo muscolare, maggiore fragilità psicologica, oltre a un più alto rischio metabolico.
Per prevenire e/o curare obesità, diabete, dislipidemie e ipertensione, ci si concentra sull’alimentazione e spesso si sottovaluta l’importanza dell’attività fisica che invece, è fondamentale quanto l'alimentazione nel regolare la "macchina metabolica" di ciascuno di noi, fin da bambini.
I 10 CONSIGLI DEGLI ESPERTI DELL'OSSERVATORIO GRANA PADANO
- Ridurre le ore davanti alla tv e ai video giochi: non più di 2 ore al giorno.
- Fare attività fisica: almeno 1 ora ogni giorno.
- Aumentare il movimento: bici e scale al posto di motorino e ascensore.
- Fare colazione tutti i giorni: meglio se a casa e con cibi semplici.
- Mangiare il pesce: almeno due o tre volte a settimana.
- Prediligere alimenti integrali: pane e pasta integrali almeno 1 porzione al giorno.
- Mangiare più frutta e verdura: 3 porzioni di frutta e 2 di verdura ogni giorno.
- Ridurre soft drink e bevande zuccherate.
- Evitare l’assunzione di alcol: niente alcolici prima dei 21 anni.
- Dormire regolarmente: almeno 8 ore al giorno
L'Osservatorio Grana Padano ricorda che da pochi mesi sono disponibili, sul sito del Ministero della salute, le nuove Linee d’indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e a sottogruppi specifici di popolazione.