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Benvenuta Terza Età!

Per i siciliani, la vecchiaia è sempre più un periodo di pienezza, in cui è persino possibile innamorarsi

02 maggio 2018
Benvenuta Terza Età!

Altro che declino! Per i siciliani la terza età è sempre più un periodo di pienezza e possibilità, una fase in cui la vita ha ancora molto da offrire e dove poter realizzare progetti e sogni nel cassetto. E persino innamorarsi. Al punto che ben il 78% pensa che sia possibile, e ormai sempre più comune, iniziare una relazione autentica e soddisfacente dopo i 65 anni.
È quanto emerge dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare1.

Instaurare una relazione in età avanzata migliora la vita di chi è solo da molti punti di vista, dicono i siciliani: per il 45% essere in coppia è un motivo in più per mantenersi attivi e dedicarsi insieme alle passioni in comune.

Ma non solo: avere un partner al proprio fianco permette anche di migliorare l’autostima (38%), facendo scoprire di poter ancora piacere, combattere la solitudine (34%) e mantenersi in forma e prendersi cura di sé (33%).

Ma non sono solo rose. Una nuova relazione dopo i 65 anni può anche essere fonte di preoccupazioni e difficoltà: per un siciliano su due il principale problema è non avere più le energie per fare quello che si faceva prima, mentre il 48% dei siciliani vede molto complicato instaurare un nuovo equilibrio nella vita di tutti i giorni. Fra le altre preoccupazioni, doversi relazionare con i figli e nipoti del partner (40%) e gravare sull’altra persona in caso di malattia (38%).

Se i sentimenti non sfioriscono, sono anche molte le attività a cui gli abitanti della Sicilia si dedicherebbero in questa fase, tanto che solo il 7% aspetterebbe la pensione unicamente per riposarsi. Il 24% penserebbe di riprendere gli studi, il 28% occuperebbe il maggior tempo libero facendo del volontariato, il 60% viaggiando e il 91% dedicandosi a hobby e passioni troppo spesso rimandati.

Che cosa può minare la serenità di questo periodo della vita? Tra i principali timori, i problemi di salute (84%), la mancanza di una rete relazionale forte, spesso causa di solitudine (53%), il calo delle forze fisiche (52%) e l’assenza di un partner (22%).

Ma a preoccupare i siciliani è anche il rischio di trovarsi con scarse disponibilità economiche (62%), tanto che solo il 7% degli abitanti della Sicilia ritiene che la pensione di base sarà sufficiente. Gli altri invece penserebbero a costruirsi, nel tempo, una vecchiaia economicamente serena. Ma come? Il 71% puntando sulla previdenza complementare, il 33% investendo nel mattone e un ulteriore 29% con i propri risparmi.

"Il nostro Osservatorio sul welfare, giunto alla sua seconda edizione, evidenzia come la terza età sia sempre più considerata una seconda giovinezza, da vivere pienamente coltivando interessi e senza rinunciare alle relazioni sociali" afferma Marco Mazzucco, Direttore Distribuzione Marketing e Brand di Gruppo di Reale Mutua.

"Una delle maggiori preoccupazioni per questo periodo è rappresentata dalle disponibilità economiche. Per questo motivo, è importante giocare d’anticipo e costruirsi per tempo una vecchiaia serena con le opportunità offerte dalla previdenza complementare".

1 Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.

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02 maggio 2018
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