Biologico ed ecosostenibile, è il vino Baglio di Pianetto
A Santa Cristina Gela (PA) c'è una delle cantine più all'avanguardia d'Europa
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La Sicilia è la quarta regione italiana per produzione di vino, con circa 4,3 milioni di ettolitri (produce il 9% del vino italiano), di cui oltre l'81% è vino di qualità: Igp per il 53% e Dop per il 28%. L'attenzione dell'Isola per le sue produzioni di qualità si manifesta anche con la conquista di un altro record: è la prima regione per superficie a vite bio (24% del totale regionale, 29% del totale Italia) con 31mila ettari dedicati.
Tra le realtà siciliane di spicco impegnate nella coltivazione bio, nel pieno rispetto della sostenibilità, c'è Baglio di Pianetto della famiglia Marzotto, a Santa Cristina Gela (PA).
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La ormai completata conversione di uve e vini al regime biologico, l'indipendenza energetica da fonti proprie e rinnovabili, una cantina a sviluppo verticale completamente interrata per sfruttare la geotermia abbassando ulteriormente l'impatto ambientale ed il recupero strutturato delle acque, sono solo le caratteristiche più evidenti e che fin dall'inizio della sua fondazione (1997) identificano la filosofia di Baglio di Pianetto.
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Una filosofia che anima tuttora le scelte di Baglio di Pianetto in entrambe le Tenute: quella di Santa Cristina Gela, a pochi minuti da Palermo e la Tenuta Baroni, situata invece tra Noto e Pachino e attualmente oggetto di una profonda ristrutturazione.
Già nel 2016, ad appena 3 anni dall'entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sulla conversione al biologico, i 160 ettari complessivi del patrimonio agricolo di Baglio di Pianetto erano state già certificate. Conseguentemente, la decisione di creare una selezione di vini naturali integrali non filtrati, senza solfiti aggiunti e ottenuti da lieviti indigeni è stata assolutamente coerente e naturale.
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L'approccio green di Baglio di Pianetto trova concretezza, come detto, anche attraverso i vantaggi apportati dalla geotermia nella cantina a sviluppo verticale di Santa Cristina che, grazie alla forza di gravità per caduta, è una struttura architettonica che riduce drasticamente anche l'uso delle pompe per la movimentazione dei mosti e dei vini a tutto vantaggio della qualità: i vini riposano a diversi metri sottoterra a temperatura ideale e costante. Qui si trovano, oltre alla barricaia, anche i locali di stoccaggio dei vini per l'affinamento in bottiglia.
L'azienda inoltre è stata tra le prime ad aver installato un impianto fotovoltaico di terza generazione da 256,6 Kwp per la produzione di energia da fonti rinnovabili e ha ottenuto un abbattimento delle emissioni di CO2 (184.488 kg all'anno).
Temi e azioni di importanza cruciale in un contesto in cui adottare buone pratiche per limitare il proprio impatto sull'ambiente risulta sempre più prioritario.