Blufi diventa Comunità Energetica Rinnovabile delle Madonie
Il borgo dei tulipani rossi si proietta verso un futuro sostenibile grazie al progetto "Blue Green Energy"
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Il comune di Blufi (PA), nel cuore delle Madonie, si proietta verso il futuro promuovendo una delle comunità energetiche rinnovabili intercomunali con il progetto "Blue Green Energy".
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Il piccolo borgo, che si trova a 800 metri sopra il livello del mare, è tra i primi in Italia che aggregherà sei comuni delle Madonie (Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Geraci, Petralia Soprana e Petralia Sottana), partendo da tre impianti fotovoltaici su edifici scolastici comunali, per una potenza complessiva di 64 kWp (kilowatt picco, ovvero la potenza istantanea teorica massima), e una produzione di circa 90 mila KWh/anno di energia pulita.
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L'obiettivo, per la cittadina di un migliaio di abitanti che in primavera vede i campi circostanti trasformarsi in un tappeto di migliaia di tulipani selvatici rossi (LEGGI), è quello di aumentare la produzione di energia condivisa e di conseguenza il numero di soci della comunità.
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"Abbiamo deciso di accogliere la proposta di "Enel X" di fondare la prima comunità energetica rinnovabile intercomunale che coinvolgerà altri cinque comuni delle Madonie - spiega il sindaco Calogero Puleo -. Per le pubbliche amministrazioni è un'ottima opportunità per contribuire a rendere la propria città più inclusiva, sicura, duratura e sostenibile, come auspicato dall'Obiettivo di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'Onu e per contrastare la povertà energetica ed assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni. Così facendo - conclude - la nostra comunità energetica contribuirà al raggiungimento degli obiettivi che la transizione energetica impone anche a livello locale".
Un percorso che porterà una serie di vantaggi:
- AMBIENTALI, con la riduzione delle emissioni di circa 29 tonnellate di CO2 all'anno;
- ECONOMICI, grazie all'erogazione da parte del gestore dei servizi energetici di un bonus di 15.000 euro all'anno (per 20 anni) da distribuire tra i soci della comunità;
- SOCIALI, con un contributo concreto al risparmio sulla spesa e alla riduzione della povertà energetica.
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Il progetto di Blufi va di pari passo con la campagna di sensibilizzazione alle politiche verdi che l'amministrazione locale ha fortemente voluto a partire dalle scuole, dotando i tetti degli istituti di pannelli fotovoltaici di ultima generazione.
COS'È UNA COMUNITÀ ENERGETICA RINNOVABILE
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono libere associazioni tra cittadini, piccole e medie imprese, enti pubblici, che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti per la produzione e l'autoconsumo di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, ottenendo contemporaneamente benefici economici, ambientali e sociali.
L'allargamento dei requisiti introdotti dal Decreto Legislativo 199/2021, che recepisce la Direttiva Europea RED II sulla promozione delle energie rinnovabili, consente ai piccoli Comuni di aggregarsi in Comunità Energetiche Rinnovabili "intercomunali", in modo da aumentare la produzione di energia condivisa e il numero di soci della CER medesima.