Che lavoro fanno i giovani d'oggi?
Cambiano i lavori intrapresi dai giovani: più tatuatori, dog sitter e party planner, meno piastrellisti e imbianchini
- Hai un'attività che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI
Se andiamo a consultare l'ultimo studio pubblicato da Unioncamere e InfoCamere sull'evoluzione dei mestieri in Italia, scopriamo come sono cambiati le attività lavorative scelte dai giovani.
Negli ultimi 5 anni, ad esempio, un gran numero di under 35 sono entrati nel mondo del lavoro aprendo attività riguardanti tatuaggi e piercing, giardinaggio o party planner. Le donne invece hanno preferito indirizzarsi su centri estetici e parrucchieri.
Altro dato interessante è quello sulla diminuzione dell'interesse dei giovani per l'impresa artigiana (il settore negli ultimi cinque anni ha perso 80mila imprese), anche se - nello stesso periodo - alcune aziende della categoria sono cresciute, raggiungendo anche numeri consistenti.
- Vuoi farti un tatuaggio o un piercing? Trova i professionisti più vicini a te - CLICCA QUI
Tra le cause di questa trasformazione dobbiamo considerare il progresso tecnologico, che ha migliorato le condizioni generali dei lavoratori e mandato definitivamente in pensione alcune professioni. Molti mestieri un tempo diffusi e indispensabili, oggi non avrebbero più ragione di esistere.
Allo stesso tempo però ne sono nati altri. È il caso delle imprese dedicate agli "Altri servizi alla persona", la cui crescita esponenziale (+88,4% pari a 5.382 imprese in più) si deve in gran parte ai tatuatori e agli addetti al piercing che sono passati da 2.150 di giugno 2015 a oltre 5mila di giugno 2020.
- Cerchi un centro servizi per il tuo amico a 4 zampe? Trova quello più vicino a te - CLICCA QUI
Altre novità, la crescita della Second Hand Economy (i negozi che comprano e vendono oggetti usati sono passati da 151 a 754), le imprese di organizzatori di feste e cerimonie (da poco più di mille a 1.700) e quelle che si occupano di cura degli animali (toelettatori, addestratori, dog sitting ecc., che erano meno di 2mila nel 2015, oggi sono quasi 2.700).
Balzo in avanti anche per gli addetti alle pulizie, aumentati di 5.600 unità in 5 anni, per i giardinieri (+3.200) e per i parrucchieri ed estetisti: 2.344 le imprese in più nel periodo.
- Stai cercando un'impresa edile? Trova quella più vicina a te - CLICCA QUI
Nell'ultimo lustro a registrare una flessione sono stati i settori dell'edilizia e del piccolo trasporto, i cosiddetti padroncini (12mila in meno le attività legate al trasporto su strada).
A soffrire particolarmente il settore dell'edilizia e delle costruzioni e si vede anche nei numeri dello studio di Unioncamere: delle piccole imprese che ruotano intorno al settore, negli ultimi cinque anni, se ne sono perse oltre 18.500 in ambito delle costruzioni residenziali e non residenziali, circa 3.600 attività di piastrellisti e imbianchini, 3.300 di muratori specializzati nella finitura degli edifici. Ad interessarsi maggiormente ad alcuni specifici lavori legati a questo settore sono stati gli stranieri.