Con la pandemia i siciliani sono tornati a mettere le "mani in pasta"
Tutti a fare pane, pizza e torte in casa e l'impastatrice è diventata un bene di "prima necessità"
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La pandemia ha certamente provocato molti cambiamenti nelle nostre abitudini quotidiane, come, ad esempio, una maggiore predisposizione nel preparare pane, pizza e torte in casa.
Nelle case dei siciliani durante il lockdown è stata la riscoperta l'arte della produzione casalinga per i cibi a base di farina. Un'abitudine che ha reso l'impastatrice uno strumento irrinunciabile in cucina tanto che è entrata nel paniere Istat.
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Nell'isola, rileva Coldiretti Sicilia, la tradizione del "pane in casa" rappresenta una scelta ormai radicata, anche per il ventaglio di farine di ottima qualità che vengono prodotte dai grani antichi la cui riscoperta sta dando vitalità al comparto. L'associazione dei coltivatori, infatti, ci ricorda che con i suoi 370mila ettari la Sicilia domina nelle coltivazioni biologiche, tra le quali spiccano quelle cerealicole (50.826 ettari), con un'attenzione quindi per le farine bio.
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Insomma, "mettere le mani in pasta" è una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne, anche come antidoto alle tensioni e allo stress provocate dalla pandemia, magari con il coinvolgimento appassionato dei più piccoli.
Se in passato erano, infatti, soprattutto i più anziani ad usare il matterello, adesso la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione, proprio grazie alle nuove tecnologie come dimostra l'impennata nella vendita delle macchine impastatrici, vere nuove protagoniste, forse anche inaspettate, degli acquisti dei siciliani.