Coppe di stelle nel cerchio del sole… Viaggio in Sicilia #9
Una residenza d'artista, una mostra, un restauro: Planeta e la Galleria di Palazzo Abatellis
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Arrivato alla nona edizione, il progetto "Viaggio in Sicilia", ideato e prodotto da Planeta, quest'anno ha sviluppato una collaborazione con la Galleria Regionale di Palazzo Abatellis.
Alla base del progetto, e parte integrante in fieri della sua realizzazione, l'impegno di Planeta per la sponsorizzazione del restauro di un nucleo di opere inedite provenienti dai depositi di Palazzo Abatellis, selezionate dalla Galleria per essere esposte al pubblico per la prima volta in questa sede.
Bea Bonafini, Emiliano Maggi, Gili Lavy, Diego Miguel Mirabella
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Da questa collaborazione e da questi intenti nasce la mostra "Coppe di stelle nel cerchio del sole", seconda parte del Viaggio in Sicilia 9#: la mostra collettiva a seguito della residenza degli artisti Bea Bonafini (Bonn, 1990), Gili Lavy (Gerusalemme, 1987), Emiliano Maggi (Roma, 1977), Diego Miguel Mirabella (Enna, 1988) con la scrittrice Chiara Barzini (Roma, 1979) e il fotografo Matteo Buonomo (Cinisello Balsamo, 1991) nei territori di Planeta.
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La mostra (che si potrà visitare fino al 7 luglio), a cura di Valentina Bruschi, con una sezione storica a cura di Evelina De Castro direttrice di Palazzo Abatellis, presenta al pubblico 10 opere dei quattro artisti ospiti di Planeta, accostate ad una selezione di 10 oggetti inediti provenienti dai depositi di Palazzo Abatellis, alcuni dei quali proprio restaurati grazie al sostegno di Planeta.
La "Sala Araba" presso il Museo Nazionale Antonio Salinas
Il titolo della mostra è un verso del filologo e poeta arabo-siculo Ibn al-Qattâ (Sicilia, 1041 - Il Cairo, 1121), riferito al vino e ai fenomeni naturali, traccia preziosa di una ricca produzione e di un incancellabile intreccio di culture.
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L'allestimento della mostra, infatti, trae spunto dalle immagini d'archivio dei primi del Novecento della "Sala Araba", presso l'allora Museo Nazionale Antonio Salinas, con il monumentale lampadario, restaurato da Planeta in occasione di questo progetto espositivo. L'opera è emblematica della continuità fra un passato reinterpretato e idealizzato e il contemporaneo, consapevolmente libero da storicismi e sovrapposizioni.
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Gli altri materiali delle collezioni Abatellis scelti per l'esposizione rispondono al criterio dell'inedito, dei materiali più ricorrenti, quali il legno e metallo ma soprattutto a presentare oggetti che raccontano storie di passaggi d'uso, in cui le forme e i repertori, calligrafia, figure e stilizzazioni geometriche e fitomorfiche, provenienti da modelli aulici, divengono fonti per il contemporaneo.
Le opere degli artisti del Viaggio in Sicilia 9#
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Storicamente, gli artisti spesso hanno tratto ispirazione dai musei e dalle loro collezioni: per questo progetto, oltre alla residenza dello scorso ottobre attraverso alcuni siti della Sicilia islamica, Bonafini, Lavy, Maggi e Mirabella si sono confrontati anche con le opere della collezione di Palazzo Abatellis.
Gili Lavy ha realizzato un'opera sonora, in collaborazione con il musicista Jacopo Salvatori, dal titolo "Journey XII" dove vengono evocate parole della lingua franca mediterranea, detta sabir, e l'artista si riferisce al museo come spazio di transizione e dispositivo contenente molteplici identità mutevoli, talvolta fuse, metafora della Sicilia come immenso archivio di culture in migrazione.
Emiliano Maggi ha realizzato tre sculture in ceramica e bronzo, come delle brocche che simboleggiano i versi e la figura del poeta arabo-siculo al-Ballanūbī, riscoperto da Michele Amari nell'Ottocento.
Diego Miguel Mirabella presenta un'installazione con stoffe, una pittura su tavola di legno e un lavoro a mosaico, realizzate con la collaborazione di artigiani marocchini, come ulteriore sviluppo della sua indagine sulle strutture grammaticali del decoro e dell'ornamento.
Bea Bonafini infine, oltre a presentare delle opere realizzate appositamente per l'occasione come gli altri, espone anche un grande tappeto-arazzo in moquette del 2018 dal titolo, "Il Trionfo", realizzato in riferimento al celebre affresco, "Il Trionfo della Morte" custodito nel museo.
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"Questo progetto, basato sulla nostra storica residenza nomade e sullo studio delle opere del deposito di Palazzo Abatellis - afferma Vito Planeta - nei nostri intenti vuole essere il volano di un circolo virtuoso, che va dal restauro delle opere d'arte meno conosciute della sterminata collezione del Museo, alla loro valorizzazione, al sostegno degli artisti coinvolti, all'arricchimento della programmazione del Museo. Tutto grazie a una collaborazione tra pubblico e privato che moltiplica il valore dei rispettivi contributi, invece di sommarlo".