Cosa vuoi offrire della Sicilia se non arte e buona cucina?
A Noto, Palazzo Nicolaci pronto per diventare polo culturale con Viva il Bistrot e la Galleria Spazionoto
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Un bistrot, ma anche spazio d'arte. Un posto dove trovare ristoro, per il corpo e per l'anima, negli ambienti di uno dei più importanti palazzi barocchi di Noto: Palazzo Nicolaci.
Un luogo nato dalla sinergia tra la chef Viviana Varese - campana, d'adozione milanese - e il gallerista Paolo Perelli - ravennate, netino d'adozione.
Foto di Holger Uwe Schmitt - Opera propria, CC BY-SA 4.0
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I due, infatti, hanno scelto Noto come città d'elezione, l'una con W Villadorata Country Restaurant, l'altro con la Galleria Spazionoto, alle spalle di Palazzo Nicolaci. Insieme hanno pensato di fondere le loro arti e manifestarle in Viva il Bistrot, dove alle pareti e negli spazi del locale saranno esposte selezionate opere della galleria.
UN BISTROT A PALAZZO NICOLACI
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Viviana Varese, dunque, raddoppia il suo impegno nel SudEst dell'Isola, dove nel 2022 ha avviato il progetto W Villadorata Country Restaurant, all'interno della Country House Villadorata. Con il resident chef Matteo Carnaghi e con Ida Brenna, che invece sarà titolare della cucina del bistrot di Noto, Varese ha fondato la società VIM Group, impegnata proprio a sviluppare progetti di ristorazione sull'isola.
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"Ma l'opportunità di aprire a Palazzo Nicolaci si è presentata quasi per caso", spiega la chef. La proprietà della country house, infatti, possiede nell'edificio storico alcuni ambienti ricettivi, di cui uno spazio che in passato ha già ospitato un bistrot: "Ci tenevano che il posto continuasse a vivere, a noi è sembrata una buona opportunità per raggiungere una platea più ampia, con una formula di ristorazione più democratica e contemporanea. Potremo arrivare a servire fino a 150 coperti per servizio, e la squadra al lavoro in Sicilia raddoppierà, raggiungendo una trentina di dipendenti".
Il bistrot si trova negli ambienti che un tempo fungevano da cantina dell'edificio, costruito alla metà del XVIII secolo e riconoscibile dall'esterno per gli inconfondibili balconi dalle inferriate in ferro ricurvo, sorretti da mensoloni in pietra scolpita con le sembianze di figure grottesche quali sirene, leoni, sfingi, ippogrifi, cavalli alati e angeli.
I primi artisti della Galleria Spazionoto in esposizione nel locale spaziano da Momo (artista "fantasma" attivo nelle periferie parigine) a Giuliano Cardella (artista bresciano di stanza a Catania), a Pablo Azocar, artista digitale di Santiago del Cile. Saranno allestite anche le sculture di Daniele Fortuna e le ceramiche di Elica Studio..
Il bistrot sarà sempre aperto a cena e anche a pranzo nel fine settimana, ma avrà carattere stagionale, in attività fino al 5 novembre, prima della pausa invernale.
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Paolo Perelli, nato a Ravenna, dove si è formato presso l'Accademia di Belle Arti, ha girato il mondo ed è stato tra i primi ad aprire una dimora per artisiti e la sua prima galleria d'arte contemporanea in Tunisia. Dopo un'esperienza quinquennale a Mosca, è rientrato in Italia e ha scelto come sua residenza fissa la Sicilia.
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A Noto - "un luogo con molto sole e bellezza diffusa" parole sue - Perelli ha deciso di far nascere la sua piccola galleria di arte e design, che ospita esclusivamente opere e progetti di artisti della comunità queer (in passato anche Pedro Almodovar ha esposto da Spazionoto). Adesso, il suo estro e la sua passione artistica avrà modo di esprimersi anche a Palazzo Nicolaci, proprio negli spazi di Viva il Bistrot.
L'idea è quella di rafforzare un circuito inclusivo, divertente e contemporaneo nel cuore di Noto, che trova i suoi poli espressivi in Spazionoto e Viva il Bistrot. Un fulcro dove potersi raccontare liberamente attraverso molteplici forme espressive, cucina inclusa, che trarrà beneficio dai prodotti del territorio.
[Informazioni tratte da Artribune.com]