Da beni confiscati ad aziende ricettive virtuose
Alcune società del settore turistico-alberghiero confiscate alla mafia sono diventati modelli virtuosi ed esempi di buona pratica nella gestione
Alcune società siciliane del settore turistico-alberghiero sottratte alla criminalità organizzata di stampo mafioso sono diventati modelli virtuosi ed esempi di buona pratica nella gestione.
È quanto emerso nel corso del convegno "Dalla Confisca dei Beni all’accoglienza turistica. Viaggio dell’ANBSC nel mondo delle Aziende", che si è tenuto recentemente all’Hotel San Paolo Palace di Palermo dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. A margine sono stati consegnati ai Prefetti e ai Sindaci circa 400 beni confiscati.
Infatti, delle 2.710 aziende italiane sequestrate o confiscate anche in via non definitiva, 295 rientrano nella categoria alberghi e ristoranti. In Sicilia, il dato riguardante le aziende turistico-ricettive si attesta intorno al 6% del totale delle imprese confiscate e corrisponde a oltre il 13% delle imprese del settore confiscate nel resto d’Italia.
I quattro casi virtuosi presi in esame dal prefetto Umberto Postiglione, direttore dell’ANBSC, riguardano l’Hotel San Paolo Palace di Palermo, l’Hotel Club Torre Xiare di Valderice; l’Hotel Sigonella Inn di Motta Santa Anastasia e il Grand Hotel Mosè di Agrigento, e raccontano storie di successo, in cui si è riusciti a garantire e incrementare i livelli occupazionali attraverso la valorizzazione delle risorse umane, riuscendo a tutelare il bene confiscato e restituendolo al territorio in una logica di mercato e di trasparente produttività. Risultati tali che producono la soddisfazione di poter restituire al mercato aziende sane ed efficienti. In particolare è stata riservata una certa attenzione, nelle strutture prese in esame, allo sviluppo delle dinamiche di accoglienza turistica, riuscendo a offrire una nuova forma di ospitalità in grado di superare ogni ostacolo legato al passato. Ospitalità, accoglienza, cortesia, capacità di soddisfare le esigenze, le aspettative ed i bisogni della clientela costituiscono i punti di forza di queste strutture ricettive, tali da portare a incrementi continui della clientela.
Il San Paolo Palace di Palermo, ad esempio, attraverso un insieme sistematico di opere e interventi (alcuni dei quali ancora in corso), è diventato un hotel moderno e funzionale, capace di armonizzare la tradizione dell’ospitalità con servizi alberghieri e congressuali d’avanguardia. Inoltre, ha scelto di sviluppare una proposta ricettiva dedicata ai turisti con "esigenze speciali" (anziani, persone con disabilità, con diverse esigenze dietetiche, intolleranze o allergie alimentari), attraverso una mirata implementazione dei servizi e delle strutture esistenti. Un restyling che ha portato a un costante incremento del fatturato annuo: dal 2014 al 2016 pari a quasi 998 mila euro mentre per l’annualità 2017 è previsto un ulteriore incremento di 422.788 euro rispetto al 2016. Da notare, anche che il fatturato dei bar presenti all’interno della struttura ha registrato un incremento di 55.782 euro rispetto al 2015. Ovviamente è cresciuto anche il numero delle presenze da poco meno di 60 mila nel 2014 a quasi 90 mila nel 2016. Inoltre, nel 2016, nel settore congressuale si è registrato un incremento del fatturato annuo di euro 177.505 euro. E per il 2017, in funzione degli eventi già contrattualizzati e di quelli in corso di definizione, si prevede un ulteriore aumento del fatturato annuo di 488.533 euro.
Per quel che riguarda, l’Hotel Torre Xiare, sono stati notevoli gli interventi effettuati nel corso degli ultimi anni, uno su tutti la copertura del wi-fi, uno sforzo non indifferente dato che la struttura si estende per circa 33.000 mq. L’anfiteatro è stato adeguato alle nuove normative vigenti e adesso nel periodo primaverile ed estivo ospita concerti e spettacoli di intrattenimento, destinati sia agli ospiti sia a chi risiede nelle vicinanze. Inoltre, l’apertura continutiva, e non stagionale, della struttura, ha consentito una migliore programmazione delle attività e la stabilità della gestione degli ultimi anni ha fatto si che il passa parola tra gli ospiti che vi hanno soggiornato traini di anno in anno la stagione estiva. Nell’ultimo biennio, l’Hotel Torre Xiare ha registrato un andamento costante del fatturato. Per l’anno 2017 si prevede un aumento dell’8%.
Altro esempio del processo di sviluppo dell’accoglienza turistica, accessibile e sostenibile è l’Hotel Sigonella Inn, a circa 20 km dal centro storico di Catania, per il quale l’autorizzazione sanitaria è stata rilasciata solo lo scorso 10 marzo. Ma già nelle prime settimane si rileva un incremento delle camere prenotate. Tra il 1 febbraio e il 15 marzo sono state vendute 429 camere con evidenti miglioramenti nel corso dell’ultima settimana mentre dal 16 al 31 marzo si registrano ulteriori 625 camere vendute pari al 50% in più dell’intero periodo precedente.
Ultimo esempio di reimmissione nel circuito della legalità e di gestione virtuosa è rappresentato dal Grand Hotel Mosè ad Agrigento, a soli 2 km dalla della Valle Dei Templi. L’hotel, in confisca di primo grado dal 4 marzo 2016, oggi ha superato tutte le criticità riscontrate al momento del sequestro. Al 31 dicembre 2016 difatti, si evidenzia che nei tre anni di gestione in amministrazione giudiziaria ed in confisca sono stati quadruplicati il numero dei dipendenti assunti a tempo indeterminato, ed è più che raddoppiato il fatturato, che è tra l’altro in continua crescita. In particolare, a fine 2012 - e quindi pre-sequestro - il fatturato era stato di 710.043,75 euro, dopo un progressivo ed inesorabile calo rispetto agli anni precedenti. Con l’avvento dello Stato, si è avuta una inversione di tendenza sino ad arrivare nel 2016 ad un fatturato di 1.509.087,07 euro (quindi più del doppio), e per il 2017 le previsioni di crescita sono del tutto ottimistiche. Inoltre, al momento del sequestro vi erano solo 4 dipendenti, mentre oggi vi sono almeno 18 dipendenti regolarmente assunti con attestazione di regolarità DURC dell’Hotel. A ciò si aggiunga che l’albergo ha investito oltre 200 mila euro nel riammodernamento della struttura, facendo del Grand Hotel Mose il fiore all’occhiello degli hotel agrigentini, come confermato dal punteggio dei più accreditati siti di prenotazione. Infine, se nel 2013 il Grand Hotel Mosè era un albergo di seconda categoria a tre stelle, oggi si fregia di essere un 4 stelle di prima categoria. [Fonte: Travelnostop Sicilia]