Dagli agrumi di Sicilia una nuova plastica biologica
Dall'Università di Palermo una scoperta destinata a lasciare il segno nell’industria ambientale
Dagli agrumi di Sicilia nascerà la nuova plastica biologica. Lo hanno annunciato gli studiosi del Consiglio nazionale delle ricerche e dell’Università di Palermo sulla rivista scientifica Chemical Communications.
La scoperta è destinata a lasciare il segno nella produzione di plastica rinnovabile.
Si tratta di un innovativo sistema per ottenere la sostanza necessaria alla creazione del polilimonene carbonato, un tipo di bioplastica che per qualità e resistenza supera i prodotti della stessa famiglia attualmente diffusi in commercio. La sostanza principe è l'ossido di limonene, che ora, grazie al lavoro del gruppo di ricercatori guidati da Rosaria Ciriminna all’Istituto dei materiali nanostrutturati del Cnr e da Francesco Parrino al Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Ateneo palermitano, potrà essere ricavato semplicemente irradiando con luce solare e in presenza di ossigeno il limonene, l’essenza estratta in abbondanza dalle bucce di arance e limoni, in gran parte responsabile del caratteristico odore degli agrumi.
Il metodo individuato dal team di ricercatori darà nuovo impulso alla produzione e all’utilizzo di un genere di plastica biologica non inquinante, ad altissimo valore aggiunto. I benefici, oltre che sulla salute umana e sulle start-up industriali, ricadranno anche sull'agrumicoltura siciliana, primo produttore nazionale di limonene, estratto in ogni azienda prima della spremitura e venduto alle imprese cosmetiche per essere trasformato prevalentemente in profumo.